Matteo Arpe sta organizzando un club deal per il quotìdiano Il Giornale.
E’ quello che risulta a Start Magazine da indiscrezioni finanziarie che circolano tra Roma e Milano.
La famiglia Berlusconi è infatti pronta a passare la mano nel controllo del quotidiano fondato da Indro Montanelli e ora diretto da Alessandro Sallusti.
Per i Berlusconi ormai il giornale di via Negri è un peso, visto l’andamento del conto economico e i rapporti non idilliaci con la redazione, specie dopo l’improvvisa decisione del management della società editrice di chiudere entro il 5 giugno la sede romana, da sempre il cuore della politica per il giornale milanese.
Arpe, con tutta probabilità attraverso Banca Profilo, sta in sostanza organizzando un pool di investitori pronti a rilevare le quote del Giornale dei Berlusconi.
Nelle redazioni del quotidiano si vocifera anche l’ipotesi che alla fine dell’operazione – se dovesse andare in porto – il banchiere che dopo la guida di Capitalia ha fondato il gruppo Sator possa avere anche una quota minima della società editrice del Giornale.
Nessuna trattativa e nessuna ipotesi davvero in ballo al momento, trapela da ambienti finanziari milanesi. Anche perché – aggiungo gli addetti ai lavori che seguono il dossier – nessuna reale trattativa si può intavolare se la società editrice del Giornale non chiude le vertenze passate.
Comunque la passione di Arpe per la carta stampata è nota, visto che per un breve periodo è stato azionista del quotidiano Il Foglio e aveva mirato in passato anche all’Unità.
Il numero uno di Sator è socio di controllo del gruppo che edita Lettera 43, il quotidiano on line fondato e diretto da Paolo Madron che da ieri ha una nuova veste grafica. E resta sempre in ballo la volontà del banchiere di affiancare a Lettera 43 un giornale di carta tradizionale. Si vedrà.
Ma chi sarebbero gli interessati al Giornale? Imprenditori milanesi del settore finanziario e a fondi d’investimento, ha scritto oggi Andrea Montanari di MF-Milano Finanza, che ha aggiunto: “Potrebbe esserci la disponibilità da parte degli azionisti di maggioranza a valutare offerte per l’ingresso di nuovi soci, se non addirittura a prendere in considerazione la cessione tout court della società editoriale, che oggi è controllata con il 57,1% dalla Pbf di Paolo Berlusconi e nel cui capitale figurano anche la Mondadori con il 36,8% e l’editore Roberto Amodei (Corriere dello Sport e Tuttosport) con il 6,1%”.
L’obiettivo – secondo Mf/Milano Finanza – è quello del rilancio della testata con un posizionamento a livello editoriale nell’ambito della destra liberale: “Uno dei soggetti potenzialmente interessati, come già riferito da questo giornale, è Fabio Franceschi, proprietario di Grafica Veneta. Mentre pare difficile che tra gli interessati vi siano Maurizio Belpietro, fondatore de La Verità e acquirente di Panorama dalla Mondadori e a caccia di altri prodotti editoriali, o Vittorio Feltri”.