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Chi in Europa sfiderà Visa-MasterCard sui sistemi di pagamento

Epi Company ed EuroPa (l'alleanza a cui partecipa anche Bancomat) hanno annunciato una collaborazione sui sistemi di pagamento con l'obiettivo di creare un'alternativa a Visa e MasterCard e garantire sovranità all'Europa. Ma è un obiettivo realistico?

Epi Company, ovvero l’iniziativa europea sui pagamenti sostenuta da sedici banche del continente, ed EuroPa, cioè l’alleanza dei principali fornitori europei di servizi di pagamento (c’è anche l’italiana Bancomat), hanno annunciato una collaborazione volta alla creazione di un’alternativa a Visa e MasterCard, le due società statunitensi che dominano il mercato europeo e globale.

SOVRANITÀ EUROPEA E CONVENIENZA PER GLI UTENTI

L’iniziativa – si legge nel comunicato – punta ad affermare “la sovranità europea nei pagamenti, soprattutto per quanto riguarda le transazioni transfrontaliere”, in modo da “consentire ai cittadini europei di inviare e ricevere pagamenti senza soluzione di continuità in tutto il continente, a vantaggio sia dei consumatori che degli esercenti”.  Ad oggi, infatti, l’Unione europea dipende da Visa e MasterCard – due società straniere, per quanto abbiano sede in un paese alleato – per la fornitura di servizi cruciali come quelli finanziari. La Banca centrale europea è consapevole di non avere abbastanza sovranità sui sistemi di pagamento nell’Unione.

Il progetto di Epi Company ed EuroPa si applicherà a “tutti i casi d’uso” nei mercati europei, come i pagamenti da persona a persona e i pagamenti commerciali, sia online che nei negozi. Lo fase di studio dovrebbe concludersi per la fine dell’estate.

Inizialmente, la collaborazione tra i due soggetti riguarderà quindici paesi europei e oltre 380 milioni di persone in tutto (l’82 per cento della popolazione dell’Unione europea e la Norvegia); gli utenti potranno “continuare a utilizzare le soluzioni di pagamento digitale che preferiscono sia a livello locale che in tutta Europa”.

COSA FANNO EPI, COSA FA EUROPA E COS’È WERO

Dallo scorso marzo è stata introdotta l’interoperabilità tra gli oltre cinquanta milioni di utenti dei servizi di pagamento Bancomat (italiano), Bizum (spagnolo) e Mb Way (portoghese). Altri sistemi simili, come il polacco Blik, il greco Iris e il nordico Vipps Mobile Pay hanno aderito all’alleanza EuroPa e verranno gradualmente integrati nelle operazioni. EuroPa punta a raggiungere oltre cento milioni di utenti in dieci paesi europei. Disporre di una grande “massa” di utenti è una condizione necessaria per poter competere con Visa e MasterCard

Quanto a Epi, ha sviluppato un sistema di pagamento rivolto a tutti i cittadini e le aziende d’Europa, chiamato Wero. Wero è sostenuto da una decina banche e società di servizi finanziari – come l’italiana Nexi e la francese Wordline – e permette, ad esempio, a un utente tedesco di pagare il conto di un albergo in Francia utilizzando direttamente il proprio conto bancario, senza passare per una carta Visa o MasterCard. Se il sistema dovesse diffondersi, queste due società potrebbero veder svanire almeno una parte delle rendite miliardarie derivate dalle commissioni che applicano ai commercianti europei.

Tra i sostenitori di Wero, oltre a Nexi e a Wordline, ci sono anche Bnp Paribas (francese), Crédit Agricole (francese), Société générale (francese), Deutsche Bank (tedesca), Rabobank (olandese), Ing (olandese) e Kbc (belga).

Negli ultimi anni, in verità, sono nate in Europa diverse alternative a Visa e MasterCard, come Swish (in Svezia), iDeal (nei Paesi Bassi) o Twint (in Svizzera). Nessuna di queste, però, si è davvero imposta a livello regionale per una serie di ragioni tecniche: iDeal, ad esempio, controlla il 70 per cento del mercato del commercio elettronico nei Paesi Bassi ma non permette agli utenti di effettuare pagamenti nei negozi fisici. iDeal è stato acquisito da Wero nel 2023.

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