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Quota 102

Inps e Inail, ecco come il governo pensionerà Boeri e De Felice

L'articolo di Fernando Soto

 

Riforma della governance di Inps e Inail e probabili commissari pro tempore.

I RUMORS SU BOERI (INPS) E DE FELICE (INAIL)

Il governo sta pensando ad una norma ad hoc che rivoluzionerebbe la struttura stessa dei due enti. Nel frattempo scatterebbero però i commissariamenti dei due istituti per gestire questa prima fase di nuova governance.

I PROGETTI DEL GOVERNO SU INPS E INAIL

L’esecutivo gialloverde vorrebbe dare un taglio alla figura monocratica – “il presidente solo al comando” – e tornare a una struttura collegiale, riportando in vita i consiglio di amministrazione cancellato nel 2010 dal governo Berlusconi-Tremonti con l’articolo 7 del decreto 78. Non si sa ancora se a 6 membri più il presidente. Nel frattempo scatterebbero però i commissariamenti dei due istituti per gestire questa prima fase di nuova governance.

CHE COSA SUCCEDE ALL’INAIL

Di certo il momento è molto complesso, soprattutto per l’Inps. L’istituto di previdenza dovrà emanare i decreti attuativi di quota 100, in partenza secondo i programmi gialloverdi tra marzo e aprile. Al vertice c’è Tito Boeri, in scadenza il 16 febbraio e protagonista negli ultimi sei mesi di diversi scontri, anche molto accesi, con i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Il primo, dopo le critiche alla riforma della Fornero, aveva invitato l’economista a dimettersi e scendere in politica. (qui un approfondimento di Start Magazine sulle tensioni tra Boeri e governo)

LE TENSIONI DI BOERI CON IL GOVERNO

Con il numero 1 del M5S il casus belli riguardava invece la relazione tecnica del decreto dignità, che prevedeva 8mila posti in meno all’anno come effetto del provvedimento. La relazione diede vita alla famosa prima ‘manina’.

QUANDO SCADONO I MANDATI DI BOERI E DE FELICE

Se il mandato del presidente dell’Inps, Tito Boeri, scade a febbraio. Più lungo invece l’intervallo per il presidente dell’Inail, Massimo De Felice, al secondo incarico che termina nel 2020. C’è chi, come Huffington Post Italia, lancia alcuni nomi per la successsione di Boeri all’Inps come quelli di Pasquale Tridico, economista e consigliere di Di Maio, e di Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del Lavoro.

IL NODO COSTI

Se il governo decidesse di optare per l’invarianza di spesa, gli emolumenti attualmente riconosciuti ai presidenti (poco sopra i 100mila euro annui lordi) andrebbero divisi per i sei componenti dei Cda, ha fatto notare il Sole 24 Ore.

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