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Ecco stilettate e bordate fra Bruxelles e Roma sulla manovra

La decisione di Bruxelles e le reazioni del governo e della maggioranza M5S-Lega. Fatti, parole, numeri e approfondimenti

La Commissione europea potrebbe aprire formalmente una procedura per deficit eccessivo sull’Italia “anche entro la fine dell’anno”, come ha confermato il vicepresidente Valdis Dombrovskis.

Per ora Bruxelles ha solo preso la decisione di procedere in tal senso nei confronti dell’Italia.

Adesso spetta agli Stati membri fare le proprie valutazioni, entro due settimane.

L’Ecofin dovrà quindi votare l’avvio della procedura: se la risposta degli altri Paesi arriverà velocemente, la decisione verrà presa già nella riunione del 4 dicembre. Se invece dovessero essere impiegate le due settimane a disposizione, si slitterebbe alla riunione di fine gennaio.

LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE UE SULL’ITALIA

“La nostra analisi di oggi – rapporto 126.3 – suggerisce che il criterio del debito deve essere considerato non rispettato. Concludiamo che l’apertura di una procedura per deficit eccessivo basata sul debito è quindi giustificata”. È quello che scrive la Commissione Ue nel suo rapporto sul debito italiano.

IL GIUDIZIO DI BRUXELLES SULLA MANOVRA

La manovra italiana vede un “non rispetto particolarmente grave” delle regole di bilancio, in particolare della raccomandazione dell’Ecofin dello scorso 13 luglio. È quanto rileva la Commissione Ue nella valutazione adottata oggi. È con “rammarico” quindi che Bruxelles “conferma” la sua precedente valutazione della bozza del bilancio dell’Italia.

IL COMMENTO DI CONTE

“Sabato sera con Juncker confido in un confronto costruttivo, rivedremo le rispettive posizioni e valuteremo come andare avanti”, ha detto il premier Giuseppe Conte commentando con i cronisti la bocciatura da parte dell’Ue della manovra italiana.

LE REAZIONI DI SALVINI

Meno diplomatico e più tranchant il vicepremier Matteo Salvini. “È arrivata la lettera di Bruxelles? Aspetto anche quella di Babbo Natale”. Così il leader della Lega, Salvini, ha risposto a chi gli annunciava l’arrivo della lettera di Bruxelles per l’apertura della procedura di infrazione. “Discuteremo educatamente come sempre abbiamo sempre fatto – ha aggiunto – Ci confronteremo. Vado avanti. Se qualcuno vuole convincermi che la Fornero sia giusta io non ne sono convinto”. “Ho sempre detto che, fatti salvi i principi guida su pensioni, reddito, lavoro, partite Iva, se si vuole mettere in manovra di più sugli investimenti io sono disponibile a ragionare con tutti”, ha poi aggiunto il ministro dell’interno Matteo Salvini, a margine dell’audizione al Copasir.

IL COMMENTO DEL MINISTRO TRIA

“Con rammarico prendiamo atto che la Commissione non ha ritenuto di condividere le ragioni del bilancio programmatico italiano”. Così il ministro dell’Economia Giovanni Tria in una nota pubblicata sul sito del Mef.

Il governo resta “convinto” che la manovra 2019 “assicuri il totale controllo dei conti pubblici nei limiti della moderata politica espansiva resa necessaria dal rallentamento dell’economia europea ed italiana” che si vuole contrastare. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, commentando la bocciatura europea della legge di bilancio. “Siamo altresì convinti che garantisca in ogni caso anche l’obiettivo della riduzione del rapporto debito-pil più volte ribadito dal governo”.

Non solo. Il cauto Tria da giorni si fa meno conciliante con le mosse di Bruxelles. Ecco che cosa ha aggiunto: “Ritengo che la drammatizzazione del dissenso tra Italia e Commissione europea danneggi l’economia italiana e di conseguenza l’economia europea. Questa considerazione è alla base del nostro impegno a continuare il dialogo con la Commissione alla ricerca di una soluzione condivisibile nell’interesse reciproco”, si legge anche nella nota pubblicata sul sito del Mef.

IL TWEET DELL’ECONOMISTA BORGHI (LEGA)

L’ANALISI DEL MINISTRO PAOLA SAVONA

“L’Unione europea ha gli strumenti, e spero anche la saggezza, per tenere conto della situazione reale in cui l’Italia si trova. L’Italia non può e non vuole negare l’esistenza di regole che essa stessa ha contribuito a stabilire. Allo stesso tempo, l’Unione deve essere consapevole che negare l’esistenza di un problema, e imporre il rispetto delle regole senza tenere conto di quel problema, non può essere la strada. La percezione prevalente sembra essere che il Governo sta cercando una strada comoda per evitare il rispetto delle regole e comprare consenso. La realtà è che i cittadini italiani hanno fiducia nell’euro, e si aspettano che il Governo e l’Unione agiscano per risolvere i problemi che essi hanno. Il Governo sta facendo la sua parte. La speranza è che l’Unione europea faccia la propria”. È il passaggio conclusivo di un articolo pubblicato da Mf/Milano Finanza stamattina e firmato dal ministro degli Affari europei, Paolo Savona. (QUI L’ARTICOLO INTEGRALE)

IL TWEET DI ANTONIO MARIA RINALDI

L’economista, Antonio Maria Rinaldi, allievo di Savona, prende di mira con un sondaggio su Twitter il commissario francese Pierre Moscovici, che negli ultimi giorni si è prodigato nel diffondere critiche e rilievi negativi sul governo italiano.

CHE COSA DICONO I 5 STELLE

“Ci chiediamo perché la commissione UE apra la procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia che ha sempre rispettato le regole, a differenza di altri Paesi. E le stiamo rispettando anche con questa manovra! Ai cittadini diciamo di non temere perché non arretriamo: non siamo stati votati per realizzare le stesse politiche distruttive dei vecchi governi”. Lo ha scritto su Facebook Francesco D’Uva, capogruppo del MoVimento 5 Stella alla Camera.

TUTTE LE CONSEGUENZE DELLA PROCEDURA DI INFRAZIONE CONTRO L’ITALIA. REPORT CONFINDUSTRIA

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