SolidWorld, azienda trevigiana di tecnologie digitali 3D, ha depositato il brevetto per la prima “personalizzazione spinta” di un tessuto umano a partire dalle cellule originarie del paziente. Alla notizia, i titoli della società, quotata su Euronext Growth Milan, hanno segnato un progresso del 7% attestandosi a 3,5 euro.
COSA FA SOLIDWORLD
SolidWorld è nata nel 2003 come società specializzata nella fornitura di licenze Software per la progettazione 3D. Tra il 2004 e il 2006 ha aperto varie sedi in Italia, tra cui Milano, Treviso, Bologna, Ancona e Firenze.
Nel 2020 l’azienda ha costituto BIO3DMODEL, una divisione specializzata nell’applicare le soluzioni della stampa 3D in ambito medico, e nel periodo della pandemia ha contribuito alla creazione di maschere per la terapia intensiva e dispositivi con filtro per i medici.
Ma uno degli obiettivi di SolidWorld è fornire soluzioni d’alta avanguardia per la creazione di tessuti e organi umani a supporto della ricerca medica.
LE ACQUISIZIONI E LA QUOTAZIONE IN BORSA
Nel 2008 SolidWorld si è fusa con la società concorrente Adage Solid Solutions e dal 2012 ha iniziato a intraprendere una serie di acquisizioni di quote di maggioranza, come nel caso di Energy Group per sviluppare la filiera “Hardware”, che è specializzata nella fornitura di soluzione per la stampa 3D. Nel 2015 è stata la volta di SolidCAM, al fine di rafforzare la filiera “Software”, e di Tecnologia & Design. Tre anni più tardi ha acquisito al 100% Technimold dal Gruppo Stratasys.
Nel 2021 ha stretto un accordo commerciale con Vection, società quotata alla borsa di Sidney che opera nell’ambito della realtà aumentata e virtuale sia per il settore biomedicale che industriale. E l’anno scorso ha acquisito la società concorrente Valore BF 3D.
Sempre nel 2021 è iniziato il processo di quotazione in Borsa sul mercato AIM Italia, fino a quando nel luglio 2022 è stata quotata sul mercato Euronext Growth Milan.
CHI SONO I SOCI
Il consiglio di amministrazione di SolidWorld è composto da 5 membri.
Il fondatore dell’azienda, nonché presidente del cda e amministratore delegato, è l’ingegnere spaziale Roberto Rizzo, il quale ha collaborato tra l’altro a un software CAD per conto dell’Agenzia spaziale europea (Esa). Marco Calini, ex presidente e ad della concorrente Adage Solid Solutions, a seguito della fusione con SolidWorld, ne è diventato socio, con i ruoli di vicepresidente e direttore commerciale.
Gli altri tre consiglieri sono il programmatore Lucio Ferranti, il manager Paolo Pescetto e l’avvocato, esperto in diritto contrattuale e corporate, Carlo Pascotto.
I NUMERI DI SOLIDWORLD
SolidWorld conta oltre 200 collaboratori nelle sue 15 sedi, 12 delle quali si trovano in Italia e 3 all’estero. Ha anche 3 poli tecnologici con servizio di stampa 3D e più di 10.000 aziende clienti.
Il suo fatturato annuo, da quanto si legge sul sito, supera i 50 milioni di euro.
LA PERSONALIZZAZIONE DI UN TESSUTO UMANO
Questa mattina SolidWorld ha comunicato di aver depositato il brevetto per la prima ‘personalizzazione spinta’ di un tessuto umano, a partire dalle cellule originarie del paziente, grazie alla creazione di teste ad hoc per la replica di singoli tipi di tessuto.
Grazie a tali teste, Electrospider, la biostampante 3D sviluppata dalla controllata Bio3DPrinting assieme all’Università di Pisa, è oggi in grado di lavorare su 4 tipi di cellule diverse legate alla ricostruzione di tendini e giunzioni mio-tendinee, ovvero punti di passaggio specifici tra muscoli e tendini in cui la tensione generata dal muscolo viene trasmessa al tendine.
Finora la biostampante è stata fornita a istituzioni sanitarie, ospedali e cliniche e centri di ricerca in Italia, negli Stati Uniti, in Svizzera e in Medio Oriente.
A COSA SERVE
Come spiegato dall’azienda, Electrospider consente al paziente di evitare di sottoporsi a diversi e dolorosi interventi di trapianto e, inoltre, riduce sensibilmente i tempi di ospedalizzazione, migliorando le modalità di lavoro di ospedali e strutture sanitarie.
“Abbiamo sviluppato questa testa su richiesta specifica di un ospedale nostro cliente, aprendo così la via alla prima personalizzazione della nostra biostampante che nasce dalla sinergia del nostro gruppo con il centro di ricerca E. Piaggio e il dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa”, ha dichiarato Rizzo.
COME FUNZIONA
Electrospider, oltre a riprodurre cellule e tessuti umani, consente di stampare per la prima volta contemporaneamente sia la struttura di supporto al tessuto (realizzata in materiale biocompatibile tramite la tecnica di elettrofilatura, con spessore nanometrico) sia gli idrogel cellulari di diverse tipologie di cellule umane.
Strato dopo strato, spiega SolidWorld, la biostampante riproduce porzioni di tessuto umano “vivo”, sviluppato da cellule coltivate in vitro ed estratte direttamente dal paziente sottoposto a intervento o da soggetti donatori.
Tale operazione riduce drasticamente i tempi di attesa per il materiale impiantabile, nonché i rischi connessi a rigetto, consentendo l’analisi approfondita dei campioni così raccolti per studi e ricerche in vari settori.