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Reddito Di Cittadinanza

Ecco gli aiuti statali in Germania contro il caro bollette

Cosa c'è nel terzo pacchetto di aiuti da 65 miliardi di euro del governo Scholz contro il caro-energia in Germania: tetto al prezzo dell'elettricità, tasse sugli extraprofitti, aiuti alle famiglie, somme una tantum e non solo. L'approfondimento di Pierluigi Mennitti da Berlino

 

Il giorno dopo il temuto ma ormai atteso annuncio di Gazprom del prolungato stop al gas via Nord Stream 1, accolto dal governo tedesco con un laconico “ne prendiamo atto”, Olaf Scholz presenta il terzo pacchetto di aiuti economici per attenuare l’effetto dell’esplosione dei prezzi dell’energia che in estrema sintesi prevede pagamenti una tantum, maggiori benefici sociali e interventi nel mercato dell’elettricità. Misure per 65 miliardi di euro, che in buona parte scatteranno con l’avvio del prossimo anno, mentre per altre bisognerà attendere la definizione di ulteriori dettagli. Si tratta del pacchetto più consistente in termini di spesa: i due precedenti avevano un valore complessivo di oltre 30 miliardi di euro.

Quel che subito emerge dalla varietà degli interventi è che al centro delle preoccupazioni del governo ci sono adesso più i cittadini che le imprese, aspetto che infatti ha già scatenato critiche da parte delle associazioni imprenditoriali.

TETTO AL PREZZO DELL’ELETTRICITÀ E TASSA SU EXTRAPROFITTI DELLE AZIENDE ENERGETICHE

Ma andiamo con ordine. È previsto un tetto massimo per i prezzi dell’elettricità, che sarà limitato per il consumo di base intervenendo sul mercato dell’elettricità. Per i consumi aggiuntivi, il prezzo non verrà invece limitato e sarà dunque quello di mercato. Il finanziamento arriverà da una tassa sugli extraprofitti delle aziende energetiche che, secondo il ministro delle Finanze Christian Lindner, garantirà allo Stato entrate a due cifre in miliardi di euro. Scholz ha spiegato che su questo tema ci saranno colloqui a livello europeo, ma se non si dovesse giungere a un accordo in tempi brevi, il governo tedesco interverrà con un regolamento nazionale.

Inoltre, per mantenere il prezzo dell’elettricità il più basso possibile, l’aumento del prezzo della CO2 previsto per il 1° gennaio 2023 sarà posticipato di un anno. Per compensare la sovratassa sul gas che scatterà il 1° ottobre, l’imposta sulle vendite su tutti i consumi di gas sarà ridotta dal 19 al 7% fino alla fine di marzo 2024.

SOMME FORFETTARIE E INDENNITÀ DI ALLOGGIO E AIUTI ALLE FAMIGLIE

Tra le altre misure, la somma forfettaria di 300 euro per il prezzo dell’energia, che tutti i cittadini soggetti all’imposta sul reddito riceveranno a settembre, sarà estesa anche ai pensionati, mentre gli studenti riceveranno un pagamento una tantum di 200 euro. Si tratta di fatto dell’estensione di una misura inserita già nel secondo pacchetto di aiuti.

Anche l’indennità di alloggio sarà riformata a fine anno ed è prevista una componente per le spese di riscaldamento. Il numero di coloro che hanno diritto all’indennità di alloggio sarà aumentato fino a due milioni. L’assegno di cittadinanza, che sarà introdotto a fine anno, darà alle persone bisognose circa 500 euro, circa 50 euro in più rispetto all’attuale tariffa standard per le persone sole senza figli.

Il supplemento per i figli delle famiglie a basso reddito sarà aumentato a 250 euro al mese a partire dal 1° gennaio 2023. L’anno prossimo gli assegni familiari aumenteranno di 18 euro per il primo e il secondo figlio.

PREVISTI NUOVI SGRAVI FISCALI

Scholz ha anche annunciato sgravi fiscali. Alcuni saranno definiti nei prossimi giorni, altri sono stati già annunciati da Scholz e Lindner. Ad esempio, in futuro i contributi pensionistici saranno completamente deducibili. Secondo il ministro Linder, ci saranno cambiamenti nell’imposta sul reddito e la cosiddetta progressione fredda (o effetto moltiplicatore dell’inflazione ) sarà ridotta: a fine anno ne beneficeranno circa 48 milioni di contribuenti.

Inoltre, sarà abolita l’indennità di sede, che risale al periodo della pandemia. Per ogni giorno di lavoro a domicilio sarà possibile una detrazione fiscale di 5 euro, fino a un massimo di 600 euro all’anno. Se i datori di lavoro pagassero ai propri dipendenti una somma aggiuntiva per aiutarli a far fronte all’inflazione, questa potrebbe essere esentasse fino a 3.000 euro.

TRASPORTI PUBBLICI, UN NUOVO ABBONAMENTO SCONTATO

Promesso anche un nuovo abbonamento per il trasporto pubblico urbano a livello nazionale dopo il successo del ticket a 9 euro mensili dell’estate, scaduto il 31 agosto. Naturalmente il prezzo non sarà così scontato e su questa misura continuano le consultazioni fra governo federale e regioni per definire una cifra che sia sostenibile nel lungo periodo. Nel documento di risoluzione dei partiti della coalizione, viene indicato come obiettivo un abbonamento nella fascia di prezzo compresa tra 49 e 69 euro mensili (attualmente la media di un tale abbonamento in Germania è di 80 euro circa, il prezzo varia da città a città). Sarà finanziato congiuntamente con i Länder, da parte sua il governo federale metterà a disposizione 1,5 miliardi di euro. Non è stato indicato ancora il mese di partenza di questa misura e, come già specificato, colloqui e trattative governo-regioni sono in corso.

Dal canto loro, le amministrazioni cittadine hanno rinnovato pressioni ai Länder per raggiungere al più presto un accordo. Difficile che il nuovo abbonamento possa partire prima del nuovo anno. Alcuni Länder, Berlino su tutti, sta pensando di reintrodurre per gli ultimi tre mesi del 2022 il ticket a 9 euro, in attesa che scatti poi il nuovo abbonamento nazionale, ma anche qui gli scogli sono quelli del finanziamento di una tale misura. Pressini vengono anche dai cittadini, che hanno decretato il successo dell’esperimento estivo (che includeva anche i treni regionali)

LINDNER: IL FRENO ALL’INDEBITAMENTO TORNERÀ NEL 2023

Per il ministro delle Finanze Christian Lindner (Fdp), il terzo pacchetto di sgravi è compatibile con la precedente pianificazione di bilancio. Il freno all’indebitamento entrerà nuovamente in vigore l’anno prossimo, come previsto.

Ci sono volute circa tre settimane per giungere all’accordo fra i tre partiti di coalizione. Il cancelliere Scholz aveva preannunciato nuove misure già nella conferenza stampa dell’11 agosto, alla ripresa dell’attività pdopo la pausa estiva. Nella riunione a porte chiuse della scorsa settimana al castello di Meseberg, i ministri del governo avevano elaborato il piano generale, dettagliato poi nei giorni successivi. Una lunga riunione notturna dei ministri competenti, tra sabato sera e le prime ore di domenica ha poi varato il piano definitivo.

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