Boom di investimenti e ricavi in crescita nella prima metà dell’anno per il gruppo Ferrovie, ma risultato in perdita.
Ieri il cda di Fs Italiane presieduto dal presidente Tommaso Tanzilli, ha approvato la relazione finanziaria semestrale del gruppo Fs relativa ai conti al 30 giugno 2025 che si attestano con ricavi operativi a 8,2 miliardi di euro (+2%), ebitda a 991 milioni di euro (-2% vs primo semestre 2024; +122 milioni di euro al netto delle partite non ricorrenti, +14%). Il risultato di periodo è negativo per per 89 milioni di euro (+55% in miglioramento rispetto al primo semestre 2024).
“I risultati economici del semestre, in crescita al netto di partite non ricorrenti, confermano l’efficacia della strategia industriale intrapresa dal Gruppo Fs e la solidità del nostro modello operativo” ha commentato l’ad e dg Stefano Antonio Donnarumma.
Tutti i dettagli.
RICAVI IN AUMENTO
Ferrovie dello Stato Italiane archivia il primo semestre 2025 con i ricavi operativi complessivi a 8,2 miliardi di euro, con un incremento di 188 milioni di euro (+2%) rispetto al primo semestre 2024.
Motore della crescita soprattutto i ricavi da servizi di trasporto, pari a 4,5 miliardi di euro, che registrano un incremento di 159 milioni di euro rispetto al periodo di confronto. Nello specifico, aumentano i ricavi relativi al trasporto passeggeri sull’Alta Velocità (+35 milioni di euro), Intercity (+7 milioni di euro), Regionale (+26 milioni di euro) e i ricavi da trasporto passeggeri su gomma (+81 milioni di euro). In aumento anche i ricavi connessi al trasporto merci (+10 milioni di euro). I ricavi da servizi di infrastruttura, pari a 2,4 miliardi di euro, registrano un aumento di 206 milioni di euro per effetto dell’andamento dei corrispettivi di servizio e concessori legati alla circolazione stradale (+225 milioni di euro).
IN CALO “ALTRI RICAVI OPERATIVI”
Gli Altri ricavi operativi, pari a 1,3 miliardi di euro, diminuiscono complessivamente di 177 milioni di euro per la presenza, nel primo semestre 2024, del ricavo realizzato dalla vendita dello scalo di Milano Farini e San Cristoforo (-390 milioni di euro), compensato dall’incremento dei ricavi da contributi (+157 milioni di euro, di cui 145 milioni di euro stanziati a sostegno dell’infrastruttura ferroviaria) e da maggiori altri ricavi (+56 milioni di euro), indica la nota del gruppo.
SALGONO ANCHE I COSTI
Sul fronte operativo, i costi operativi si attestano a 7,2 miliardi di euro, in crescita di 204 milioni di euro (+3%) rispetto al primo semestre del 2024 a causa di maggiori costi del personale (+169 milioni di euro) per effetto dell’incremento dell’organico medio e dell’aumento del costo unitario del lavoro, maggiori costi di gestione dell’infrastruttura stradale (+230 milioni di euro), maggiori costi variabili relativi all’offerta di servizi di trasporto e manutenzioni (+146 milioni di euro), maggiori capitalizzazioni per lavori interni (-191 milioni di euro), nonché per la minore variazione di giacenze di immobili e terreni trading in relazione alla già citata vendita dello scalo Farini (-136 milioni di euro), spiega la nota di Fs.
LA REDDITIVITÀ
Per quanto riguarda l’Ebitda, il dato è pari a a 991 milioni di euro, in calo di 16 milioni di euro, pari a -2%. Come sottolinea la nota, al netto della plusvalenza di Milano Farini ed escludendo l’effetto della variazione di perimetro, l’Ebitda registra una crescita pari a +122 milioni di euro, +14%.
BILANCIO IN ROSSO
In perdita il risultato di periodo, pari a -89 milioni di euro, che registra tuttavia “una variazione positiva di 110 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente”.
INVESTIMENTI RECORD
Passando agli investimenti, il gruppo ha gestito un livello complessivo di spesa per investimenti tecnici pari a 8,5 miliardi di euro, con una crescita del 15% rispetto al primo semestre 2024 (il 98% degli investimenti è in Italia e quasi 7,5 miliardi di euro sono relativi ad infrastrutture ferroviarie e stradali).
“Stiamo dando piena attuazione al Pnrr: abbiamo raggiunto tutte le milestone europee previste per il periodo di riferimento e già consuntivato oltre 14 miliardi di euro, pari a circa il 56% delle risorse assegnate” ha sottolineato l’ad Donnarumma.
MIGLIORA LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
Infine, migliora anche la posizione finanziaria netta, che scende a 13 miliardi di euro, registrando un miglioramento di 500 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024.
LE PAROLE DELL’AD DONNARUMMA
“Con circa 8,5 miliardi di euro di investimenti tecnici, stiamo portando avanti un programma infrastrutturale senza precedenti per lo sviluppo della rete ferroviaria e stradale del Paese, migliorando l’esperienza di viaggio e garantendo al contempo la continuità del servizio, allo scopo di assicurare la piena mobilità del Paese” ha dichiarato l’ad Donnarumma. “Questo percorso di trasformazione industriale prosegue in linea con il Piano Strategico 2025–2029, che ci guiderà nei prossimi anni verso una mobilità sempre più moderna, sostenibile e integrata, a beneficio del sistema Paese” ha concluso il numero uno di Fs.