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Acea, Fs, Fca, Leonardo e non solo, ecco le società finanziate dalla Bei

La Bei (Banca europea per gli investimenti) ha destinato 11,9 miliardi di euro all'Italia nel 2020: tra le aziende finanziate anche Acea, Edison, Fs, Fca, Leonardo. Tutti i dettagli

 

6,6 miliardi di euro in risposta alla pandemia da Covid-19, di cui 2 miliardi per la sanità, 11,9 miliardi di prestiti e garanzia, lo 0,73% del Pil.

Sono questi i principali numeri che caratterizzano il rapporto tra Italia e Banca europea per gli investimenti illustrati dal vicepresidente della Bei, Dario Scannapieco, che ricopre anche la carica di presidente del Fei, il Fondo europeo di investimenti.

Andiamo per gradi.

ITALIA PRIMO PAESE BENEFICIARIO DELLA BEI

Partiamo da un primato. Anche nel 2020, l’Italia è il primo beneficiario della finanza della Banca europea per gli investimenti. Il nostro Paese è stato destinatario di 11,9 miliardi (+8,2%) per 32,4 miliardi di investimenti sostenuti, di cui 10,9 miliardi di prestiti. Nel corso dello scorso anno sono state effettuate 65 operazioni.

Le misure, prestiti e garanzie, rappresentano lo 0,73% del Pil italiano (i 32,4 miliardi di investimenti attivati rappresentano il 2% del Pil).

LA RISPOSTA ALLA PANDEMIA

In risposta alla pandemia da Covid-19, la Bei ha mobilitato verso l’Italia fino a 6,6 miliardi di euro, il 30% dell’intera Ue. Tra questi, 2 miliardi sono destinati alla Sanità (1 miliardo già erogato),  per 8.000 posti in terapia intensiva e sub-intensiva, 651 pronto soccorso e 9.600 assunzioni.

E ancora: la Bei ha disposto una moratoria per comuni e province, con 640 milioni destinati alle politiche regionali, inclusi 150 milioni del fondo Emergenza Imprese.

LE IMPRESE FINANZIATE DALLA BEI

Cresce il supporto della Bei, in piena pandemia, alle Pmi del nostro Paese. Nell’ambito della risposta a Covid-19, sono stati erogati oltre 4,4 miliardi di prestiti in partnership con banche e Cdp.

Nel corso del 2020 sono state 53.809 le Pmi italiane finanziate per un totale di 504.718 posti di lavoro sostenuti.

Guardando all’ultimo decennio, la Bei ha erogato alle piccole e medie imprese del nostro paese 45 miliardi id prestiti, per 345 mila Pmi finanziate e 6,3 milioni i posti di lavoro sostenuti.

IL SUPPORTO A GRANDI OPERE E GRANDI AZIENDE

Non manca il supporto a grandi aziende e grandi opere. Dalla Bei sono arrivati 2 miliardi per l’Alta Velocità Napoli-Bari, 450 milioni al gruppo Fs per 135 nuovi treni ibridi, 300 milioni ad Edison per progetti di efficienza energetica e rinnovabili, 500 milioni a Viveracqua, Acea, Lario Reti e Smat per il settore idrico.

IL FINANZIAMENTO A RICERCA E SVILUPPO DA PARTE DELLA BEI

La Bei ha anche finanziato con 785 milioni di euro Fca, per lo sviluppo di veicoli ibridi ed elettrici; 200 milioni a Leonardo in supporto del settore aerospazio, cybersecurity e manifattura avanzata; 250 milioni a Stm per la messa a punta di semiconduttori di nuova generazione.

GLI AIUTI DEL FONDO INVESTIMENTI EUROPEO

A fare la propria parte anche il Fei, il fondo investimenti europeo, che ha destinato all’Italia, nel 2020, quasi 1,4 miliardi di nuova finanza. In particolare, oltre 1,1 miliardi di garanzie 216 milioni equity. Nel Venture Capital sono stati realizzati investimenti nei fondi Oltre III e Primo Space Fund, con l’obiettivo di costruire un ecosistema nazionale per il capitale di rischio. Nel private equity sono stati sostenuti sei fondi che portano a quasi 800 i milioni investiti negli ultimi 5 anni.

L’OCCASIONE DEL RECOVERY FUND

Da questi finanziamenti e dal Recovery Fund dovrebbe ripartire l’Italia secondo Dario Scannapieco. Proprio il Recovery Fund “è forse l’ultima grande opportunità per cambiare il Paese”, ha detto il vice presidente della Bei. Il Recovery Fund “non è solo un’opportunità finanziaria ma deve innescare un processo profondo di riforme strutturali per far superare al Paese quel vincolo alla crescita che negli ultimi 40anni raramente ha consentito di registrare una crescita del Pil superiore al 2%, serve una discontinuità nel modo in cui lo Stato opera non è possibile che servano 25 anni per rendere finanziabile un investimento”, ha aggiunto Scannapieco, riferendosi all’alta capacità ferroviaria Napoli-Bari. Il progetto, ha sottolineato Scannapieco, è nato agli inizi del 2000 “e reso finanziabile solo nel 2021”.

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LE SLIDE DEL RAPPORTO “IL GRUPPO BEI IN ITALIA NEL 2020”

 

 

 

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