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Ferrero farà colazione con Kellogg, ecco le ultime mosse del gruppo nutelloso

Con un fatturato di 18,4 miliardi di euro, Ferrero ha ufficialmente acquisito la statunitense WK Kellogg, famosa per i suoi cereali. Tutti i dettagli e le recenti operazioni del gigante di Alba noto per la Nutella

 

Ferrero, il produttore italiano conosciuto in tutto il mondo per Nutella, Ferrero Rocher e Kinder, ha appena concluso un’importante operazione: l’acquisizione di WK Kellogg, società statunitense specializzata in cereali per la colazione, per una cifra stimata di circa 3 miliardi di dollari. Ad anticipare la notizia era stato in mattinata il Wall Street Journal, che citava fonti vicine alla trattativa.

I NUMERI DI FERRERO…

Fondata in Italia quasi 80 anni fa, Ferrero si è trasformata in un colosso globale, attivo in oltre 170 paesi e con un portafoglio di circa 35 marchi, che lo rendono il terzo gruppo dolciario mondiale nel segmento del cioccolato. Solo nell’ultimo anno fiscale, ricorda il Wsj, l’azienda ha registrato un fatturato di 18,4 miliardi di euro, con una crescita di quasi il 9%, trainata principalmente da Stati Uniti e Italia.

GLI ESPANSIONISMI A STELLE E STRISCE (E NON SOLO)

L’operazione con WK Kellogg rientra nella strategia di espansione americana dell’azienda, che punta a diversificare la propria offerta oltre il cioccolato. In questa direzione si collocano anche le recenti acquisizioni: quella di Wells Enterprises, produttore di gelati Blue Bunny, e quella da 2,8 miliardi di dollari per rilevare il business del cioccolato di Nestlé negli Stati Uniti. Con questa operazione, Ferrero ha incamerato 20 storici marchi americani, tra cui Butterfinger, BabyRuth, 100Grand, Raisinets, Wonka e il diritto esclusivo sul marchio Crunch negli Stati Uniti, oltre ai brand di caramelle SweeTarts, LaffyTaffy e Nerds.

Più indietro nel tempo, l’azienda aveva acquisito nel 2014 il turco Oltan, uno dei più grossi produttori mondiali di nocciole, e nel 2017 il colosso americano Fannie May Confections Brand per 115 milioni di dollari. In Italia, invece, nel 2023 ha acquistato la campana Fresystem, azienda specializzata in frozen bakery, ovvero prodotti da forno surgelati (il cui mercato vale oltre 500 milioni di euro), distribuiti anche con il marchio Cupiello.

I NUMERI DI KELLOGG

Anche le origini di WK Kellogg, storico produttore di cereali come Froot Loops, Frosted Flakes e Rice Krispies, hanno radici lontane. Nata dall’invenzione accidentale dei Corn Flakes nel 1894 da parte del fondatore Will Keith Kellogg, la società ha segnato la storia dell’alimentazione americana.

Attualmente, stando al Wsj, è valutata circa 1,5 miliardi di dollari e presenta un debito di oltre 500 milioni di dollari. L’azienda è diventata indipendente nel 2023, a seguito dello spin-off dal gruppo Kellogg, che ha poi trasformato il business globale degli snack in Kellanova, recentemente acquisita da Mars per oltre 30 miliardi di dollari.

Acquisizione poco ben vista dalla Commissione europea, che ha recentemente avviato un’indagine sull’intesa dopo che i rivenditori europei hanno espresso preoccupazione per l’operazione, segnalando il potere esercitato da grandi fornitori internazionali di prodotti confezionati a marchio e l’elevato livello di concentrazione in categorie come cereali per la colazione, bevande gassate, dolciumi e dessert surgelati.

LE NUOVE ABITUDINI ALIMENTARI E L’ARRIVO DI RFK JR. NON FERMANO LE ACQUISIZIONI

L’acquisizione avviene in un momento cruciale per l’industria alimentare americana. I consumatori, spinti dall’aumento dei prezzi e dalla crescente attenzione alla salute, stanno modificando le proprie abitudini alimentari e WK Kellogg ha affrontato critiche per l’uso di coloranti artificiali nei suoi cereali, un tema tornato al centro del dibattito dopo la nomina di Robert F. Kennedy Jr. a capo della sanità pubblica statunitense, il quale ha dichiarato guerra ai cibi ultraprocessati.

Ma nonostante le avversità, l’industria alimentare è in fermento. L’ingresso di Ferrero nel settore dei cereali segue infatti una scia di acquisizioni nel comparto snack e alimenti confezionati. Tra le più recenti, PepsiCo che ha acquisito per 1,2 miliardi di dollari il produttore di tortilla chips Siete Foods; J.M. Smucker, che ha rilevato per 5,6 miliardi di dollari Hostess Brands, noto per le merendine Twinkies; e Hershey, che ha fatto suo per 750 milioni di dollari il marchio di popcorn salutari LesserEvil.

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