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I Benetton venderanno Benetton?

Presente e futuro di Benetton Group. Fatti, nomi, numeri e scenari.

Rivoluzione in arrivo in casa di Benetton Group. Che cosa è successo e che cosa succederà.

L’ESITO DEL CDA DI BENETTON

Ieri il cda di Benetton Group ha approvato all’unanimità il progetto di bilancio consuntivo 2023, che sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea dei soci, convocata per il prossimo 18 giugno 2024.

I CONTI 2023 DI BENETTON

Nel 2023 Benetton Group ha realizzato un fatturato di 1.098 milioni di euro, un ebit di -113 milioni di euro, una perdita di 230 milioni di euro (dovuto anche a 150 milioni di svalutazioni) mentre il patrimonio netto ammonta a 105 milioni.

L’AZIONE DI EDIZIONE

Il gruppo evidenzia come “l’azionista Edizione supporterà il piano di riorganizzazione e rilancio di Benetton Group stanziando 260 milioni di euro nei prossimi anni” mentre “negli scorsi tre anni Edizione ha stanziato 350 milioni di euro a favore delle attività di Benetton Group”.

SFORZA PRENDERA’ IL POSTO DI RENON

Claudio Sforza (nella foto) è stato indicato ieri dalla cassaforte Edizione come futuro amministratore delegato di Benetton Group. Secondo il Corriere della sera, dovrà ristrutturare Benetton “e salvarla dalla situazione di crisi. Questo è il mandato che il presidente della holding Alessandro Benetton, l’amministratore delegato Enrico Laghi e l’intera famiglia hanno affidato al manager. Lavorerà nelle vesti di «commissario straordinario»: dovrà operare a fondo e portare l’azienda al risanamento. A guardare il suo curriculum, Sforza ha costruito la sua carriera sui conti. Che devono quadrare”.

RENON SOSTITUITO

Secondo il Sole 24 ore, “allo stato attuale l’ad Massimo Renon non avrebbe ancora presentato le dimissioni. Questo nonostante la tensione con la proprietà. Il board avrebbe approvato all’unanimità i conti dello scorso anno e avrebbe preso atto del mancato raggiungimento degli obiettivi del piano industriale. Si tratta di capire, a questo punto, se si assisterà a un passaggio di consegne tra Renon e Sforza ordinato, come auspicato negli ambienti vicini a Edizione già nelle prossime settimane, o si dovrà aspettare formalmente l’assise dei soci”.

IL PROFILO DI SFORZA E IL FUTURO (EXTRA EDIZIONE?) DI BENETTON GROUP

Comunque il destino di Renon è segnato anche dopo la sberla mediatica assestata in maniera inusitata e a tratti scomposta da Luciano Benetton con l’intervista rilasciata al Corriere della sera – in cui si sottovalutava il ruolo dello stesso Benetton nella conduzione del gruppo – perché una volta perfezionato questo passaggio, toccherà a Sforza ridisegnare strategia e risanamento del gruppo, forte anche del sostegno della proprietà, sottolinea oggi il Sole 24 ore: “Sforza ha ricoperto in passato ruoli di alto profilo in grandi aziende pubbliche e private e in diversi settori industriali: da Astaldi a Poste, passando per Ilva, Telecom e Wind. Ha forti competenze sia industriali che commerciali. Laureato in Economia e commercio alla Sapienza di Roma, Sforza ha iniziato il suo percorso professionale nell’area amministrativa e finance di Pfizer. Successivamente ha sviluppato la sua carriera nel mondo delle telecomunicazioni, con ruoli a crescente responsabilità in Italcable, Iritel, Netscalibur, dove assunse il ruolo di direttore generale, per approdare poi in IT Net, come chief executive officer (ceo). In Wind ha guidato la divisione commerciale, sia per le grandi che per le piccole medie aziende. Poi ha trascorso altri otto anni in Poste come chief financial officer, guidando inoltre la controllata Postel fino al 2011, ed è stato successivamente ceo di Gamenet”. Insomma incarichi in aziende operanti in molti settori tranne che in quelli dell’abbigliamento e della moda. Un indizio, secondo osservatori di borsa, di un compito dedito alla ristrutturazione soprattutto finanziaria e organizzata del gruppo. Operazioni magari propedeutiche a una dismissione del gruppo, come evoca un articolo di Repubblica nella parte finale. D’altronde, come rimarca oggi Il Sole 24 ore, il marchio di abbigliamento, oggi la parte moda vale il 2% della holding che fa capo ai Benetton, “focalizzata su settori industriali sideralmente lontani dalla moda”.

CHE COSA SUCCEDERA’ A BENETTON SECONDO REPUBBLICA E CORRIERE DELLA SERA

“Per la Benetton group inizia una nuova era fatta di investimenti, ma anche di tagli, dove la famiglia sorveglierà che i manager e quindi Laghi, Coco, Saccardi e Sforza, impostino una strategia capace di risanare i conti per poi far confluire il marchio in un gruppo più grande, come fatto con Autogrill e i duty free di Avolta“, ha scritto infatti oggi Sara Bennewitz, cronista finanziaria di lungo corso ora al quotidiano Gedi diretto da Maurizio Molinari.

Meno esplicito il Corriere della sera, che però implicitamente fa capire che tutti gli scenari siano possibili: “Non sarà scontato ristrutturare e dare un futuro al gruppo dell’abbigliamento che ora sarà integrato appieno nel sistema che ruota attorno a Edizione. Esattamente come è avvenuto per Mundys e Avolta (ex Autogrill). La United Colors sarà l’ultima a essere integrata. D’ora in poi, nel nuovo assetto, tutte le strade strategiche per rilanciare l’attività saranno aperte”, ha scritto Daniela Polizzi, come Bennewitz cronista finanziaria di rango ora al Corriere della sera dopo un lunga carriera al settimanale Rcs “Il Mondo”.

I PRIMI PASSI DI SFORZA IN BENETTON ATTESI DAI BENETTON

Ma che cosa dovrà fare ora Sforza? E quali sono le attese dell’azionista Edizione? Scrive il Corriere della sera: “Una revisione profonda dei processi e un test alle attività finanziarie. Il marchio United Colors ha ancora una forza formidabile e una capillarità della presenza commerciale — ma va resa più efficiente — che rappresentano un punto di partenza. Claudio Sforza — indicato ieri dalla cassaforte Edizione come futuro amministratore delegato di Benetton Group — ha avviato le prime analisi dell’attività storica della dinastia di Ponzano Veneto. Dovrà ristrutturarla e salvarla dalla situazione di crisi. Questo è il mandato che il presidente della holding Alessandro Benetton, l’amministratore delegato Enrico Laghi e l’intera famiglia hanno affidato al manager. Lavorerà nelle vesti di «commissario straordinario»: dovrà operare a fondo e portare l’azienda al risanamento. A guardare il suo curriculum, Sforza ha costruito la sua carriera sui conti. Che devono quadrare”.

IL SOLE SCUSA BENETTON

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