L’economia tedesca sembra aver superato la fase più critica della recente crisi e a leggere le previsioni di due fra i principali istituti di ricerca tedeschi – l’Ifo di Monaco e l’IfW di Kiel – Berlino si prepara a una graduale ripresa.
Secondo l’Ifo, per il 2025 è attesa una crescita dello 0,3%, mentre nel 2026 il Prodotto interno lordo dovrebbe salire dell’1,5%. Le nuove stime aggiornano al rialzo le precedenti previsioni primaverili, segnando un aumento di 0,1 punti percentuali per l’anno in corso e di ben 0,7 punti per il successivo.
“La crisi ha toccato il fondo nel semestre invernale”, ha dichiarato Timo Wollmershäuser, responsabile del dipartimento congiunturale dell’Ifo. Tra i principali motori della ripresa figurano le misure fiscali annunciate dal nuovo governo federale, orientate a stimolare investimenti e consumi.
RIPARTENZA GIÀ IN ATTO NEL PRIMO TRIMESTRE
I primi segnali concreti di ripresa si sono già manifestati nei primi mesi del 2025. Il Pil tedesco ha registrato un incremento dello 0,4% nel primo trimestre, trainato in larga parte dalle esportazioni verso gli Stati Uniti. Anche i consumi privati e gli investimenti hanno mostrato una dinamica positiva. In parallelo, il clima di fiducia delle imprese è andato migliorando, sostenuto dalla prospettiva di una maggiore stabilità politica e da un possibile accordo commerciale tra Berlino e Washington.
Secondo Wollmershäuser, la nuova coalizione di governo potrebbe contribuire a superare la lunga fase di stagnazione economica che ha segnato gli ultimi anni. Il programma del nuovo esecutivo prevede infatti una serie di stimoli mirati: maggiori investimenti in infrastrutture e difesa, riduzioni fiscali, agevolazioni sugli ammortamenti e incentivi per la mobilità dei lavoratori, come l’aumento dell’indennità di pendolarismo. L’Ifo stima che questi interventi possano tradursi in un impulso economico pari a 10 miliardi di euro nel 2025 e a 57 miliardi nel 2026. Le conseguenze attese sono già quantificate nelle previsioni: un incremento della crescita pari a 0,1 punti percentuali quest’anno e 0,7 punti nel prossimo.
IfW CONFERMA: CAUTA RIPRESA SOSTENUTA DAL MERCATO INTERNO
Anche l’Istituto per l’economia mondiale di Kiel (IfW) conferma i segnali di miglioramento. Anche le sue più recenti previsioni indicano per il 2025 una crescita dello 0,3% del Pil, in netto rialzo rispetto allo 0,1% stimato in primavera. Gli economisti del centro di ricerca definiscono la fase attuale una “ripresa cauta”, sottolineando come l’espansione sia trainata principalmente dalla domanda interna.
Un contributo significativo proviene dai consumi privati, che dovrebbero aumentare dello 0,8% nel 2025 e dell’1,1% nel 2026, sostenuti anche dal calo dei prezzi dell’energia. Tuttavia, il dinamismo complessivo dell’economia resta contenuto, e gli analisti di Kiel mettono in guardia da eccessive aspettative: non si profila all’orizzonte un vero e proprio boom dei consumi. Anche il risultato positivo del primo trimestre – con una crescita dello 0,4% – viene interpretato con cautela, attribuito in parte all’anticipo di transazioni da parte delle imprese per scongiurare eventuali rincari doganali decisi dall’amministrazione statunitense.
FIDUCIA IN RIPRESA ANCHE NEL COMMERCIO ALL’INGROSSO
Parallelamente ai dati macroeconomici, anche gli indicatori settoriali – pubblicati dall’Ifo – mostrano segnali di risveglio. Particolarmente significativo è l’andamento del commercio all’ingrosso collegato alla produzione – comparto che generalmente riflette in modo anticipato lo stato di salute dell’intero tessuto produttivo. A maggio, il clima economico in questo segmento è salito a -17 punti, recuperando sensibilmente rispetto ai -33 punti di aprile. Secondo Ulrike Mandalka, esperta dell’Ifo, il miglioramento riflette un atteggiamento meno pessimista da parte degli operatori, sebbene le incertezze legate alla politica doganale statunitense suggeriscano cautela.
L’indice delle aspettative per i grossisti è passato da -41 a -20 punti, mentre la valutazione della situazione attuale è migliorata da -25 a -14 punti. Anche nel commercio all’ingrosso di beni di consumo si osserva un’evoluzione positiva: il clima economico è risalito a -13 punti, rispetto ai -24 del mese precedente. Le aspettative commerciali sono migliorate significativamente, con un balzo da -27 a -11 punti.
INFLAZIONE SOTTO CONTROLLO, MERCATO DEL LAVORO STABILE
Sul fronte dell’inflazione, l’Ifo prevede una sostanziale stabilità nei prossimi anni: il tasso dovrebbe attestarsi al 2,1% nel 2025 e al 2,0% nel 2026. Anche il mercato del lavoro mostra una tenuta complessiva. La disoccupazione, pur prevista in lieve aumento al 6,3% nel 2025, dovrebbe scendere al 6,1% nel 2026.
Permangono tuttavia elementi di incertezza. Il principale rischio identificato dagli economisti riguarda la politica commerciale statunitense. Le tariffe d’importazione già in vigore potrebbero frenare la crescita tedesca dello 0,1% nel 2025 e dello 0,3% nel 2026. Un eventuale accordo con gli Stati Uniti offrirebbe margini di espansione maggiori – concludono gli analisti dell’Ifo – mentre una nuova escalation doganale potrebbe riportare l’economia tedesca sotto pressione.