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Inps Cig

Le verità dell’Inps sulla Cig. Fatti, numeri e polemiche

L'Inps riferisce i numeri sulla Cig, ma a Guglielmo Loy, presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza, qualcosa non quadra. Tutti i dettagli. 

 

12 milioni di integrazioni salariali su un totale di 12.314.134. Questo è il numero delle Cig pagate dall’Inps fino al 29 settembre, secondo i dati diffusi dall’Istituto nazionale, che precisa che sono stati pagati il 99,4% dei lavoratori.

Ma i numeri, per Guglielmo Loy, presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps, tralasciano qualcosa.

Tutti i dettagli.

LE INTEGRAZIONI SALARIATE PAGATE

L’Inps ha pagato 12 milioni di integrazioni salariali su un totale di 12.314.134. Restano da pagare, secondo l’Inps, 294.184 integrazioni.

I LAVORATORI A CUI E’ ANDATA LA CIG

In particolare, “sulla base delle domande regolarmente presentate, su un totale di 3.445.782 beneficiari, i lavoratori pagati sono stati 3.425.319, pari al 99,4%. Sono in attesa di essere pagati 20.463 lavoratori sui quali l’Istituto sta concentrando l’attività di liquidazione della prestazione”, si legge in una nota dell’Istituto.

CHI DEVE ANCORA RICEVERE LE INTEGRAZIONI SALARIALI

Le integrazioni salariali non sono ancora arrivate, con pagamento diretto, invece, a 5.318 lavoratori per la cassa ordinaria, a 7.279 per i fondi di solidarietà e a 7.866 per la cassa in deroga. Devono essere effettuati ancora 49.496 pagamenti di cassa ordinaria, 113.198 per i fondi di solidarietà e 131.490 per la cassa in deroga.

Sono stati invece già fatti pagamenti a 940.758 beneficiari per la cassa ordinaria, 1.020.319 per i fondi di solidarietà e 1.464.242 per la cassa in deroga.

LA VERITA’ DI LOY

Sui numeri delle integrazioni interviene anche Guglielmo Loy, presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps in una intervista al Corriere della Sera. Loy, sulla cassa integrazione in arretrato che, secondo i nuovi dati fatti elaborare in replica alle polemiche, sono 20mila e non 294mila, sostiene che “non vanno mischiate mele e pere. Il dato fornito da Tridico si riferisce all’ultima tappa di un lungo percorso, il pagamento delle domande accettate. Ma non comprende l’insieme delle aziende la cui domanda non è stata ancora accettata, comprese quelle che hanno anticipato la cig e sono ancora in attesa dei relativi rimborsi Inps”, che sono “circa un terzo delle domande”.

SEMPLIFICARE LE PROCEDURE

Numeri a parte, una cosa è certa: molte aziende “sono in difficoltà e in ogni caso è un ritardo da colmare”, ha detto Guglielmo Loy, aggiungendo che “bisogna semplificare le procedure”.

“All’inizio quelle della cig in deroga erano ingestibili. E ora con l’ultimo decreto Agosto le cose si complicano, con il requisito del calo del fatturato e dei relativi contributi a carico dell’impresa” ma “col presidente c’è un confronto faticoso sull’accesso ai dati, quasi fossero segreti”, spiega Guglielmo Loy.

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