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Ing, ecco perché i conti del Conto Arancio non brillano troppo

Crescono i ricavi, ma l'utile netto di Ing è calato. Tutti i dettagli e le parole del capo azienda del gruppo olandese

Come vanno i conti del Conto Arancio?

Ing Group ha chiuso il primo trimestre del 2019 con un utile netto in calo dell’8,7% a 1,11 miliardi di euro. Numeri, però, che non bastano per cancellare l’ottimismo di Ralph Hamers, ceo di ING Group, che parla di un inizio anno positivo.

UTILE IN CALO, RICAVI IN CRESCITA

Partiamo dai numeri dell’ultimo trimestre. La banca olandese Ing nel primo trimestre dell’anno ha registrato un utile netto in calo dell’8,7% a 1,11 miliardi di euro, rispetto a 1,22 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. L’utile pretasse ha subito una contrazione del 6,2% attestandosi a 1,6 miliardi.

IL COMMENTO DI MF/MILANO FINANZA

“Il gruppo olandese Ing è stato colpito dall’aumento dei costi e dagli accantonamenti per i crediti in sofferenza”, ha sottolineato oggi il quotidiano Mf/Milano Finanza.

I NUMERI DI ING E I CONFRONTI

A questi numeri, fanno da contraltare ricavi in crescita del 2,7%, toccando i 4,6 miliardi.

I prestiti netti sono saliti di 8,7 miliardi, con un margine di interesse stabile all’1,54%, secondo quanto scritto oggi da Mf/Milano Finanza. Il RoTe si è attestato al 9% e il Cet è salito al 14,7% nel mese di marzo, rispetto al 14,5% di fine 2018.

ANCHE I CLIENTI AUMENTANO

C’è ancora un’altra buona notizia. Crescono anche i clienti, che sono aumentati di 150.000 unità raggiungendo 12,6 milioni.

UN INIZIO ANNO POSITIVO

“Abbiamo avuto un inizio positivo dell’anno, con risultati del primo trimestre che mostrano un buon impulso commerciale”, ha dichiarato Ralph Hamers, ceo di ING Group. “La nostra base di clienti primaria globale è cresciuta da 150.000 a 12.6 milioni e il nostro più recente punteggio di promotore netto tra i clienti ci classifica per primi in sei dei nostri 13 mercati al dettaglio”.

ING PUNTA SULLA BLOCKCHAIN

“Abbiamo continuato a innovare nel primo trimestre per migliorare l’esperienza bancaria per i nostri clienti, aiutandoli nel contempo a passare a un’economia più efficiente e più sostenibile”, ha continuato Hamers. “Abbiamo preso diversi provvedimenti in blockchain e nella tecnologia di ledger distribuiti per migliorare ulteriormente la nostra offerta e la nostra esperienza con il cliente. Ad esempio, abbiamo creato i codici che abbiamo creato per garantire la privacy dei dati ancora più veloce, più sicuro e più facile da usare con una nuova versione chiamata Bulletproofs. Questi codici, che sono open source, sono stati utilizzati con successo nel primo trimestre in un proof of concept con un’università nei Paesi Bassi”.

VERSO COMMERZBANK?

Nessun commento, in occasione della presentazione dei conti, è arrivato dall’amministratore delegato del gruppo sulla possibilità di rilevare Commerzbank. Secondo indiscrezioni dei giorni scorsi, il gruppo olandese ha contattato l’istituto finanziario er una possibile fusione. Ing avrebbe anche contattato il governo tedesco, che detiene il 15,6% nella seconda banca tedesca.

Ing, però, dovrà vedersela con Deutsche Bank, che fino ad oggi è stata la favorita, e con Unicredit (qui i dettagli).

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