Quando questa rubrica ha iniziato a occuparsi dell’uso improprio dei voti degli azionisti per fini politici, la tendenza sembrava inarrestabile. Ma solo pochi anni dopo, possiamo dichiarare almeno una vittoria parziale, il che è una buona notizia per gli azionisti e la governance aziendale.
Gli analisti economici di Unleash Prosperity hanno monitorato per diversi anni i voti degli investitori sulle proposte di delega aziendale e la tendenza continua a migliorare. Nel 2022, quando la società ha monitorato i voti per la prima volta, la maggior parte delle grandi società di investimento seguiva le proposte ambientali, sociali e di governance. Nel 2024 la maggior parte delle società aveva adottato un approccio notevolmente diverso all’ESG.
COME VIENE MISURATA L’EFFICACIA DEI FONDI
Nell’ultima valutazione di Unleash Prosperity per 40 dei principali fondi si misura l’efficacia con cui essi determinano i loro voti per delega in base a ciò che conta davvero per la governance aziendale, ovvero la crescita e la redditività dell’azienda nell’interesse del massimo rendimento per gli azionisti.
Le proposte ESG, al contrario, si concentrano su priorità politiche progressiste come le preferenze di genere o razziali, il cambiamento climatico o il disinvestimento da settori sfavoriti dalla sinistra politica, come i combustibili fossili, la plastica o le armi. Questi pregiudizi politici possono indurre i dirigenti a ignorare l’obbligo principale delle società quotate in borsa, che è quello di guadagnare denaro per i proprietari, ovvero per gli azionisti.
LE PROPOSTE ESG ANALIZZATE
Unleash Prosperity ha esaminato i voti di 600 società di gestione degli investimenti su 50 proposte ESG nella stagione delle deleghe 2024. Le proposte di delega includevano l’adozione di quote razziali o di genere nelle assunzioni, audit sull’equità razziale e, in particolare, l’obbligo di perseguire obiettivi di zero emissioni nette di gas serra entro il 2050. La sinistra climatica sperava di ottenere impegni aziendali in materia di ESG che diventassero una forza politica in grado di mettere alle strette i politici. […]
I RISULTATI DELLE VALUTAZIONI
Quest’anno 11 fondi hanno ricevuto un rating A, rispetto ai quattro del 2022. Un A significa che hanno votato contro le proposte woke nel 90% o più dei casi. BlackRock, che nel 2022 aveva ottenuto un C ed era stata un tempo all’avanguardia nel voto ESG, è balzata ad A. Quest’anno ci sono 12 voti B, rispetto a nessuno nel 2022.
Perché così tanti fondi sono cambiati? Una risposta è l’esposizione pubblica che le rubriche hanno fornito nel riportare i rating iniziali delle deleghe. Alcuni dirigenti hanno risposto che non sapevano nemmeno cosa stessero facendo i loro team di consulenti delegati.
L’attenzione dell’opinione pubblica ha attirato l’interesse politico dei procuratori generali repubblicani, che hanno messo in discussione l’opportunità che i fondi pensione statali utilizzassero questi consulenti di investimento. Anche il contesto politico generale è cambiato con la rielezione di Donald Trump. La pressione esercitata dall’intimidazione politica post-George Floyd e dall’era Biden a favore delle cause progressiste è diminuita. […]
I FONDI CON LE VALUTAZIONI PEGGIORI
Sei società hanno ricevuto un rating D, tra cui Guggenheim Funds, Franklin Templeton e Morgan Stanley. Le quattro che hanno ricevuto un F o un F- sono Victory Funds, Allspring Funds, DWS Funds e Pimco. Quando questi fondi votano le vostre azioni, seguono le indicazioni della lobby ESG o del duopolio dei consulenti di voto Glass Lewis e Institutional Shareholder Services (ISS).
In realtà, anche una metà di quel duopolio sta facendo marcia indietro nel raccomandare voti a favore di proposte di voto woke. Il CEO di Glass Lewis, Bob Mann, ha dichiarato in ottobre che “è chiaro che i clienti negli Stati Uniti stanno cambiando. Se ciò è dovuto al cambiamento della politica in questo ambito, così sia”. Sta leggendo la politica nella stanza.
POSSIBILI INTERVENTI DEL GOVERNO
L’amministrazione Trump ha recentemente fatto sapere alla stampa che sta valutando un ordine esecutivo che limiterebbe il potere di Glass Lewis e ISS. Le due società controllano circa il 90% del mercato dei consulenti di voto. A seconda dei dettagli, questa potrebbe essere una notizia positiva per le aziende e gli azionisti. Una legge del Congresso sarebbe ancora meglio.
Con il governo che ha così tanto potere al giorno d’oggi, le mode politiche troppo spesso catturano i leader aziendali che non vogliono rischiare una cattiva pubblicità. ESG e DEI sono due degli esempi più recenti, senza dimenticare il “capitalismo degli stakeholder”. I CEO intelligenti tengono gli occhi puntati sulla stella polare della massimizzazione dei rendimenti per gli azionisti, che è il modo migliore per aiutare i clienti, i dipendenti e la società in generale.
(Estratto dalla rassegna stampa estera a cura di eprcomunicazione)






