La moneta è un argomento delicato che riguarda le fondamenta dei sistemi economici. Facebook è un’impresa oligopolista e come tale contraria in principio alle regole democratiche.
Solo dei pazzi potrebbero lasciar passare una moneta gestita da una tale impresa con alcuni associati (oligopolisti anche loro) che hanno preso sede in Svizzera.
La dichiarano un’associazione “not for profit”, ma puntano ai profitti da signoraggio che mieterebbero senza assoggettarli a tassazione.
Le banche centrali, con tutti i loro difetti, sono entità statali e la loro mission è in fin dei conti sociale, oppure può essere resa tale, democraticamente.
Zuckerberg punta a convincere agitando lo specchietto della leadership finanziaria americana, ma la sua moneta sarebbe solo sua e domiciliata in Svizzera.
Ridicolo: un po’ come le vittorie in formula uno della Ferrari, felicemente domiciliata ad Amsterdam da una famiglia tesa al proprio tornaconto, accompagnate dal suono dell’inno di Mameli quando invece dovrebbero echeggiare l’inno della monarchia olandese.
(articolo tratto dal profilo Facebook di Coltorti)