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Intesa Sanpaolo

Come vanno i conti di Intesa Sanpaolo

Che cosa emerge dai conti consolidati 2023 del gruppo Intesa Sanpaolo, capeggiato dall'amministratore delegato Carlo Messina.

Dopo Unicredit, anche Intesa Sanpaolo brinda a un 2023 da record con utile netto a quota 7,7 miliardi, in crescita del 76,4% rispetto all’esercizio precedente (4,4 miliardi). Numeri che portano l’amministratore delegato Carlo Messina, a parlare di “miglior anno di sempre” e gli azionisti a sorridere pensando ai 5,4 miliardi di dividendi che verranno proposti in approvazione all’assemblea.

INTESA SANPAOLO: UTILI, INTERESSI, COSTI

Se in tutto il 2023 Intesa Sanpaolo ha messo a segno quasi 8 miliardi di utili, nel quarto trimestre è comunque andata bene con 1,6 miliardi, oltre le attese degli analisti. Nello scorso esercizio la banca ha registrato interessi netti per 14,64 miliardi, +54,2% rispetto ai 9,5 miliardi del 2022, e commissioni nette per 8,6 miliardi, -4% rispetto agli 8,9 miliardi del 2022, di cui -3% delle commissioni da attività bancaria commerciale e -2,8% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza.). Segno più per i proventi operativi netti, pari a 25,14 miliardi (+17,2% rispetto ai 21,4 miliardi del 2022) e per i costi operativi a 11,33 miliardi (+3,6%).

Ancora in miglioramento la qualità del credito con crediti deteriorati in calo del 9,7% su anno al netto delle rettifiche di valore e incidenza rispetto ai crediti complessivi pari all’1,2%, sempre al netto delle rettifiche di valore. Da giugno 2022 l’esposizione di Intesa Sanpaolo verso la Russia è scesa dell’82%. Attualmente la banca ha oltre 94 mila dipendenti.

INTESA SANPAOLO, PROPOSTA ALL’ASSEMBLEA: 5,4 MLD DI DIVIDENDI

Dati i numeri, si diceva, hanno di che brindare pure gli azionisti del gruppo. Intesa Sanpaolo proporrà infatti all’assemblea dividendi complessivi per 5,4 miliardi di euro (2,6 miliardi di acconto dividendi 2023 pagato a novembre 2023 e proposta di 2,8 miliardi di saldo dividendi 2023 da pagare a maggio 2024) e un buyback di circa 55 centesimi di punto di Common equity tier 1 ratio da avviare il prossimo giugno, ovviamente dopo aver ricevuto il via libera anche da parte della Bce.

La distribuzione, se approvata dall’assemblea dei soci, partirà il 22 maggio 2024 (con stacco cedole il 20 maggio e record date il 21 maggio). Il dividendo per azione complessivo proposto per il 2023 è pari a 29,60 centesimi, quasi il doppio rispetto ai 16,39 centesimi corrisposti per il 2022. Il rendimento o dividend yield è dunque pari a 12,1%.

LE PROSPETTIVE DI INTESA SANPAOLO PER IL 2024

Nella nota che accompagna i conti si evidenzia che l’attuazione del Piano di Impresa 2022-2025 procede “a pieno ritmo” e che si punta a un utile netto per il 2024 e per il 2025 superiore a 8 miliardi di euro.

Nel dettaglio, per l’esercizio in corso si prevede una solida crescita dei ricavi, trainata da un ulteriore aumento dagli interessi netti e da un incremento delle commissioni nette e del risultato dell’attività assicurativa; una stabilità dei costi operativi, nonostante gli investimenti in tecnologia; un basso costo del rischio grazie allo status di Banca a “zero NPL” e all’elevata qualità del portafoglio crediti; una riduzione dei tributi di altri oneri riguardanti il sistema bancario, non essendoci più contribuzione al fondo di risoluzione.

Inoltre si prevede un payout ratio cash pari al 70% dell’utile netto consolidato per ogni anno del Piano di Impresa, con un aumento del dividendo per azione relativo al 2024 e al 2025 rispetto all’importo relativo al 2023, e una solida patrimonializzazione, con un Common Equity Tier 1 ratio – confermando l’obiettivo superiore al 12% nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025 secondo le regole di Basilea 3 / Basilea 4 – pari nel 2025 a oltre il 14% ante Basilea 4, a oltre il 13,5% post Basilea 4.

IL COMMENTO DI MESSINA

Un Carlo Messina giustamente soddisfatto è quello che si è presentato in call con gli analisti per commentare i numeri dello scorso anno. Il 2023 è il “migliore anno di sempre” ha detto – come riferisce l’Ansa – evidenziando che “Intesa Sanpaolo nel secondo anno di realizzazione del Piano d’impresa ha superato gli obiettivi previsti a fine 2025”. Il consigliere delegato del gruppo ha poi annunciato che Intesa risulta la prima banca in Europa “quanto a dividend yield” aggiungendo che “circa il 40% dei dividendi è destinato alle famiglie italiane e alla Fondazioni nostre azioniste, consentendo importanti interventi di carattere sociale nei territori di appartenenza”. E ancora: “Siamo un’istituzione al servizio del Paese: sosteniamo con 1,5 miliardi di euro entro il 2027 – in aggiunta al miliardo del periodo 2018-2021 – e con mille professionisti della Banca”.

Il ceo ha parlato anche di Isybank, la banca digitale del gruppo: “Stiamo procedendo con i clienti che ci devono dare il loro assenso (come richiesto dall’Antitrust che ha aperto un’istruttoria sul trasferimento dei clienti da Intesa Sanpaolo, ndr) . Questa operazione credo si concluderà in un paio di mesi. Registriamo una accelerazione sul flusso di nuovi clienti, provenienti da altre banche, anche grazie ad una serie di iniziative che abbiamo messo in campo”.

Guardando al futuro, Messina ha ricordato che “le previsioni per il 2024 e 2025 sono di un utile netto superiore agli 8 miliardi” e ha spiegato che sul capitale in eccesso “la distribuzione andrà valutata anno per anno”. Il banchiere romano ha poi fatto notare che Intesa Sanpaolo ha “crediti deteriorati ai minimi storici” e che rimane “in una situazione di significativa forza anche in vista di un calo dei tassi”. Infine, una notazione personale: “Resterò amministratore delegato per i prossimi anni, previa approvazione degli azionisti. Questa è una mia ferma intenzione”.

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