Mexedia, società tecnologica italiana specializzata in comunicazioni omnichannel e quotata su Euronext Growth Paris, perde oltre il 50% del proprio valore nella seduta odierna, al ritorno agli scambi dopo una sospensione imposta dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF), la corrispondente francese della Consob, per diversi indizi di una possibile pratica di “pump and dump”.
LA DECISIONE DELLA CONSOB FRANCESE
Permettendo la ripresa delle negoziazioni, l’autorità ha esortato gli investitori a “rimanere estremamente vigili contro possibili manipolazioni volte a indurre gli acquisti con l’obiettivo di far salire i prezzi”.
LA PERFORMANCE DEL TITOLO MEXEDIA
Il titolo Mexedia era corso fino al suo massimo storico di 88,50 euro per azione il 13 agosto in un rally significativo rispetto al minimo di 1,10 euro toccato solamente pochi mesi prima, il 20 maggio. Le azioni avevano poi rintracciato, attestandosi a 43 euro per azione l’11 settembre prima della sospensione, per una capitalizzazione di circa 245 milioni di euro. Oggi le azioni si attestano poco sopra i 20 euro, con un ribasso del 52% alle 14:50, per una capitalizzazione di circa 116 milioni di euro.
IN COSA CONSISTE LA TECNICA DEL “PUMP AND DUMP”
La tecnica del “pump and dump” consiste nell’avvicinare gli investitori promettendo loro un forte potenziale di rialzo di un titolo, che deve essere colto al volo. Gli acquisti così innescati aumentano il prezzo e i volumi di scambio, e assecondano la tesi della persona che genera altri acquisti, mantenendo così la pressione di acquisto sul titolo. Oltre al fatto che questa persona non ha alcuna autorizzazione o approvazione per raccomandare l’acquisto di questi titoli, omette deliberatamente di informare i suoi interlocutori di detenere spesso quantità significative di queste azioni, che vende nel tempo, realizzando così elevate plusvalenze. Non appena la vendita viene completata e la pressione di acquisto cessa, il prezzo del titolo crolla drasticamente, causando un danno significativo agli investitori, che si ritrovano con posizioni ingenti acquistate a prezzi elevati.
I NUMERI DI MEXEDIA
Ieri Mexedia ha reso noto di aver chiuso il primo semestre 2025 con ricavi pari a 104,4 milioni di euro (circa +170% a/a), un primo margine di 5,36 milioni di euro (5,1% dei ricavi) ed EBITDA positivo a 2,1 milioni di euro, rispetto al dato negativo del primo semestre 2024 (-0,82 milioni). Questo andamento riflette il massiccio sforzo effettuato negli ultimi 18 mesi, sia sul versante della struttura dei costi, che sul riposizionamento delle diverse linee di business. In particolare, per quanto riguarda i costi, si è portato avanti un processo di alleggerimento dell’organizzazione societaria, di razionalizzazione dei processi operativi e di eliminazione dei rami non produttivi.
Per quanto riguarda le linee di business, la performance beneficia della crescita della componente a maggior valore – in particolare messaggistica enterprise e soluzioni digitali – rispetto al traffico voce tradizionale. Guardando al secondo semestre, Mexedia è confidente che proseguirà l’effetto positivo delle azioni intraprese. La società intende incrementare la redditività privilegiando le attività a valore, l’ottimizzazione dei costi variabili e il contenimento dei costi indiretti, estendendo il rollout della piattaforma Mexedia ON con nuove funzionalità, crescendo sui mercati internazionali e mantenendo il rigore finanziario nella gestione del capitale circolante.