DRAGHI FOREVER A PALAZZO CHIGI. GLI AUSPICI DI MESSINA (INTESA SANPAOLO)
"Draghi premier serve all'Italia. Draghi deve restare a Palazzo Chigi", dice l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina. (titolo La Stampa)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 11, 2021
POSSIBILE?
Dopo 13 giorni dall’approvazione formale del disegno di legge di bilancio in consiglio dei ministri, la nuova bozza della manovra lievita di 34 articoli ma non c'è stato un passaggio formale in consiglio dei ministri. Capisco questo leggendo i giornali. Possibile?
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 11, 2021
IL PUNTO SU POLONIA E BIELORUSSIA
Lo stato dell’Unione Europea https://t.co/Cf6SC5jD96
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 11, 2021
VIMINALE MON AMOUR
Sì ai cortei ma solo su percorsi decisi dalle autorità di ordine pubblico, altrimenti iniziative di protesta consentite solo in forma statica e non in "aree urbane sensibili, di particolare interesse per l’ordinato svolgimento della vita della comunità". (direttiva Lamorgese)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 11, 2021
Circolari come quella del ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, sulle manifestazioni di protesta ce ne sono state tante nella storia della Repubblica, assicura su La7 il direttore editoriale di Formiche, Roberto Arditti, già portavoce dell'ex ministro dell'Interno, Scajola.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 11, 2021
CARIGE SCARICA SU BANKITALIA
Banca Carige chiude i primi nove mesi del 2021 con una perdita netta di 76,6 milioni di euro. Sulla redditività pesa un accantonamento straordinario di 22,6 milioni di euro legato a una verifica ispettiva di Bankitalia.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 11, 2021
RAI PROSSIMA ALITALIA?
Rai. "Lo spettro di diventare la prossima Alitalia non è più da catalogare come una favola nera per spaventare i piccoli". (Carlo Verdelli, ex direttore di Repubblica, ex Rai)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 11, 2021
DAZN CHIAGNE E FOTTE
Quel “due al prezzo di uno” sull’abbonamento Dazn da 29,99 euro al mese ha spalancato le porte alla pratica dello “smezzamento” dell’abbonamento fra parenti, amici o anche amanti del calcio in Tv sconosciuti fra loro, scrive il Sole. Però conveniva pure a Dazn per partire bene…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 11, 2021
LA VERITA’ (IL QUOTIDIANO DI BELPIETRO) SU ANNALISA CHIRICO
Cioè non ho capito: i leader politici consigliano ai conduttori tv pure i giornalisti da invitare? Così funzionano le cose? pic.twitter.com/02djMBz2av
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 11, 2021
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 SU DAZN:
Dazn: un 20% di connessioni fatte non secondo quanto previsto dalle condizioni di utilizzo (e cioè che i login non vadano condivisi se non oltre lo stretto nucleo familiare, sostanzialmente in casa). In questo quadro la piattaforma guidata in Italia da Veronica Diquattro (che è anche nel board del Gruppo 24 Ore che edita questo giornale) ha messo nel mirino la pirateria (con tutto quello che circola in particolare su Telegram), le offerte dei siti che legalmente propongono servizi di sharing degli abbonamenti (con la condizione che questo avvenga all’interno dei nuclei familiari), ma anche quel “due al prezzo di uno” sull’abbonamento da 29,99 euro al mese che ha inevitabilmente spalancato le porte alla pratica dello “smezzamento” dell’abbonamento fra parenti, amici o anche amanti del calcio in Tv sconosciuti fra loro.
Secondo le indicazioni che circolano dalle parti di Dazn come da quelle di Tim, ce ne sarebbero migliaia: qualche stima segnala fra i 400 e i 500mila. Troppi per essere lasciati in questa zona grigia dopo un investimento di 840 milioni a stagione per i diritti (di cui 340 da parte di Tim), avrà pensato la società detentrice dei diritti. Troppi in un momento come questo con l’ultimo slot stagionale, prima che si avvicini la fine del campionato, per dare una sferzata ai numeri (1,9 i milioni di abbonamenti alla Serie A, fra Dazn e Timvision, a fine settembre).