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Shujun Wang

La guerra commerciale Usa-Cina intaccherà la crescita americana. Report Goldman Sachs

Che cosa sostiene il capo economista di Goldman Sachs, Jan Hatzius

La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina avrà un impatto sulla crescita statunitense maggiore di quanto originariamente stimato da Goldman Sachs che ha abbassato le previsioni di crescita del quarto trimestre di 20 punti base all’1,8%, citando un impatto maggiore del previsto dei recenti eventi commerciali.

PESA LA GUERRA COMMERCIALE TRA USA E CINA

“Abbiamo aumentato la nostra stima dell’impatto sulla crescita della guerra commerciale”, ha detto Jan Hatzius, capo economista di Goldman Sachs, in una nota ai clienti riportata da Cnbc. “I driver di questo cambiamento sono determinati dal fatto che ora includiamo una stima degli effetti del sentiment e dell’incertezza” nella valutazione e come “i mercati finanziari hanno risposto in particolare alle recenti notizie commerciali”.

L’ANNUNCIO DI NUOVI DAZI USA HA PORTATO ALLA SVALUTAZIONE DELLO YUAN

Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina si sono intensificate nelle ultime settimane dopo l’annuncio a sorpresa del presidente Donald Trump di voler alzare i dazi del 10% su 300 miliardi di dollari di importazioni cinesi. I mercati hanno avuto il loro giorno peggiore dell’anno dopo che la Cina ha lasciato che la sua valuta si indebolisse, superando la soglia dei 7 yuan per dollaro e annunciato lo stop all’import dei prodotti agricoli dagli Stati Uniti.

TUTTI I FATTORI CHE CONTRIBUIRANNO AD ABBASSARE LA CRESCITA

Le condizioni finanziarie, l’incertezza politica, il sentiment degli affari e la distribuzione della catena di approvvigionamento sono tutti fattori che contribuiranno a una crescita più bassa del previsto come risultato della guerra commerciale, ha rimarcato Hatzius di Goldman Sachs: “L’effetto dell’incertezza politica potrebbe portare le aziende a ridurre la spesa capex in attesa che l’incertezza si risolva. In relazione a ciò, l’effetto business sentiment dell’aumento del pessimismo sulle prospettive delle notizie di guerra commerciale potrebbe portare ad investire, assumere o produrre meno”, ha detto Hatzius aggiungendo che l’interruzione della supply chain e l’aumento dei costi dei fattori di produzione può portare le aziende americane ad abbassare le proprie attività interne.

PIL USA ALLO 0,6%

Sulla base di questi elementi Goldman stima un Pil dello 0,6% per gli Usa che include un calo dello 0,2% frutto dell’ultima escalation di tensioni tra Usa e Cina. “I timori che la guerra commerciale possa innescare una recessione sono in crescita”, ha detto Hatzius. Per Goldman Sachs, infine, il nuovo round di dazi dovrebbe passare a settembre, senza la possibilità di un accordo commerciale prima delle elezioni del 2020.

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