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Il ministero dell’Economia francese mozzica Carrefour

Carrefour scivola alla Borsa di Parigi e il titolo tocca il livello più basso degli ultimi tre anni. A provocare il tonfo è un documento del ministero dell'Economia francese in cui si raccomanda di comminare alla catena di supermercati una multa da 200 milioni di euro per "pratiche restrittive della concorrenza"

 

Risveglio traumatico ieri mattina per Carrefour. In apertura alla Borsa di Parigi, il titolo del gruppo della grande distribuzione ha subito una flessione di quasi il 10%, che ha portato il titolo a 13,22 euro, il livello più basso degli ultimi tre anni.

Il tonfo arriva a seguito delle raccomandazioni da parte del ministero dell’Economia francese di comminare alla catena di supermercati una multa da 200 milioni di euro per il suo modello di franchising.

BERCY CONTRO CARREFOUR

Secondo quanto riferito ieri sera  da La Lettre, il ministero dell’Economia guidato da Bruno Le Maire avrebbe raccomandato in un documento di 160 pagine “l’imposizione di una multa di 200 milioni di euro” a carico di Carrefour per “pratiche abusive commesse da quest’ultima a danno dei suoi affiliati e dei locatari”. Alla società verrebbe quindi chiesto di rivedere il rapporto contrattuale, giudicato troppo squilibrato in particolare per effetto di una decina di clausole.

Stando a Le Figaro e Afp, che ha consultato la documentazione, le modalità contrattuali rispetto ai negozi in franchising adottate dal gruppo della grande distribuzione sono definite da Bercy “caratteristiche delle pratiche restrittive della concorrenza” e “consistono in concreto nell’asfissiare gli affiliati utilizzato una posizione di forza”.

Il ministero dell’Economia si è basato su un’inchiesta realizzata dalla Direzione regionale dell’economia, dell’occupazione, del lavoro e della solidarietà (Dreets) della Normandia tra il luglio 2019 e il marzo 2022, avviata dopo una denuncia depositata da “un’associazione di affiliati di Carrefour” al tribunale di Rennes.

Alla sanzione da 200 milioni di euro il dicastero chiede anche che venga prevista una penalità di mora di 50mila euro al giorno per ogni giorno di ritardo rispetto al verdetto che sarà emesso dal tribunale di Rennes nei prossimi 12-18 mesi.

LA RISPOSTA DI CARREFOUR

Carrefour ha fatto del franchising il suo punto di forza tanto che, come ricorda Le Figaro, il suo Ceo Alexandre Bompard ha recentemente difeso questa politica, che ha permesso al gruppo di evitare di chiudere negozi in un contesto “straordinariamente difficile”, sotto la “pressione competitiva” di specialisti del discount come Lidl e Action, e di reti di negozi “indipendenti” come E.Leclerc, Intermarché e Coopérative U, “il cui modello sociale non ha nulla a che vedere con il nostro”.

Ecco perché il colosso “contesta vigorosamente” le critiche provenienti da Bercy “relative alla gestione della sua rete di franchising” e anche “il carattere del tutto sproporzionato della sanzione che può essere solo decisa dal tribunale adito”.

Carrefour ha inoltre aggiunto di avere “totale fiducia” nella “perfetta validità dei suoi contratti”.

Intanto, però, la notizia ha fatto crollare il titolo in Borsa.

LA BORSA NON APPREZZA

Ma il crollo del titolo ha avuto ripercussioni anche sull’indice di Parigi che, come osserva L’Economia del Corriere, prosegue comunque il rimbalzo dopo una settimana difficile seguita dalle europee e dallo scioglimento dell’Assemblea nazionale francese.

“Lunedì il Cac 40 aveva recuperato lo 0,91% dopo il calo settimanale del 6,23% registrato venerdì scorso – si legge -. Ora è ancora lontana dal massimo storico stabilito a metà maggio (8.239,99 punti alla chiusura), e avanza dello 0,06% a 7.577,27 punti. Gli investitori stanno ancora cercando di analizzare meglio la situazione e le possibili ripercussioni delle prossime elezioni legislative in Francia”.

Per quanto riguarda le azioni di Carrefour, queste hanno toccato il livello più basso dal novembre 2020. Questa mattina, a inizio seduta, erano scese di quasi il 10% per poi risalire a 7,63%.

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