Visa, la principale società di servizi di pagamento al mondo, sta testando un sistema che permette alle aziende di inviare delle stablecoin direttamente nei portafogli di criptovalute degli utenti: questa funzionalità potrebbe venire utilizzata dalle piattaforme – come Uber, TikTok e Vinted – per remunerare i creatori di contenuti, i gig workers o i venditori, in particolare nei mercati emergenti. Le stablecoin sono delle monete digitali che si differenziano dalle criptovalute “tradizionali” perché hanno un valore stabile, solitamente agganciato a quello del dollaro statunitense con un rapporto 1:1.
I TEST CON LA STABLECOIN DI CIRCLE
Il sistema in questione potrebbe diventare una funzione di Visa Direct, il servizio di Visa per i pagamenti in tempo reale verso 195 paesi. La società sta effettuando i test con la stablecoin Usdc, una delle più diffuse: è basata sul dollaro ed emessa dall’azienda statunitense Circle. Visa, peraltro, sta testando un’altra stablecoin di Circle – Eurc, basata sull’euro – per un meccanismo rivolto alle banche, alle istituzioni finanziarie e ai fornitori di rimesse.
DIRECT E STABLECOIN NELLA STRATEGIA DI VISA
La piattaforma Visa Direct è un tassello fondamentale della strategia di Visa per espandersi oltre il settore delle carte di credito e per intercettare altri flussi di denaro, come i pagamenti business-to-business. Quanto alle stablecoin, grazie al loro valore stabile – perché ancorato al dollaro, di solito, e sostenuto da beni del Tesoro – stanno iniziando a diffondersi anche nei paesi emergenti e poco stabili dal punto di vista finanziario, come la Bolivia, perché vengono considerate un’assicurazione contro la volatilità della moneta locale.
“VOGLIONO ESSERE PAGATI IN STABLECOIN”
Mark Nelsen, head of product per la divisione Commercial and Money Movement Solutions di Visa, ha detto a Bloomberg che gli abitanti dei paesi emergenti “vogliono essere pagati in stablecoin perché la loro valuta locale non è abbastanza forte. Probabilmente la maggior parte dei consumatori statunitensi non sa nemmeno cosa sia una stablecoin, a meno che non abbia acquistato criptovalute. La spinta maggiore proviene dai mercati in cui c’è bisogno di una valuta digitale più stabile”.







