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Chi controllerà La Nuova Sardegna?

Gruppo Sae: soci, vertici e conti della società che con la Fondazione Sardegna ha rilevato il quotidiano La Nuova Sardegna dal gruppo Gedi

 

Il quotidiano “La Nuova Sardegna” è passato nelle mani Gruppo Sae. Lo scorso 31 ottobre il gruppo GEDI, precedente proprietario del giornale sardo, aveva annunciato il passaggio di proprietà. Alla direzione del giornale è confermato Antonio Di Rosa.

Chi ha comprato La Nuova Sardegna

Il nuovo editore del quotidiano sardo sarà Sae Sardegna, il cui azionista di controllo è il Gruppo Sae. Quest’ultimo è affiancato da un importante parterre di soci di minoranza: Fondazione di Sardegna, l’Srl Depafin, riconducibile all’ingegnere Maurizio De Pascale, Presidente della Camera di Commercio di Cagliari e Oristano, e Abinsula, società di informatica di Sassari. Fondazione di Sardegna, presieduta da Antonello Cabras, come scrive Primaonline, è tra le più importanti fondazioni che partecipano a Cassa Depositi e Prestiti, ed è una realtà di grande rilevanza nell’isola.

La missione della Sae

“La nostra convinzione – si legge sul sito della Sae – è che il futuro del giornalismo sia fare più giornalismo di qualità, che fondi la sua offerta informativa su credibilità e autorevolezza, per un pubblico di lettori, istituzioni pubbliche e imprese, stanco di fake news e notizie web inattendibili. È per questo che Gruppo Sae si impegna quotidianamente nel proporre un nuovo giornalismo, libero, puro, valoriale, dove i protagonisti indiscussi sono il territorio, le persone che lo vivono e le loro esigenze”.

I quotidiani del Gruppo Sae

L’operazione segue la cessione di quattro testate GEDI – Il Tirreno, la Gazzetta di Reggio, la Gazzetta di Modena e la Nuova Ferrara – alla stessa Sae avvenuta nell’ottobre 2020. Inoltre la società è attiva anche nel settore dei periodici, dei libri e delle riviste edite da terzi.

I numeri del Gruppo Sae

Sae ha un capitale sociale di 2 milioni e 750mila euro. L’azienda, che ha un patrimonio netto di 2.526.183 euro ha ottenuto, a fronte di costi per un valore di 1.294.894 euro, nel 2020 – secondo l’ultimo bilancio depositato  – ha registrato una perdita di 73.818 euro. Il gruppo Sae occupa un totale di 168 dipendenti, il 97% dei quali a tempo indeterminato.

Toscana Sviluppo, primo socio del Gruppo Sae

Il primo socio del gruppo è Toscana Sviluppo 2.0 che detiene il 28% circa del gruppo con azioni per un valore di 761.422 euro. Toscana Sviluppo 2.0 di Maurizio Berrighi, costruttore originario della Valdicornia, ha al suo attivo ha realizzazioni come il resort Poggio all’Agnello e sta costruendo il nuovo parco Conad di Cecina.

Il secondo socio è Masini & Santini distribuzione, una società che si occupa della distribuzione di giornali e riviste per la Provincia di Livorno, Pisa e Grosseto. Detiene il 24% circa del capitale sociale per un valore di 656.091 euro. Terzi, a parità di capitale, ci sono le società Nextaly Srl e Portobello Spa. La prima è un’azienda informatica di comunicazioni nata nel 2021 raggruppando sotto un unico ombrello, EcoNet, COM.TEL, Braga Moro e Full System, mentre la seconda è un’azienda che acquista e rivende prodotti per la casa. Entrambe detengono il 18,5% circa di Sae con azioni per un valore 507.614 euro.

Chi c’è nel cda di Sae

Il presidente del gruppo è Alberto Leonardis. Il manager ha alle spalle 25 anni di esperienza durante i quali è stato – si legge sul sito di Sae – WAdvisor direzionale di società quali Telecom Italia, Microsoft Italia, Oracle Italia, Siemens Medical Solutions. In passato è stato presidente e amministratore delegato de “Il Centro”, giornale abruzzese per il quale ha lasciato ogni incarico nel 2019.

I vicepresidenti del cda sono Maurizio Berrighi e Davide Cilli, mentre i consiglieri sono Massimo Briolini e Pietro Peligra.

Cilli è anche presidente di Nextaly che, come abbiamo visto, detiene il 18,5% circa del gruppo. Anche Pietro Peligra, con un passato da marketing manager in Vodafone, è presidente di Portobello. Quest’ultima società ha da poco sottoscritto un accordo di finanziamento per complessivi 5milioni di euro con Deutsche Bank. L’operazione è finalizzata a sostenere un piano di investimenti pluriennali che punta ad aumentare la rete commerciale di circa 5.000 mq, paragonabili a circa 20 entro i prossimi 12 mesi.

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