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Schmidt Google

Google, tutti i nuovi record di Alphabet

Alphabet, la holding a cui fa capo Google, si appresta a entrare nell'esclusivo club delle società che valgono 1.000 miliardi di dollari. Ecco i dettagli

Nuovi record per Alphabet, la società che controlla il colosso Google.

Alphabet, la holding a cui fa capo Google, si appresta a entrare nell’esclusivo club delle società che valgono 1.000 miliardi di dollari. Grazie al rialzo del 36% messo a segno nell’ultimo anno in borsa, la holding Alphabet si appresta a varcare la soglia dei mille miliardi di dollari di capitalizzazione.

La volata è avvenuta nonostante le critiche e le crescenti richieste delle autorità per regole più stringenti della privacy e norme antitrust vincolanti. A meno di inversioni di tendenza – che allo stato paiono poco probabili – Google potrebbe presto raggiungere Apple e Microsoft nel club del trilione di dollari.

Apple è stata la prima società a raggiungere i 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, seguita da Microsoft e Amazon. Dopo Cupertino è stata la volta di Amazon che, però, è in seguito caduta dall’Olimpo delle quotazioni di borsa, tornando sotto quota 1000 dollari, seppur di poco (939 miliardi di dollari ieri).

Ad aprile dell’anno scorso, infine, è toccato a Microsoft oltrepassare la soglia del trilione e di slancio: in pochi mesi, infatti, la società guidata da Satya Nadella si è apprezzata del 24%, raggiungendo i 1240 miliardi, non lontano da Apple., ha scritto Mf/Milano Finanza: “Facebook ha invece ancora molta strada da fare per guadagnare un posto nel club, ma, superati gli scandali sulla privacy e le multe, sembra essere tornata nelle grazie degli investitori: ieri, infatti, il valore del social network ìha toccato un nuovo massimo storico di 632 miliardi”.

Nell’insieme queste cinque società valgono oltre 5171 miliardi di dollari, una cifra superiore al pil del Giappone. Molti analisti si aspettano che Big G possa concludere il 2019 con un giro d’affari in crescita del 20% grazie ancora una volta all’aumento della pubblicità che rappresenta il 99,6% delle entrate di Alphabet, scrive Mf.

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