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Deutsche Bank Filiali

Ecco il piano lacrime e sangue di Deutsche Bank

Tutti i dettagli sul piano di ristrutturazione di Deutsche Bank

 

Il piano di ristrutturazione annunciato domenica da Deutsche Bank comporterà il taglio di 18 mila dipendenti, pari al 19% degli attuali 92 mila addetti, entro il 2022.

CHE COSA HA DECISO DEUTSCHE BANK

In un messaggio ai dipendenti l’ammininistratore delegato Christian Sewing afferma: “Sono consapevole che nel ricostruire la nostra banca stiamo facendo tagli profondi. Personalmente mi rammarico profondamente per l’impatto che questo avrà su alcuni di voi. Nell’interesse a lungo termine della nostra banca, tuttavia, non abbiamo altra scelta che affrontare questa trasformazione in modo decisivo. Solo così potremo costruire sulla nostra storia di lunga data e rendere Deutsche Bank una banca leader ancora una volta”.

I FINI DEL PIANO DI DEUTSCHE BANK

Sewing indica l’obiettivo di un Rote dell’8% entro il 2022 e aggiunge che il piano servirà a liberare capitale che verrà restituito ai soci, che non saranno quindi chiamati a nuove ricapitalizzazioni, per 5 miliardi entro il 2022. Nel piano di Deutsche Bank anche 13 miliardi di investimenti per l’innovazione tecnologica.

ECCO GLI OBIETTIVI DEL PIANO

Deutsche Bank vara dunque il piano di ristrutturazione lacrime e sangue più grande della sua storia e muta pelle – dice – per cercare di lasciarsi definitivamente alle spalle i problemi, le maxi sanzioni e le perdite di questi anni.

IL RITORNO AL PASSATO PER DEUTSCHE BANK

La nuova Deutsche Bank torna così a un modello più classico di banca. Il consiglio di sorveglianza, riunito in sede straordinaria in una domenica di luglio, ha approvato una profonda ristrutturazione che farà dimagrire Deutsche in termini di attivi e dipendenti, rinunciando appunto ad alcune attività bandiera, ma rischiose, della banca di investimento come il trading azionario e il reddito fisso.

ECCO I SETTORI SU CUI SI CONCENTRERA’

Si concentrerà su altri settori come la banca corporate, la consulenza, le fusioni e acquisizioni e i servizi a famiglie e pmi, con fortissimi investimenti sul digitale. Saltano anche nomi eccellenti nelle prime linee dei vertici e del consiglio come i responsabili della divisione regolatoria Sylvie Matherat e quello delle attività retail Frank Strauss.

LE PAROLE DEL GOVERNO

E il governo tedesco spera così che il gruppo volti pagina e resti “nella massima divisione” come ha detto il ministro dell’economia Peter Altmaier, anche se è chiaro come la mossa rappresenti una ritirata da un comparto oramai dominato dai colossi anglosassoni come Jp Morgan e Goldman Sachs.

LE USCITE DI PERSONALE

Imponenti saranno quindi i sacrifici che il gruppo dovrà sopportare: il piano prevede l’uscita di 18mila dipendenti in tutto il mondo ma che si concentreranno soprattutto a New York e in Asia e che l’ad Christian Sewing si impegna a gestire “nel modo più responsabile possibile”. Non verranno toccate le attività in Italia dove non sono presenti i business che il gruppo dismetterà.

LA CESSIONE DI ASSET

Inoltre è prevista la cessione di 74 miliardi di euro di attività ponderate per il rischio (rwa) e di 288 miliardi di esposizioni a leva a una società, una ‘bad bank’, chiamata Capital Release Unit che ne dovrà gestire la dismissione.

L’IMPATTO SUL BILANCIO DI DEUTSCHE BANK

L’impatto sul bilancio di gruppo sarà di 5,1 miliardi di euro, la gran parte (3 miliardi) spesato nel secondo trimestre che finirà quindi in rosso di 2,8 miliardi anche se i conti saranno approvati il 24 luglio. Da qui al 2022 i costi di ristrutturazione ammonteranno a 7,4 miliardi.

NIENTE AUMENTO DI CAPITALE

Il board non chiederà ai soci un aumento di capitale che dovranno però rinunciare ai dividendi per due anni. Il capitale di buona qualità Cet1 è infatti al 13,7% e subirà una riduzione ma le attività su cui si concentrerà la banca saranno meno rischiose e ne assorbiranno meno.

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