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Italia Independent Elkann

Ecco quanto costerà a Lapo Elkann il salasso di Italia Independent

Che cosa succede a Italia Independent Group di Lapo Elkann? Fatti, numeri e approfondimenti

 

Prosegue il percorso di ristrutturazione del debito di Italia Independent Group (IIG), la holding fondata a Torino nel 2008 dallo stilosissimo rampollo di casa Agnelli, Lapo Elkann, e a capo del brand Italia Independent, attivo nel mercato dell’eyewear e dei prodotti lifestyle.

I piani di risanamento di IIG e di Italia Independent avviati il 15 giugno 2022, riferisce una nota del gruppo, si basano sull’apporto di risorse finanziarie esterne messe a disposizione dall’azionista di maggioranza di IIG, ovvero Elkann.

La holding è quotata in Borsa dal giugno 2013 ma, secondo quanto riportato da Milano Finanza, “in sei anni l’imprenditore erede della famiglia Agnelli ha versato quasi 40 milioni per tenere in piedi la sua società, quotata a Piazza Affari. Ultimo assegno da 12,8 milioni dopo l’accordo con i creditori, che saranno rimborsati con quote tra il 10% e il 20% attraverso la nuova finanza versata dal fondatore”.

LE PROSSIME TAPPE DELLA RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO DI IIG

IIG ha annunciato martedì che, a seguito del raggiungimento di accordi con il 99% dei creditori, il consiglio di amministrazione depositerà il ricorso per omologazione degli accordi di ristrutturazione ai sensi del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.

Inoltre, a seguito del raggiungimento di accordi con il 91% dei suoi creditori nell’ambito della procedura di composizione negoziata della crisi aperta nel giugno 2022, l’amministratore unico della società controllata al 100% Italia Independent S.p.A. ha assunto la determina per il deposito del ricorso per omologazione degli accordi di ristrutturazione.

COSA PREVEDE IL PIANO DI RISANAMENTO

La nota di IIG fa sapere che i debiti oggetto di ristrutturazione prevedono il pagamento:

  • per quanto riguarda IIG, nella misura del 10% del debito (anche per garanzie rilasciate a favore della controllata) alla data del 30 giugno 2022 ed integralmente per quanto riguarda i debiti sorti dopo tale data in funzione della continuità dell’attività;
  • mentre per quanto riguarda Italia Independent, nella misura del 20% del debito alla data del 30 giugno 2022 ed integralmente per quanto riguarda i debiti sorti dopo tale data in funzione della continuità dell’attività d’impresa e degli interventi di ristrutturazione del modello di business.

COSA RICONOSCE IL PIANO AI CREDITORI

Il piano definitivo di Italia Independent prevede, inoltre, il riconoscimento a favore dei creditori di Italia Independent:

  • di uno specifico earn-out (l’“Earn-Out Azienda”), consistente nel diritto di ricevere gli eventuali proventi netti derivanti dalla cessione dell’azienda di Italia Independent o della partecipazione in Italia Independent o comunque della valorizzazione degli asset di Italia Independent, con modalità e forme tecniche da individuare. L’Earn-Out Azienda, se sussistente, verrà destinato e definitivamente liberato a favore dei creditori stralciati entro il 30 giugno 2027;
  • e di un altro earn-out (l’“Earn-Out Contingency”), consistente nel diritto di ricevere gli eventuali fondi che si liberassero a valere su un fondo specifico definitivo nel piano di Italia Independent “Fondo Contingency”. L’Earn-Out Contingency, se sussistente, verrà destinato e definitivamente liberato a favore dei creditori stralciati entro il 31 dicembre 2023.

COSA SUCCEDERÀ DOPO

A seguito dell’esecuzione dei piani definitivi di risanamento, IIG riferisce che:

  • residueranno in capo alle Società gli impegni di pagamento derivanti dagli Earn-Out (nei limiti dell’effettivo realizzo) a valere anche nei confronti di IIG ove gli “asset esdebitati” di Italia Independent siano ceduti o “valorizzati” in qualsivoglia forma (anche tramite eventuali operazioni sul capitale);
  • post esecuzione degli impegni derivanti dagli Earn-Out, residueranno gli impegni verso l’azionista di riferimento di IIG Lapo Elkann di restituzione dei finanziamenti erogati ad entrambe le Società – pari ad un importo massimo di circa Euro 12,8 milioni – per far fronte ai piani definitivi di risanamento; trattasi di finanziamenti postergati a qualsivoglia debito sociale delle Società anche futuro ma non al rimborso di altri finanziamenti soci o al capitale sociale;
  • inoltre, sarà richiesto ai soci di IIG di decidere se effettuare operazioni sul capitale per la prosecuzione dell’attività in apposita assemblea che sarà convocata dal Consiglio di Amministrazione dopo l’auspicata omologa degli accordi di ristrutturazione delle Società.

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