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L’India non farà più ridere il mondo col riso?

Per contenere l'inflazione interna, l'India potrebbe vietare quasi tutte le esportazioni di riso. La mossa potrebbe avere conseguenze serie sui mercati globali: Nuova Delhi vale da sola il 40 per cento del commercio di questo cereale

L’India sta pensando di vietare l’esportazione di quasi tutte le varietà di riso. Se così dovesse essere, le conseguenze sui mercati internazionali sarebbero profonde: Nuova Delhi è infatti la maggiore esportatrice al mondo del cereale (con una quota del 40 per cento), i cui prezzi già stanno crescendo per via dei timori sull’impatto di El Niño sulle coltivazioni.

PERCHÉ L’INDIA VUOLE BLOCCARE LE ESPORTAZIONI DI RISO

Stando a Bloomberg, che ha rivelato la notizia, il governo indiano potrebbe vietare le esportazioni di tutte le varietà di riso, eccetto il basmati, per mantenere ben fornito il mercato interno ed evitare un aumento dei prezzi e dell’inflazione. Se il piano verrà implementato, il ban si applicherà all’80 per cento circa delle esportazioni indiane di riso. I prezzi domestici del cereale probabilmente scenderanno, mentre quelli internazionali potrebbero aumentare.

A giugno c’è stato un aumento repentino dell’inflazione al consumo in India legato agli alti prezzi del cibo. Bloomberg prevede che l’inflazione salirà ulteriormente, spinta dalla crescita dei prezzi del pomodoro, molto utilizzato nella dieta indiana.

IL CONSUMO DI RISO E IL RUOLO DI EL NIÑO

Il riso è un alimento cruciale per l’umanità: è la base della dieta di quasi la metà della popolazione mondiale, con l’Asia che consuma il 90 per cento circa delle forniture totali. I prezzi del riso sono già cresciuti fino ai massimi in due anni per il timore che il ritorno di El Niño – un fenomeno atmosferico che si verifica nell’oceano Pacifico e che provoca un aumento della temperatura media globale – danneggi le coltivazioni.

I PRECEDENTI DELL’INDIA

L’anno scorso, in risposta alla crisi dei prezzi agricoli causata dall’invasione russa dell’Ucraina, l’India aveva vietato le esportazioni di rotture di riso (molto consumate in Asia e utilizzate anche per la produzione dei cereali da colazione) e imposto dazi del 20 per cento sul commercio di riso bianco e integrale.

I PAESI IMPORTATORI RIEMPIONO LE SCORTE

L’India esporta riso in centinaia di paesi. Tra i suoi acquirenti principali ci sono la Cina, il Senegal, la Costa d’Avorio, il Benin e il Togo.

Sono mesi che la Cina e altri grossi importatori di riso come l’Indonesia e le Filippine accumulano scorte di riso in previsione delle siccità alimentate da  El Niño, che stando all’Organizzazione meteorologica mondiale si è sviluppato nel Pacifico per la prima volta in sette anni.

Tra le principali nazioni esportatrici di riso figurano la Thailandia (15,3 per cento) e il Vietnam (13,5 per cento).

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