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Mediobanca Creval

Mediobanca e Generali in pericolo dopo la mossa di Del Vecchio?

"Mediobanca e a maggior ragione Generali sono tra le più grandi società italiane. Non conosco le intenzioni di Del Vecchio ma abbiamo visto la mossa di Unicredit che ha venduto l'intera quota in Mediobanca non ritenendola più strategica". L'intervento di Giulio Centemero, deputato e tesoriere della Lega

 

Domenica 31 maggio il quotidiano la Repubblica ha pubblicato la notizia secondo cui l’imprenditore Leonardo Del Vecchio avrebbe chiesto l’autorizzazione alla Bce per raddoppiare la sua quota in Mediobanca per salire fino al 20%.

Dobbiamo valorizzare i nostri asset strategici che sono Mediobanca e Generali. Rappresentano un bene per l’Italia e in questo momento non possiamo indebolire le nostre banche.

Il Governo deve interessarsi a questa vicenda. Non possiamo correre il rischio di perdere i nostri asset strategici.

Mediobanca e a maggior ragione Generali sono tra le più grandi società italiane.

Non conosco le intenzioni di Del Vecchio ma abbiamo visto la mossa di Unicredit che ha venduto l’intera quota in Mediobanca non ritenendola più una partecipazione strategica e facendo altre valutazioni.

Ora lo scenario intorno a Mediobanca è cambiato significativamente, bisogna vedere che cosa succederà.

L’ad di Mediobanca Alberto Nagel sta facendo bene. Mediobanca è una banca d’affari storica che insieme a Generali ha scritto la storia del nostro paese.

In Italia ci stiamo un po’ dimenticando della finanza e il tema sembra lontano dagli occhi e dal cuore del nostro governo

Un tema, quello della finanza, particolarmente importante anche alla luce del dossier Borsa Italiana.

C’è un tema scottante che è quello del futuro della Borsa Italiana.

C’è un interesse di Euronext a rilevare Piazza Affari dal London Stock Exchange (Lse) e di Cdp. Sono entrambe ipotesi rispettabili e che hanno un senso ma bisogna guardare con attenzione al dossier perché dobbiamo tutelare i nostri asset strategici che sono anche i mercati finanziari.

Oltre alla necessità di far valere i principi di reciprocità in operazioni del genere, c’è una dimensione geopolitica.

Siamo storicamente legati agli Stati Uniti e dobbiamo tenere conto anche della dimensione geopolitica. Inoltre se scegliamo un’alleanza con un attore comunitario come il Belgio o la Francia con un passato coloniale forse rischiamo di limitare la nostra espansione verso il mediterraneo. Ci sono molti aspetti da prendere in considerazione.

E’ legittimo fare alleanze internazionali ma serve una strategia che non mi sembra che ci sia. Ricordo che la Commissione Finanze della Camera di cui sono componente ha deliberato l’avvio di un’indagine conoscitiva che permetterà di fare il punto sul settore.

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