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Exor

Exor: anche Cnh Industrial lascia Piazza Affari. Le mosse anti italiane di Elkann

Exor, che solo pochi mesi fa aveva abbandonato Piazza Affari, ora porta via anche Cnh dalla Borsa italiana. La società dopo lo scorporo delle attività On Highway intende conseguire il single listing entro l’inizio del 2024

 

Continua il trasloco della finanziaria della famiglia Agnelli-Elkann dall’Italia: dopo la “fusione” Fca – Psa che secondo diversi osservatori ha di fatto messo il gruppo automobilistico sotto il controllo francese, la stessa Exor aveva abbandonato il listino milanese per spostarsi su quello di Amsterdam in cerca di una legislazione maggiormente favorevole. E adesso anche Cnh Industrial, quotata attiva nel segmento delle macchine agricole, del quale gli Agnelli-Elkann risultano i primi azionisti con il 27% delle azioni scorsi, lascia Piazza Affari, come peraltro già ventilato nelle passate settimane.

Milano perderà così 21 miliardi di capitalizzazione entro l’inizio del 2024. Cnh, che impiega 35mila dipendenti in tutto il mondo mondo solo in Italia ha 5 stabilimenti (Jesi, Modena, Lecce, Torino, San Piero in Bagno) e dà lavoro ad oltre 4mila persone, è già domiciliata fiscalmente in Olanda.

Il dual listing era stato adottato nel 2013, quando Cnh, quotata negli Stati Uniti, si era fusa con Fiat Industrial, quotata a Milano, per formare CNH Industrial. Ora, però, il cordone ombelicale con Milano non conviene più: il cda del gruppo ha concluso che i suoi azionisti potranno trarre maggiori benefici dal listing solo a Wall Street.

Nel gennaio 2022, Cnh ha scorporato le sue attività On-Highway creando Iveco Group, una società quotata esclusivamente a Milano. Dallo spin-off, viene comunicato, la maggioranza degli scambi sul titolo Cnh Industrial si è progressivamente spostata sul Nyse, evidenziando che la quotazione sui mercati americani è più in linea con il nuovo profilo di business della società e con la sua base di investitori. Concentrare le negoziazioni in un unico mercato, è la tesi del Gruppo, consentirà di migliorare la liquidità del titolo e di porre maggiore attenzione verso gli investitori, semplificando ulteriormente l’assetto della società e i requisiti regolamentari.

 

Cnh Industrial ha registrato lo scorso anno ricavi consolidati pari a 23,5 miliardi di dollari (+20,8% rispetto all’anno precedente, +24% a valuta costante), con un utile netto di 2,039 miliardi, in risultato diluito per azione Adjusted pari a 1,46 dollari e un EBIT Adjusted delle Attività Industriali di 2,4 miliardi.

Per il 2023 il Gruppo prevede ricavi dalle attività industriali in rialzo tra il 6% e il 10%, come annunciato nel corso della presentazione dei dati finanziari. Il cda inoltre ha proposto un dividendo annuo per azione pari a 0,36 euro.

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