Niente aumento della cedolare secca sugli affitti: resterà al 10%, grazie al ritorno in pista della “tassa sulla fortuna”. Inasprimento delle tasse sulle sigarette per 88 milioni, senza però toccare le e-cig. Conferma dei 600 milioni in più per il pacchetto famiglia nel 2020, con il bonus bebè prorogato di un anno e rafforzato per i nuclei con Isee superiore ai 7mila euro. Una dote aggiuntiva di 140 milioni (420 milioni nel triennio) per rimpolpare il piano Industria 4.0, una clausola congela-spese da 1 miliardo (all’articolo 69), una ulteriore riduzione dei fondi di quota 100 e reddito di cittadinanza e la proroga dei bonus ristrutturazioni e mobili. Mentre si tratta ancora sulle partite Iva.
E’ lo stato dell’arte al momento sulla manovra. Il Governo conta di inviare al Senato il testo della legge di bilancio entro domenica: oggi è prevista una riunione finale per dirimere gli ultimi nodi, domani o sabato mattina il bollino della Ragioneria generale dello Stato.
Nella manovra restano plastic tax e sugar tax: dirimente sarà il vaglio delle Camere, dove sulle tasse (e su quota 100) Renzi si prepara a dare battaglia. Debutterà nella legge di bilancio anche il pacchetto di norme sugli enti locali – esulta la viceministra M5S Laura Castelli – «con le misure relative alla riscossione, quelle sull’accorpamento di Imu-Tasi nella local tax e i 110 milioni di ristoro per l’Imu».
Scrive il Sole 24 Ore: “I tecnici del ministero dell’Economia sono al lavoro per recepire le indicazioni dei partiti e del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri (Pd), soddisfatto dell’esito del vertice e del clima positivo. Per coprire la stabilizzazione della cedolare sugli affitti si opta per il ripescaggio della “tassa sulla fortuna”: l’aumento progressivo dal 12 al 15% del prelievo sulle vincite superiori ai 500 euro. Non solo. L’obiettivo, caro ai Cinque Stelle e condiviso da Italia Viva, è anche quello di eliminare tutti i vincoli di accesso alla flat tax per le partite Iva fino a 65mila euro. Mancherebbero però all’appello 100 milioni: la caccia alle coperture è aperta, ma non si esclude che la soluzione si troverà con un emendamento in Parlamento. Sul tavolo c’è anche l’idea di aumentare la platea degli over 75 esentati dal canone Rai”.