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Settori Poste Italiane

Ecco i settori che trainano i conti di Poste italiane

Gli andamenti dei principali settori di attività del gruppo Poste Italiane. Numeri e approfondimenti

Poste Italiane ha chiuso il bilancio 2023 con numeri positivi grazie al “contributo dei settori pagamenti e servizi finanziari”.

Ieri il cda di Poste Italiane, presieduto da Silvia Maria Rovere, ha approvato i risultati preliminari consolidati relativi all’esercizio 2023 e del quarto trimestre. Lo scorso anno il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha messo a segno un risultato operativo (Ebit) pari a 2,62 miliardi, in crescita del 9,4% sul 2022 e più che raddoppiato rispetto ai livelli del 2017, in linea con la guidance del 2023 fissata a 2,6 miliardi.

Il business Corrispondenza, pacchi e distribuzione, con ricavi pari a 3,7 miliardi nel 2023, è risultato in crescita del 2,6% su base annua e ha raggiunto il break even, “in anticipo rispetto alle previsioni” sottolinea l’ad. “Sono certo – ha commentato Del Fante – che continueremo a crescere e a creare valore per tutti i nostri stakeholder e presenteremo il 20 marzo il nostro nuovo piano 2024-2028, inaugurando la fase successiva della storia di crescita di Poste Italiane”.

Inoltre il board ha deliberato – su proposta dell’ad Del Fante, che ha contestualmente rimesso la carica di direttore generale – il riassetto delle funzioni apicali di governo societario, nominando Giuseppe Lasco (nella foto), già condirettore generale, quale nuovo direttore generale.

Tutti i dettagli sui risultati dei singoli settori di Poste Italiane.

settori poste italiane

BREAK EVEN RAGGIUNTO NEL SETTORE CORRISPONDENZA E PACCHI

I ricavi del segmento Corrispondenza, pacchi e distribuzione nel quarto trimestre sono risultati pari a 991 milioni di euro, in calo dell’1,2% rispetto al quarto trimestre del 2022 per un totale di 3,7 miliardi di euro nell’esercizio 2023, in crescita del 2,6% su base annua rispetto all’esercizio 2022.

Nello specifico, i ricavi da corrispondenza sono diminuiti nel quarto trimestre dell’1,0% su base annua a 551 milioni di euro, per un totale di 2,1 miliardi di euro nell’esercizio 2023, in crescita dello 0,2% su base annua rispetto all’esercizio 2022, “sostenuti dalle azioni di repricing e dal miglioramento del mix di prodotti sottostanti, che mitigano i minori volumi, in calo del 5,4% su base annua (-6,2% anno su anno rispetto all’esercizio 2022)” spiega la nota di Poste. I prezzi medi risultano in crescita del 4,4% nel trimestre e del 6,4% nell’esercizio 2023.

Per quanto riguarda invece i ricavi dei pacchi sono risultati sostanzialmente stabili nel quarto trimestre, pari a 403 milioni quindi in calo dello 0,3% su base annua rispetto al quarto trimestre del 2022. Si rivelano altrettanto stabili nell’esercizio 2023  a 1,4 miliardi di euro +0,0% su base annua rispetto all’esercizio 2022, “sostenuti dall’aumento dei volumi del comparto B2C (in crescita del 17,1% su base annua a 64 milioni di unità rispetto al quarto trimestre del 2022 e in crescita del 12,4% su base annua a 203 milioni di unità rispetto all’esercizio 2022)” precisa ancora la nota.

Nel quarto trimestre gli altri ricavi sono diminuiti dell’11,6% su base annua a 38 milioni milioni confrontandosi con i 43 milioni dello stesso periodo del 2022, mentre risultano in crescita del 47,9% quelli totali nell’esercizio 2023 pari a 281 milioni contro i 190 milioni dell’esercizio 2022. I ricavi della distribuzione sono aumentati nel quarto trimestre del 15,8% su base annua a 1,4 miliardi di euro (5,2 miliardi nell’esercizio 2023, in crescita del 7,9% su base annua rispetto all’esercizio 2022), “rispecchiando la performance positiva del business dei servizi finanziari”

Pertanto, è migliorato anche il Risultato Operativo (Ebit) del settore nel quarto trimestre del 2023, “grazie all’efficace razionalizzazione dei costi e a trend di mercato favorevoli, negativo per 197 milioni rispetto a -481 milioni del quarto trimestre del 2022. L’Ebit dell’esercizio 2023 è aumentato dell’86,9% su base annua a -43 milioni di euro, “incorporando tuttavia maggiori incentivi all’esodo che ammontano a 171 milioni di euro (pari a 76 milioni nell’esercizio 2022)”.

SPRINTANO I SERVIZI FINANZIARI GRAZIE AI TASSI D’INTERESSE

Passando al segmento dei servizi finanziari, i ricavi sono cresciuti del 5,9% a 5,2 miliardi nel 2023 rispetto ai 4,9 miliardi del 2022, mentre nel quarto trimestre registrano una crescita del 14,9% dal momento che si attestano a 1,3 miliardi rispetto a 1,2 miliardi nel quarto trimestre del 2022, “trainati principalmente dal margine di interesse e dai prodotti di risparmio postale che hanno fatto registrare una performance molto solida nel quarto trimestre del 2023”.

Nel quarto trimestre i ricavi lordi (inclusi i ricavi infrasettoriali) sono aumentati dell’11,7% su base annua a 1,6 miliardi di euro. Nell’esercizio 2023 ammontano a 6,1 miliardi, in crescita del 5,8% su base annua rispetto al 2022 fermi a 5,7 miliardi. Nel quarto trimestre — indica la nota —  il margine di interesse (NII) è cresciuto del 7,7% su base annua a 569 milioni di euro (2,2 miliardi nell’esercizio 2023, +17,5% anno su anno rispetto all’esercizio 2022), trainato da un livello più alto dei tassi di interesse e dall’aumento del +3,0% su base annua dei depositi retail (incluso Postepay), pari a 54 miliardi di euro. Le commissioni di distribuzione del Risparmio Postale sono aumentate nel trimestre del 34,5% su base annua a 538 milioni di euro (1,7 miliardi nell’esercizio 2023, in crescita dell’8,7% su base annua rispetto al 2022), “grazie ad una solida performance commerciale nel quarto trimestre”.

Per quanto riguarda le Attività Finanziarie Investite, queste hanno raggiunto 581 miliardi di euro nel 2023 (in crescita di 5 miliardi da dicembre 2022), trainate da un effetto di mercato positivo pari a 9 miliardi. Secondo la società, la raccolta netta è stata positivamente supportata dalla solida performance del settore assicurativo e dei Fondi Fixed Income lanciati recentemente, confermando ancora una volta Poste Italiane come porto sicuro e partner finanziario di riferimento per i risparmi dei nostri clienti. Le riserve tecniche del comparto assicurativo sono aumentate di 6,4 miliardi di euro, sostenute dagli ottimi risultati in termini di raccolta netta (+ 3,4 miliardi) e da un effetto performance positivo, con flussi netti assicurativi consistenti che hanno al di sopra del livello di mercato.

Tuttavia, il Risultato operativo (Ebit) si è ridotto, anno su anno, del 10,2% su base annua nel quarto trimestre del 2023 a  214 milioni di euro (863 milioni nell’esercizio 2023, in calo del 2,8% su base annua rispetto al 2022), “a causa dell’allocazione non proporzionale dei costi di distribuzione” riferisce la nota del gruppo.

IN FLESSIONE I SERVIZI ASSICURATIVI

Calano invece nel bilancio 2023 i servizi assicurativi.

I ricavi del segmento sono risultati pari a 1,6 miliardi nel 2023, in calo del 5% rispetto al 2022 proformato secondo il principio contabile IFRS17.

Nel quarto trimestre il fatturato ammonta a 425 milioni, in calo del 16,1% rispetto al quarto trimestre del 2022 (506 milioni). Secondo il gruppo “I ricavi del comparto assicurativo vita sono stati influenzati da un confronto sfavorevole con il 2022 proformato secondo il principio contabile IFRS17 che includeva componenti di ricavo particolarmente volatili, principalmente riconducibili al repentino e significativo aumento dei tassi di interesse, e maggiori premi nel business della protezione, supportati dal consolidamento di Net Insurance”.

Il risultato operativo è in calo del 17,7% nel quarto trimestre (da 455 milioni nell’ultimo trimestre del 2022 passa a 375 milioni nello stesso periodo del 2023). Nell’esercizio 2023, l’Ebit è in calo del 6,5% passando da 1,4 miliardi del 2022 a 1,3 miliardi l’anno scorso.

Andando nello specifico, i ricavi del comparto assicurativo Vita, pari a 391 milioni, sono diminuiti del 20,8% rispetto al quarto trimestre del 2022 proformato IFRS17 (1,5 miliardi nell’esercizio 2023, in calo del 6,7% rispetto al 2022 proformato IFRS17), che ha beneficiato di componenti volatili determinate dall’aumento dei tassi di interesse.

Nel quarto trimestre del 2023 i premi lordi del comparto assicurativo Vita sono scesi del 9,6% su base annua a 3,5 miliardi (18 miliardi nell’esercizio 2023, in crescita del 4,8% su base annua rispetto al 2022). I ricavi del comparto assicurativo Danni sono aumentati anno su anno nel quarto trimestre del 2023 a 33 milioni rispetto a 12 milioni dello stesso periodo del 2022 (92 milioni nell’esercizio 2023, in crescita del 34,7% su base annua rispetto al 2022), sostenuti da maggiori premi lordi emessi, in crescita del 38,6% su base annua in tutte le linee di prodotto a 126 milioni (581 milioni nell’esercizio 2023, in crescita del 48,2% su base annua rispetto al 2022) e dal consolidamento di Net Insurance.

Alla fine del 2023 il Contractual Service Margin ammonta a 13,7 miliardi di euro (in crescita rispetto a 12,9 miliardi a fine 2022), dopo il rilascio di 329 milioni nel trimestre, prevedendo la futura redditività della nostra attività assicurativa. Alla fine di dicembre 2023, il Solvency II Ratio del Gruppo Assicurativo Poste Vita si è attestato al 305%, al di sopra dell’ambizione manageriale di circa il 200% nell’arco di piano.

PROSEGUE LA CRESCITA PER I PAGAMENTI E MOBILE

Infine, i ricavi di pagamenti e mobile proseguono il trend di crescita, registrando un incremento del 27,5% su base annua a 1,4 miliardi nel 2023 rispetto a 1,1 miliardi dell’anno precedente e dell’11,6% nel quarto trimestre passando da 357 milioni al 31 dicembre 2022 a 399 milioni al 31 dicembre 2023, “a conferma del ruolo chiave di PostePay come leader nel mercato in forte crescita ed espansione dei pagamenti digitali in Italia” spiega la nota.

Inoltre, secondo la società “il consolidamento di Lis ha generato ulteriori 184 milioni nel 2023 all’interno di Altri pagamenti e dei Pagamenti con carta”. I pagamenti con carta hanno raggiunto 198 milioni nel quarto trimestre del 2023, in crescita dell’11,3% rispetto a 178 milioni del quarto trimestre dell’anno precedente (717 milioni nell’esercizio 2023, in crescita del 23,2% su base annua rispetto al 2022), “grazie al trend di crescita delle transazioni e-commerce, al crescente utilizzo delle carte dovuto alla migrazione strutturale dal contante alle carte e al contributo dal consolidamento di LIS”.

L’andamento dei ricavi è supportato anche dalle carte Evolution a margine ricorrente più elevato, il cui stock totale si attesta, a fine dicembre 2023, a 10,0 milioni di carte, in crescita del 5,4% su base annua rispetto all’esercizio 2022, prosegue la nota. Nel quarto trimestre del 2023 i ricavi dei servizi di Incassi e Pagamenti sono stati pari a 107 milioni, in crescita dell’8,2% su base annua rispetto al quarto trimestre del 2022 (381 milioni nell’esercizio 2023, in crescita del 63,2% su base annua rispetto al 2022), principalmente grazie alle operazioni di pagamento gestite direttamente da PostePay in qualità di Payment Service Provider e al contributo di LIS.

Per quanto riguarda i ricavi da servizi Telco, sono aumentati nel quarto trimestre dell’1,8%, su base annua, a 84 milioni (331 milioni nell’esercizio 2023, in crescita del 3,8% su base annua rispetto al 2022), sostenuti dall’offerta in fibra e facendo leva su una base clienti fidelizzata di 4,7 milioni di utenti in un mercato sfidante.

IL CONTRIBUTO DELL’OFFERTA ENERGIA

L’offerta energia di Poste Energia disponibile sul mercato retail, lanciata a giugno 2022, ha contribuito con 101 milioni nel trimestre (€ 17 milioni nell’esercizio 2023), raggiungendo circa 500.000 adesioni.

Infine, il risultato operativo (Ebit) del trimestre è aumentato dell’11,8% su base annua e risulta pari a 122 milioni (440 milioni nell’esercizio 2023, in crescita del 15,9% su base annua rispetto al 2022), “trainato dalla crescita dei ricavi e dal contributo di Lis che hanno più che compensato i costi di avviamento del business energetico” conclude la nota di Poste Italiane.

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