Firmato l’accordo in Intesa Sanpaolo che definisce parte del contratto di secondo livello in vigore da gennaio 2026 sino a dicembre 2029.
Tra i punti principali dell’intesa, che interessa i 70mila lavoratori del gruppo, ci sono – spiega la Fabi, il maggior sindacato del comparto – la previdenza complementare con l’aumento della quota base al 4,5%, l’ampliamento dei permessi retribuiti, il buono pasto alzato a 8 euro nel 2026, 9 euro nel 2027 e 10 euro nel 2029. E anche altre previsioni sulla banca del tempo, pacchetto giovani under 35 e indennità per turni di filiale digitale e per settori IT e Cyber Security.
Ecco tutti i dettagli dell’accordo.
IL NUOVO ACCORDO DI INTESA SANPAOLO CON I SINDACATI
Intesa Sanpaolo rende noto di aver definito in accordo con le Organizzazioni sindacali le tematiche del Contratto di secondo livello del Gruppo relative a:
- Sistema di welfare integrato, con implementazione delle disponibilità della Banca del Tempo, permessi retribuiti per l’effettuazione di screening oncologici e per visite mediche urgenti per la promozione della salute e della prevenzione, interventi in favore di dipendenti con disabilità o di figli minorenni di dipendenti deceduti in servizio da parte della Società di Mutuo Soccorso del Gruppo
- Previdenza complementare, aumento al 4,50% della contribuzione datoriale e al 6% per il personale under 35, confermando il contributo annuo di 120 euro versato in favore di tutti i figli dei dipendenti sino a 24 anni
- Aumento del buono pasto che arriverà a 10 euro
Di particolare rilievo le misure introdotte in tema di genitorialità per favorire e incoraggiare le giovani famiglie:
- un bonus nascita figli di 1.200 euro per tutti i nuovi nati • l’introduzione in via sperimentale della possibilità per il genitore di fruire, successivamente alla fruizione dei permessi per “allattamento” e fino al compimento dei 3 anni di vita del figlio, di: o ulteriori permessi retribuiti fino a 12 ore settimanali o, in alternativa, o di una settimana lavorativa “cortissima” (4 giorni x 7,5 ore) a parità di retribuzione.
- il riconoscimento di permessi retribuiti per visite e controlli connessi alle procedure di procreazione assistita
- permessi per accertamento della disabilità del figlio • permessi per assistere figli con Bisogni Educativi Speciali (BES), tra i quali i Disturbi specifici dell’Apprendimento (DSA)
- agevolazioni per ulteriori assenze per assistenza figli sino a 6 anni, oltre ai premessi già previsti per partecipazione ai corsi di preparazione al parto, inserimento al nido e alla scuola materna
- conferma dei congedi di paternità aggiuntivi rispetto alla legge.
È stata inoltre rivolta attenzione alla trasformazione digitale, con un aggiornamento delle indennità erogate per il personale operante nell’ambito GTECH e per i Gestori di Filiale Digitale che operano sui turni serali e il sabato a supporto della clientela nell’approccio digitale ai servizi offerti dal Gruppo.
LE NOVITA’ IN SINTESI
Sul tema conciliazione vita/lavoro è stata introdotta la «settimana cortissima», una previsione innovativa a favore della genitorialità: chi ha figli fino a tre anni di età potrà scegliere fra un’articolazione dell’orario su quattro giornate da 7,5 ore, per un totale di 30 ore settimanali a parità di retribuzione, oppure a 12 ore settimanali di permesso retribuito.
IL COMMENTO DELLA FABI
«Il rinnovo del contratto collettivo di Intesa Sanpaolo avviene ogni quattro anni e rappresenta il momento in cui si aggiornano tutti gli istituti, economici e normativi. Con questo accordo abbiamo disciplinato alcuni primi istituti. Concluderemo questo percorso dopo la presentazione del nuovo Piano d’impresa, annunciato per il 2 febbraio 2026, quando affronteremo altri temi fondamentali quali percorsi professionali, politiche commerciali e clima aziendale, mobilità», afferma il coordinatore Fabi in Intesa Sanpaolo, Paolo Citterio. «In Intesa Sanpaolo ci siamo preparati a questo importante appuntamento grazie al contributo attivo dei colleghi realizzato attraverso un questionario a cui hanno aderito più di 7.000 persone», conclude Citterio.
LA POSIZIONE DELL’UNISIN
Sono stati sottoscritti alcuni importanti accordi facenti parte del Contratto Collettivo di secondo livello che “assicurano trattamenti economici migliorativi per tutte le Lavoratrici e i Lavoratori e introduce nuovi diritti e tutele”, dichiara il Coordinatore di UNISIN/CONFSAL del Gruppo Intesa Sanpaolo, Alessandro Casagrande. “Èstato aumentato il valore del buono pasto elettronico, che raggiungerà nel tempo il valore di 10 euro, importo fino ad ora mai raggiunto nel settore bancario. È inoltre aumentata la contribuzione aziendale alla previdenza complementare versata a favore dei dipendenti, innalzandola fino al 4,50% e al 6% per i giovani fino a 35 anni d’età”.
Sono inoltre state adottate “particolari forme innovative per sostenere la genitorialità e la natalità, aumentando il Bonus per la nascita dei figli e istituendo una novità assoluta nel mondo del lavoro. I genitori con bambini fino a tre anni” prosegue Casagrande “potranno ricorrere a una formula di part time retribuita come un tempo pieno, scegliendo tra una settimana corta di soli 4 giorni lavorativi oppure una settimana di 5 giorni senza rientri pomeridiani”.
Anche per Fabio Berni, componente UNISIN/CONFSAL della Delegazione di Gruppo, “le intese raggiunte permettono di affrontare il prossimo piano d’impresa in maniera adeguata, avendo già individuato le soluzioni su alcuni importanti aspetti della vita lavorativa e personale, quali ad esempio la possibilità per i genitori con figli fino a 6 anni d’età, o fino al sesto anno d’ingresso per i figli adottati, di ricorrere alla sospensione volontaria dal lavoro per un massimo di 30 giorni, ricevendo un trattamento economico sostitutivo della retribuzione nella misura del 50%, nonché 5 giorni all’anno di permessi retribuiti per assistere i figli con Bisogni Educativi Speciali (BES) nel primo ciclo d’istruzione”.
“Va rammentato che il miglioramento di molti trattamenti e norme non si conclude con gli accordi siglati oggi, ma proseguirà il prossimo anno su altre materie, fra le quali i ruoli ed i percorsi professionali, la mobilità territoriale e professionale, l’organizzazione del lavoro”, sottolinea il Segretario Nazionale UNISIN/CONFSAL con delega su Intesa Sanpaolo, Massimiliano Lanzini. “Resta in ogni caso fondamentale esser riusciti a trovare un soddisfacente accordo sulle principali questioni economiche sul tavolo: ticket pasto, previdenza complementare e indennità per chi lavora su turni con orari disagiati o durante i giorni festivi o semifestivi”.





