Al Piano nazionale di ripresa e resilienza “dovrà affiancarsi una programmazione di bilancio volta a riequilibrare la finanza pubblica nel medio termine, dopo la forte espansione del deficit prevista per quest’anno in conseguenza della pandemia e degli ingenti interventi di sostegno all’economia che sono stati realizzati con tre successivi decreti-legge. Il Governo dettaglierà il sentiero di rientro del deficit per gli anni 2021-2023 nella Nota di Aggiornamento del Def di prossima pubblicazione. Lo scenario programmatico includerà la previsione di utilizzo dei prestiti previsti” dall’Europa.
E’ quanto si legge nelle linee guida del Piano, che spiegano come l’utilizzo delle risorse europee sotto forma di prestiti contribuirà ad aumentare deficit e debito, come spiegato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ieri. E il giorno prima era stato l’analista Giuseppe Liturri ad approfondire il tema su Start Magazine.
“Una programmazione di bilancio volta a riequilibrare la finanza pubblica nel medio termine” significa solo: più tasse e meno spesa.
C’è un altro passaggio delle Linee guida che fa comprendere il percorso che attende la finanza pubblica italiana in parallelo con le risorse del Recovery Fund: “Il debito pubblico dell’Italia è il secondo più elevato dell’Ue in rapporto al Pil dopo la Grecia. Secondo le previsioni, a fine 2020, subirà un incremento di oltre 20 punti percentuali, a causa della pandemia e delle ingenti misure di sostegno ai redditi, alla liquidita’ e all’occupazione attuate, nel corso dell’anno con i provvedimenti di urgenza del Governo, il cui impatto stimato sull’indebitamento netto della Pa è pari a 100 miliardi, il 6% del Pil. Una crescita forte e stabile del Pil è essenziale per assicurare la sostenibilità del debito pubblico e della situazione sociale del Paese. A sua volta, la crescita richiede più elevati investimenti pubblici e una maggiore competitività di sistema per attrarre gli investimenti privati sia nazionali che esteri”, si legge nelle linee guida del Piano nazionale di ripresa e resilienza trasmesso ieri al Parlamento.