Oltre a “togliere di mezzo” 23 miliardi di euro di clausole di salvaguardia ereditate dal precedente governo, si è indicata nella Nota di aggiornamento al Def (Nadef) anche una strategia per rilanciare la crescita “lungo un sentiero di sviluppo sostenibile”. Lo ha detto Antonio Misiani (Pd), viceministro dell’Economia, in un’intervista al Corriere della Sera.
“Ci sono delle differenze nella maggioranza, ma siamo tutti impegnati a comporre un quadro condiviso, con l’obiettivo di rilanciare gli investimenti e abbassare la pressione fiscale”, spiega. In vista della prossima manovra si sta ragionando per “incentivare l’uso dei pagamenti elettronici per combattere l’evasione fiscale. In questo quadro stiamo discutendo anche di sistemi premianti sul modello portoghese, con meccanismi di cashback che si tradurrebbero in un’Iva più bassa su acquisti fatti con la moneta elettronica”.
Le clausole verranno azzerate per il 2020 e “parzialmente” per gli anni successivi. Per la manovra da circa 30 miliardi, il deficit sale di 0,8 punti, che corrisponde a più di 14 miliardi, un risultato ottenuto in Europa grazie al ministro Gualtieri “che gode di grande credibilità a Bruxelles – sottolinea Misiani – Ed è la dimostrazione che il muro contro muro caro alla Lega non paga”.
Al taglio del cuneo fiscale a favore dei lavoratori verranno destinati “almeno 2 miliardi e mezzo nel 2020 e il doppio dal 2021”. Lo sconto nel 2020 potrebbe partire a metà anno: “Ci saranno anche incentivi per gli investimenti 4.0 delle imprese e un piano di sostegno agli investimenti green”.
Reddito e Quota 100 “le confermiamo. Quota 100 scade nel 2021 e non verrà prorogata, ma studieremo regole di flessibilità per il pensionamento. Il reddito di cittadinanza andrà migliorato alla luce dell’esperienza di questi mesi”, ha concluso Misiani.
Ma non tutti sono d’accordo con questa visione, ecco di seguito alcuni tweet commentosi di economisti, esperti e analisti selezionati dalla redazione di Start:
Mi spiace, numeri NADEF sono da bocciatura netta: non c'è alcuna discontinuità. Per accrescere di un misero 0,2% crescita tendenziale già generosamente stimata a+0,4% si chiedono 14,5 mld di maggior flessibilità riconoscendo che NON si rispetterà discesa del debito…1/
— Oscar Giannino (@OGiannino) September 30, 2019
…per tenere Q100, Rdc e finta flat tax ci si limita a interventi su spesa 2020 pari SOLO a 0,1% PIL, mentre gettito è stimato a +0,6% tra proventi cosiddetta lotta a evasione, riduzione detrazioni e rivalutazione terreni e partecipazioni….
— Oscar Giannino (@OGiannino) September 30, 2019
3/ma stima gettito evasione come copertura a mancato aumento IVA risulta del tutto fuori da criteri Ue, e tutto questo per taglio cuneo fiscale PARI SOLO A 0,16% PIL, qualche sparuto miliardino che sposta quasi nulla sul totale dell'onere e avrà effetti trascurabilissimi..bleah
— Oscar Giannino (@OGiannino) September 30, 2019
Ho letto la prima tabella del Nadef: mi é bastata. Deflatore del PIL che nel 2020 schizza al 2%? Crescita nominale al 2.3%? Il libro dei sogni, sin dall’inizio, inutile continuare.@gianlucac1 @DeShindig @micheleboldrin
— Thomαs Manfredi™ 🇯🇲 (@ThManfredi) October 1, 2019
Guardo i dati ed ho conferma della vergognosa gazzarra dell’anno scorso montata da #UE e stampa asservita. Si disse che era una leva per #eurexit.
Oggi questi non correggono il deficit strutturale e va tutto bene.
Resta una #manovra recessiva, circa 1/3 aumento IVA è nei saldi. pic.twitter.com/NkYPby6Qe0— Ora Basta (@giuslit) September 30, 2019
Ricordate la storia dell’esplosione degli interessi sul debito con #Salvini ed il #governogialloverde? Ecco è una storia e lo dice la #nadef del #governogiallorosso. Nel 2017 furono il 3,8% del PIL e nel 2018 il 3,7% pic.twitter.com/vFtH5oSpDF
— Fabio Dragoni (@fdragoni) September 30, 2019
Il clima è cambiato nella UE.
L'anno scorso il fatto che l'aggiustamento strutturale indicato nella NADEF non fosse in linea con le raccomandazioni Ecofin di luglio scatenò l'iradiddio (spread, Moscovici…).
Quest'anno sembra una cosa del tutto normale.
Evviva la flessibilità— Massimo D'Antoni (@maxdantoni) October 1, 2019
Confrontiamo le raccomandazioni Ecofin (luglio 2019) con il modo in cui esse sono riportate nella Nadef 2019. Trovare le differenze pic.twitter.com/lTBUZEQ7Kl
— Massimo D'Antoni (@maxdantoni) October 1, 2019
Tra le priorità del Governo c'è la riforma del catasto?
L'unica giustificazione accettabile sarebbe quella di portare a zero il valore catastale di milioni di immobili privi di mercato e massacrati dalla patrimoniale Imu-Tasi.
Ma temiamo non sia quello il proposito. #NaDef pic.twitter.com/CE7OgpqkEY— Giorgio Spaziani Testa (@gspazianitesta) September 30, 2019