I CONTI DEL VATICANO E DEI CARDINALI
"Il disavanzo vaticano è stato di 78 milioni nel 2022 e 83,5 nel 2023, nel 2024 si prevedeva un rosso di 87 e il preventivo 2025 è ancora in alto mare. Bisogna tener conto del fatto che il Vaticano non ha tassazione e gli introiti principali provengono dai Musei e dal patrimonio…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 1, 2025
Per anni i cardinali di Curia, quindi retribuiti dal Vaticano con il suo bilancio, hanno percepito circa 5.500 euro, più l’alloggio e l’auto di servizio se in carica in qualche dicastero. Da tre anni Francesco aveva provveduto a ridurre questa indennità fino a 5mila euro, a causa…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 29, 2025
Il Papa ha ricevuto in questi anni un compenso simbolico – 2.500 euro, pari al predecessore – che finiva nei conti a sua disposizione che sono stati utilizzati per la carità e le altre finalità legate all’attività della Curia. (Sole 24 ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 29, 2025
I CONTI DELLA MEDICINA
La spesa farmaceutica cresce ancora e pesa come un macigno sul finanziamento della sanità. Aifa ha appena fatto sapere che nel 2024 gli esborsi delle Regioni per i medicinali sono saliti di 1,5 miliardi rispetto al 2023 (+6,7%). (Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 1, 2025
LE PAGHETTE DI CASTAGNA, ORCEL, MESSINA E NON SOLO
Philippe Donnet è il manager più pagato tra i gruppi coinvolti nella girandola di Opa in corso: nel 2024 il suo stipendio monetario ha sfiorato i 5 milioni di euro al lordo delle tasse. Il secondo più pagato è Andrea Orcel, che l’anno scorso ha visto salire la sua busta paga del…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 29, 2025
I NUMERI DI X
"Il social network X subisce un'emorragia con la perdita di 11 milioni di utenti europei, secondo i dati di X pubblicati questa settimana, obbligo al quale la piattaforma era tenuta per conformarsi al Digital Services Act dell'Ue. L'esodo maggiore è stato registrato in Francia…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 1, 2025
IL PUNTO SULLE OPS
"Se quindi l’ops proposta da Nagel avrà successo, le probabilità che Mps riesca a concludere con successo la sua Ops su Mediobanca sembrano destinate a ridursi di molto. (…) L’andamento recente in Borsa delle due società coinvolte ha ampliato la forchetta tra l’offerta di Mps e…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 30, 2025
"L’unione di Mediobanca e Banca Generali produrrebbe anche sinergie di costi e diventerebbe il secondo polo del risparmio in Italia per masse gestite, dietro solo a Fideuram-Intesa e davanti a Fineco e Banca Mediolanum. Un obbiettivo auspicato anche dalla premier Giorgia Meloni e…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 30, 2025
GIROTONDO DI REPORT
L’offerta per Banca Generali «rafforza la logica strategica» dell’ops di Mps su Mediobanca «creando potenzialmente una forte entità combinata con un brand e sinergie rafforzate», sostiene Deutsche Bank. Barclays non esclude invece che la mossa «possa…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 30, 2025
IL LIBERISMO CALTAGIRONIANO DEL FOGLIO
Sul turbo-liberista Foglio, si legge che "la vivacità italiana nel mondo delle banche è sinonimo di vitalità. Il caso italiano è interessante perché questa vitalità è stata alimentata anche dalla politica (il Tesoro è azionista di Mps)". Cioè: quando la politica appoggia…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 29, 2025
CARTOLINA DA BRUXELLES
La scadenza era fissata per il 30 aprile a mezzanotte. Ieri solo 12 Stati membri avevano comunicato alla Commissione la decisione di chiedere l'attivazione della clausola di salvaguardia nazionale per derogare alle regole del Patto di stabilità e crescita e spendere l'1,5 per…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 1, 2025
CARTOLINA DALLA GERMANIA
Gli iscritti al Partito socialdemocratico (SPD) ieri hanno approvato l'accordo di coalizione con l'Unione CDU-CSU aprendo definitivamente la strada al governo che sarà diretto da Friedrich Merz. L'entrata in carica è prevista per il 6 maggio. Su 358 mila iscritti, l'affluenza è…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 1, 2025
QUISQUILIE & PINZILLACCHERE
Fa impressione leggere sui giornali che i carabinieri del Ros stanno da tempo intercettando Gianni De Gennaro – già capo della Polizia ed ex numero uno dei Servizi segreti – per il depistaggio sull'uccisione di Borsellino.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 30, 2025
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 30, 2025
Leggo su Prima Comunicazione:
"Angelo Maria Perrino ha deciso di lasciare la direzione di https://t.co/zw1vwyhsBG, il primo quotidiano digitale apparso sulla scena giornalistica italiana da lui fondato nel 1996. La scelta di Perrino è legata a motivi personali e professionali:…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 30, 2025
Le asettiche classifiche di Top Reputation Manager… pic.twitter.com/1p2wV4eZjJ
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 28, 2025
E' formidabile l'eclettismo di David Parenzo che ogni giorno si sdoppia: la mattina professionale conduttore anti trumpista e anti sovranista; il pomeriggio spalla semi clownesca nel circo radiofonico filo trumpiano e filo sovranista della Zanzara di Cruciani.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 2, 2025
Perché (ora) Dagospia maramaldeggia (ingiustamente) su Paolo Messa? Ah saperlo, diceva una volta Dagospia. https://t.co/RIQ4CFGzcy
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 2, 2025
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA SU MILLEI, MEDIOBANCA E BANCA GENERALI:
«Un’azienda creata solo sette anni fa con la fusione tra Luxottica ed Essilor, che non si limita guardare al futuro ma a costruirlo attraverso gli occhi di ciascuno di noi». All’assemblea di Essilux, Francesco Milleri, presidente e ceo, ha voluto parlare della nuova posizione sul mercato costruita da EssilorLuxottica. «Abbiamo scommesso su un’azienda digitale: il settore del wearable computing è diventato il core business della società, è una prospettiva completamente nuova».
Milleri è anche presidente della cassaforte Delfin che ha il 32,3% di Essilux ed è protagonista in molte partite bancarie. «Come holding siamo coinvolti sia in Mediobanca sia in Generali, (19,8% e 9,8% rispettivamente, ndr)», ha detto Milleri che attende i dettagli dell’Ops di Piazzetta Cuccia per esprimersi all’assemblea del 16 giugno sull’Ops su Banca Generali. «Come visione industriale l’operazione di Mediobanca è più semplice da capire» rispetto agli effetti su Generali, «daremo un giudizio dopo aver conosciuto la posizione del board».
La sintesi di Milleri è che l’Ops potrebbe aiutare quella lanciata dal Monte sulla stessa Piazzetta Cuccia. «La quota di Mediobanca in Generali era quasi un elemento di disturbo, ha osservato il manager —. Ora l’operazione sembra andare nella direzione del progetto industriale di Mps. Se ci spiegheranno che questa operazione è positiva per Mediobanca e per Generali, ci esprimeremo a favore ma mancano i dettagli. Noi abbiamo sempre sostenuto i progetti validi dei manager. Il ceo Philippe Donnet ha dimostrato di fare le cose correttamente. Voteremo piani che creano valore per tutti». E sottolinea: «Vorremmo che non ci fossero né vincitori né vinti». Poi ha aggiunto: «Il ceo Alberto Nagel sta cambiando la forma della banca. Forse è stato un po’ spinto, ma questo compito spetta agli azionisti finanziari che vogliono migliorare la performance. Lui sta cercando di cambiare il ruolo di Mediobanca, c’è da apprezzarlo».
Sul fronte del 2,7% che Delfin ha in Unicredit, Milleri ha detto che «a un certo punto potremmo pensare di riordinare le partecipazioni, soprattutto quando ormai abbiamo ottenuto plusvalenze importanti. Anche se siamo in un sistema di guida a vita di Delfin, rimaniamo pur sempre dei gestori di portafoglio».