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Il tesoretto di Sam Altman in conflitto di interessi con OpenAi

Sam Altman guadagnerà anche solo 65.000 dollari all'anno da OpenAI, ma ha una riserva segreta di investimenti da 2,8 miliardi di dollari che potrebbe costituire un enorme conflitto di interessi poiché alcune delle aziende da lui sostenute, tra cui Reddit ed Helion, hanno accordi con la casa madre di ChatGpt. Tutti i dettagli

 

Sam Altman, 39 anni, è il ritratto di uno dei vari ragazzi in jeans e t-shirt della Silicon Valley che ha abbandonato il college per aprire una startup. Sennonché quella di cui è Ceo è diventata l’azienda di intelligenza artificiale generativa (IAg) più influente al mondo.

In OpenAI, tuttavia, non ha quote e incassa uno stipendio annuale di 65.000 dollari ma, secondo le rivelazioni del Wall Street Journal, ha una riserva segreta di almeno 2,8 miliardi di dollari che proviene da investimenti in altre società. Peccato che alcune tra queste aziende fanno affari proprio con OpenAI, mettendo Altman al centro di un potenziale conflitto di interessi.

GLI INVESTIMENTI DI ALTMAN

Prima di diventare la figura di riferimento dell’IA, Altman era già ricco grazie ai suoi primi investimenti in centinaia di startup. È stato uno dei primi investitori in Reddit e Airbnb, entrambe quotate in Borsa e il cui successo è noto a tutti. In particolare, quella di Airbnb, ricorda Quartz, è ampiamente considerata come una delle Ipo più riuscite della storia.

Altman è stato, a ragione, tra i primi a credere anche nella società fintech Stripe, che oggi è valutata 65 miliardi di dollari, il che la rende una delle startup di maggior valore negli Stati Uniti, dietro solo a SpaceX (circa 180 miliardi di dollari nel dicembre 2023) e a OpenAI (80 miliardi di dollari nel febbraio 2024).

RISCHIO CONFLITTO DI INTERESSI

Tutti questi investimenti, il cui valore totale delle partecipazioni di Altman è di almeno 2,8 miliardi di dollari, sollevano però secondo il Wsj dubbi su un possibile conflitto di interessi per gli accordi che alcune delle società coinvolte hanno con OpenAI.

Per esempio, Reddit ha di recente concluso un accordo di licenza con la casa madre di ChatGpt. Sebbene il valore dell’accordo sia ancora sconosciuto, scrive il quotidiano finanziario americano, è stato sufficiente a far schizzare le sua azioni del 13%. Oppure c’è Helion, una startup che si occupa di energia nucleare con cui OpenAI è in trattativa per l’acquisto di elettricità per alimentare i propri data center e in cui Altman ha investito 375 milioni di dollari nel 2021.

In entrambi i casi il Ceo di OpenAI si sarebbe astenuto dai negoziati, tuttavia, il suo team si trova in una posizione scomoda poiché deve considerare gli interessi finanziari personali del suo superiore durante le negoziazioni.

Inoltre, stando a Milano Finanza, “per accrescere ulteriormente le sue partecipazioni nelle startup, Altman ha sfruttato una linea di credito presso JPMorgan Chase, che gli ha permesso di iniettare centinaia di milioni di dollari in più in società private. Si tratta di una strategia non molto comune tra i venture capitalist, considerando la natura volatile degli investimenti nelle startup, dove una percentuale considerevole di imprese fallisce. Assumere livelli di debito personali così elevati è una scommessa rischiosa”.

LA CACCIATA E LA RIABILITAZIONE DI ALTMAN IN OPENAI

Un episodio da ricordare è quello che ha visto coinvolto Altman nel novembre 2023, quando è stato temporaneamente allontanato dal Cda di OpenAI per non essere stato “costantemente sincero nelle sue comunicazioni con il consiglio”. L’incarico di amministratore delegato, da cui era stato ugualmente sollevato, è stato poi riacquisito pochi giorni dopo così come il posto nel Cda, in cui è rientrato a far parte lo scorso marzo.

Nonostante tra le possibili spiegazioni quella più diffusa fosse che Altman avesse messo a rischio la missione dell’azienda sviluppando un’intelligenza artificiale pericolosa per l’umanità, le conclusioni di un’indagine interna affermano che “è stata la conseguenza di un deterioramento dei rapporti e della perdita di fiducia tra il precedente consiglio di amministrazione e Altman”.

Va anche detto però che, secondo fonti ben informate citate dal Wsj, parte delle preoccupazioni sono scaturite dal crescente coinvolgimento di Altman in progetti paralleli e conseguenti potenziali conflitti di interesse. Alcuni direttori infatti avrebbero spinto per la sua rimozione perché preoccupati per la scarsità di informazioni riguardo alle dimensioni e agli obiettivi dei suoi investimenti nelle startup.

QUANTO È TRASPARENTE LA POLITICA SUI CONFLITTI DI INTERESSE DI OPENAI?

In occasione della presentazione del nuovo Cda, il suo presidente Bret Taylor aveva dichiarato che tra le novità dell’azienda c’era anche una più rigorosa politica sui conflitti di interesse. Wired Us, però, a marzo osservava che nonostante OpenAI dichiarasse che le regole interne relative ai conflitti di interesse potevano essere consultate liberamente dal pubblico, quando ha domandato di visionarle la società ha risposto che la politica era cambiata e alla richiesta di maggiori dettagli Taylor ha detto ai giornalisti di non essere “un esperto in materia” e, dunque, di non avere “una risposta esauriente”.

Ora, a proposito di Altman, Taylor ha confermato al Wsj che il Ceo di OpenAI ha “costantemente seguito le politiche ed è stato trasparente sui suoi investimenti”. E ha aggiunto che “il comitato di revisione completamente indipendente esamina tutti i potenziali conflitti che coinvolgono amministratori e funzionari per garantire i migliori risultati per OpenAI”.

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