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Agnelli

Goldman Sachs, Mediobanca e Unicredit pareranno l’aumento di capitale della Juventus

Goldman Sachs, Jp Morgan, Mediobanca e Unicredit si sono impegnate a sottoscrivere le nuove azioni della Juventus eventualmente invendute nell'ambito dell'aumento di capitale per un valore massimo di 144,9 milioni di euro. Fatti, numeri e approfondimenti

 

Il consiglio di amministrazione della Juventus ha dato via libera alle condizioni definitive dell’aumento di capitale da 400 milioni di euro. Il nuovo esborso si è reso necessario per sostenere gli ammanchi dovuti alle perdite della pandemia e per sostenere i futuri investimenti della squadra piemontese.

Tonfo del titolo della Juventus

La risposta delle borse non è stata confortante. Dall’inizio della seduta il titolo ha aperto in calo dell’11%, per poi attestarsi a 0,62 euro con un -9,48%, dopo essere arrivata a un minimo di seduta di 0,6075 euro, livelli che non si vedevano da metà marzo 2020, in piena pandemia.

Crescono i volumi di scambio

Scende a circa 830 milioni la capitalizzazione di mercato mentre crescono i volumi di scambio passando di mano circa 6,75 milioni di pezzi.

Due ricapitalizzazioni in due anni per la Juventus

Nel 2019 era stato approvato un aumento di capitale di 300 milioni di euro. Al momento sono in circolazione 1.330.251.988 azioni della Juventus. Saranno emesse 1.197.226.782 nuove azioni ordinarie prive di valore nominale espresso, aventi le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie Juventus. L’offerta per gli attuali azionisti è vantaggiosa: per ogni 9 nuove azioni acquistate se ne riceveranno 10 al prezzo di sottoscrizione di 0,334 euro per azione. Il prezzo di emissione dei nuovi titoli è da imputarsi per 0,01 euro al capitale sociale e a 0,324 euro al sovrapprezzo. All’interno del prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni è già incorporato uno sconto del 35,32% circa rispetto al prezzo teorico ex diritto (Terp) sulla base del prezzo di chiusura di Borsa di ieri.

Diritto di opzione esercitabile fino al 16 dicembre nell’aumento di capitale della Juventus

Gli investitori potranno esercitare i diritti di opzione dal 29 novembre al 16 dicembre e negoziabili dal 29 novembre al 10 dicembre, sul mercato Euronext Milan, gestito da Borsa Italiana. La società presieduta da Andrea Agnelli ha precisato che «l’avvio dell’offerta in opzione, le sue condizioni e il calendario sopra indicati, sono subordinati al rilascio da parte della Consob del provvedimento di autorizzazione alla pubblicazione del documento di registrazione, della nota informativa sugli strumenti finanziari e della nota di sintesi». Il prospetto sarà reso disponibile presso la sede della società.

Exor versa 255 milioni di euro

Il socio di maggioranza dei bianconeri è la Exor, una holding finanziaria olandese di proprietà della famiglia Agnelli. La Exor ha nelle sue mani il 63,8% del capitale sociale del club, il rimanente capitale azionario è detenuto dall’azienda irlandese Lindsell Train Investment Trust Ltd. (10%) e da azionisti diffusi (26,2%). La holding olandese ha comunicato di essersi impegnata a sottoscrivere la porzione di aumento di capitale corrispondenti a circa 255 milioni. Peraltro lo scorso 27 agosto ha effettuato un versamento in favore dei bianconeri dal valore di 75 milioni di euro.

Goldman Sachs, JP Morgan, Mediobanca e Unicredit garantiscono l’aumento di capitale della Juventus

Al termine della riunione cda, inoltre, la società ha sottoscritto un contratto di garanzia sull’aumento di capitale con Goldman Sachs, Jp Morgan, Mediobanca e Unicredit. Gli istituti finanziari agiranno in veste di joint global coordinators e joint bookrunners e si sono impegnati a sottoscrivere, disgiuntamente tra loro e senza vincolo di solidarietà, le nuove azioni eventualmente rimaste invendute al termine dell’asta dei diritti inoptati, per un valore massimo di 144,9 milioni di euro. L’asta degli inoptati si terrà dopo il periodo di opzione.

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