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Come procede la campagna di vaccinazione anti Covid in Italia?

I ritardi di Pfizer rallentano la vaccinazione anti Covid in Italia (mentre si attende il vaccino di Astrazeneca) 

 

In attesa che l’Ema si pronunci sul vaccino di Astrazeneca, la campagna vaccinale italiana rallenta. La causa? I ritardi nelle consegne annunciati da Pfizer.

Ritardi che preoccupano il direttore dell’Aifa Nicola Magrini. Andiamo per gradi.

I RITARDI DI PFIZER

Partiamo dal principio. Venerdì 15 gennaio Pfizer, in base a quanto comunicato in una nota del commissario straordinario Domenico Arcuri, ha comunicato “che avrebbe unilateralmente ridotto le fiale destinate all’Italia nel corso della prossima settimana del 29%”. in questa settimana, conti alla mano, a fronte delle 562.770 dosi previste, verranno consegnate 397.800 dosi.

IL RALLENTAMENTO DELLA VACCINAZIONE ANTI COVID

L’annuncio di Pfizer non è rimasto senza conseguenze. Diverse sono le regioni italiane che hanno dovuto frenare sull’inoculazione dei vaccini a nuovi pazienti per poter fruire delle dosi a disposizione (o di quelle che arriveranno) per effettuare la seconda dosa di vaccino a chi ha già ricevuto la prima.

È il caso della Campania, che ha fermato le nuove vaccinazioni per garantire i richiami, mentre la Sardegna ha già previsto che metà delle 7.020 dosi che le saranno consegnate dovranno essere utilizzate per l’inoculazione della seconda dose.

FVG: RITARDI SU RITARDI

Fa ritardo su ritardo la consegna delle dosi in Friuli Venezia Giulia. Le dosi dei vaccini di Pfizer che sarebbero dovute arrivare martedì 19 gennaio verranno consegnate (in assenza di nuovi impedimenti) oggi. Anche questa Regione è stata obbligata ad uno stop alle nuove vaccinazioni.

LA PREOCCUPAZIONE DI MAGRINI

I ritardi di Pfizer preoccupano Magrini. “Il ritardo di Pfizer è molto preoccupante. È stato comunicato tutto all’ultimo minuto, se si tratta di un ritardo di una sola settimana le conseguenze potrebbero non essere così gravi. Lo possiamo definire un piccolo rallentamento”, ha commentato Nicola Magrini, direttore generale di Aifa, a Radio Capital.

MAGRINI: ENRO MARZO VORREMMO VACCINARE GLI ULTRA-OTTANTENNI

Si spera che lo slittamento delle consegne non provochi importanti ritardi nella campagna vaccinale. “L’obiettivo è riuscire a marzo a vaccinare tutti gli ultra-ottantenni e i sanitari. Sono sicuro che ci riusciremo”, ha detto Magrini.

IN ATTESA DI ASTRAZENECA, MA…

A fare la differenza potrebbe essere l’approvazione del vaccino di AstraZeneca, ma bisognerà valutare la sovrapposizione ai vaccini in uso e anche le fasce d’età cui somministrarlo.

“A fine gennaio l’approvazione di AstraZeneca? Se le verifiche di sicurezza confermeranno i dati diffusi si valuterà se sovrapporlo ai vaccini già confermati e a quale fasce d’età somministrarlo. Sono prudente, non mi baso solo su promesse”, ha detto Magrini.

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