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I conti di Roche dicono che è finita l’era dei test anti-Covid

La domanda di test anti-Covid diminuisce e riduce anche i ricavi di Roche che però vede comunque crescere le vendite grazie alle divisioni farmaceutica e diagnostica. Tutti i dettagli

 

Il calo della domanda di test anti-Covid fa diminuire i ricavi di Roche “come previsto”, tuttavia, crescono le vendite trimestrali per merito delle divisioni farmaceutica e diagnostica. Confermate le stime per l’intero esercizio. Questi i principali risultati annunciati dalla multinazionale svizzera per il primo trimestre.

SEMPRE MENO TEST ANTI-COVID

A tre anni dall’inizio della pandemia la domanda di test anti-Covid si è notevolmente ridotta e dunque, come previsto, anche i ricavi di Roche hanno subito un calo del 7% a 15,32 miliardi di franchi (15,61 miliardi di euro).

La divisione diagnostica ha infatti riportato una diminuzione del 28% perché le vendite dei test anti-Covid sono scese a 0,3 miliardi di franchi svizzeri nel primo trimestre del 2023 rispetto agli 1,9 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente, quando la domanda era eccezionalmente elevata.

I SETTORI TRAINANTI PER LE VENDITE

Ad esclusione di questo, però, specifica l’azienda con sede a Basilea, le vendite trimestrali del gruppo sono cresciute dell’8%, con un rialzo del 9% nella divisione farmaceutica (11,7 miliardi di franchi svizzeri) e del 4% nella diagnostica (3,6 miliardi di franchi svizzeri).

“Nel primo trimestre abbiamo registrato una forte crescita nelle attività di base di entrambe le divisioni, che ha ampiamente compensato il previsto calo delle vendite dei test anti-Covid”, ha detto il Ceo di Roche, Thomas Schinecker.

FARMACI ANTITUMORALI E SETTORE OFTALMICO

In particolare, progressi significativi sono stati messi a punto nei farmaci antitumorali per il sangue e nel settore oftalmico.

“Nel primo trimestre – ha precisato Schinecker – abbiamo fatto progressi nella nostra pipeline, soprattutto per quanto riguarda i tumori del sangue. Oltre alle recenti approvazioni per i nostri farmaci anticorpi bispecifici, Lunsumio e Columvi, abbiamo appena ricevuto l’approvazione negli Stati Uniti di Polivy come trattamento di prima linea per una forma aggressiva di cancro del sangue”.

I PRODOTTI PIÙ VENDUTI

I cinque principali farmaci Roche che hanno contribuito all’aumento delle vendite generando 1,1 miliardi di franchi svizzeri sono stati Vabysmo (patologie oculari), Ocrevus (sclerosi multipla), Hemlibra (emofilia), Evrysdi (atrofia muscolare spinale) e Tecentriq (immunoterapia del cancro).

Soprattutto Vabysmo, lanciato solo all’inizio del 2022, è diventato il principale motore di crescita della divisione e l’azienda spera che, in seguito ai dati positivi di fase III per l’occlusione della vena retinica, venga presto esteso anche per trattare questa patologia.

Nella divisione diagnostica, invece, a trainare le vendite sono stati i prodotti immunodiagnostici (+9%), in particolare i test cardiaci. Ulteriori impulsi alla crescita sono venuti dal settore della virologia di base (+12%), dallo screening del sangue (+15%) e dalle soluzioni diagnostiche per il rilevamento e il monitoraggio del tumore della cervice uterina (+22%).

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