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Girotondo intorno alla Nadef. I tweet (puntuti) di D’Antoni, Dragoni, Giannino, Liturri e Manfredi

Prime reazioni alla Nota di aggiornamento del Def 2019. Ecco alcuni tweet meno ossequiosi

 

Oltre a “togliere di mezzo” 23 miliardi di euro di clausole di salvaguardia ereditate dal precedente governo, si è indicata nella Nota di aggiornamento al Def (Nadef) anche una strategia per rilanciare la crescita “lungo un sentiero di sviluppo sostenibile”. Lo ha detto Antonio Misiani (Pd), viceministro dell’Economia, in un’intervista al Corriere della Sera.

“Ci sono delle differenze nella maggioranza, ma siamo tutti impegnati a comporre un quadro condiviso, con l’obiettivo di rilanciare gli investimenti e abbassare la pressione fiscale”, spiega. In vista della prossima manovra si sta ragionando per “incentivare l’uso dei pagamenti elettronici per combattere l’evasione fiscale. In questo quadro stiamo discutendo anche di sistemi premianti sul modello portoghese, con meccanismi di cashback che si tradurrebbero in un’Iva più bassa su acquisti fatti con la moneta elettronica”.

Le clausole verranno azzerate per il 2020 e “parzialmente” per gli anni successivi. Per la manovra da circa 30 miliardi, il deficit sale di 0,8 punti, che corrisponde a più di 14 miliardi, un risultato ottenuto in Europa grazie al ministro Gualtieri “che gode di grande credibilità a Bruxelles – sottolinea Misiani – Ed è la dimostrazione che il muro contro muro caro alla Lega non paga”.

Al taglio del cuneo fiscale a favore dei lavoratori verranno destinati “almeno 2 miliardi e mezzo nel 2020 e il doppio dal 2021”. Lo sconto nel 2020 potrebbe partire a metà anno: “Ci saranno anche incentivi per gli investimenti 4.0 delle imprese e un piano di sostegno agli investimenti green”.

Reddito e Quota 100 “le confermiamo. Quota 100 scade nel 2021 e non verrà prorogata, ma studieremo regole di flessibilità per il pensionamento. Il reddito di cittadinanza andrà migliorato alla luce dell’esperienza di questi mesi”, ha concluso Misiani.

Ma non tutti sono d’accordo con questa visione, ecco di seguito alcuni tweet commentosi di economisti, esperti e analisti selezionati dalla redazione di Start:

 

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