SoftBank compra DigitalBridge per 4 miliardi e punta sui data center dell’intelligenza artificiale.
Il conglomerato giapponese ha annunciato l’acquisizione della società di private equity statunitense DigitalBridge, valutata 4 miliardi di dollari. L’operazione rientra nella strategia della holding guidata da Masayoshi Son di investire in infrastrutture digitali per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
DigitalBridge è uno dei principali investitori nell’ambito dei data center e detiene 108 miliardi di dollari di asset in società del settore. Le azioni di DigitalBridge sono aumentate di circa il 10% alla notizia dell’acquisizione.
L’accordo tra SoftBank e DigitalBridge arriva in un momento di forte espansione globale per l’infrastruttura alla base delle applicazioni di intelligenza artificiale, osserva Cnbc. SoftBank punta a capitalizzare sull’impennata della domanda di intelligenza artificiale, commenta Reuters. Lo scorso novembre il gruppo nipponico ha venduto l’intera partecipazione in Nvidia per 5,8 miliardi di dollari. Allo stesso tempo SoftBank vuole aumentare gli investimenti nell’intelligenza artificiale, puntando su OpenAi, Ampere e ora DigitalBridge.
Tutti i dettagli.
L’OPERAZIONE
Secondo i termini dell’accordo, approvato all’unanimità da una commissione speciale del consiglio di amministrazione di DigitalBridge, SoftBank acquisterà tutte le azioni in circolazione di DigitalBridge per 16 dollari ciascuna in contanti. Il prezzo rappresenta un premio del 15% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni DigitalBridge di venerdì – valutando l’azienda a 2,92 miliardi di dollari – e un premio del 50% rispetto al prezzo di chiusura medio a 52 settimane, invariato, del 4 dicembre, hanno dichiarato le società.
LA TABELLA DI MARCIA
In base a una dichiarazione di SoftBank, l’operazione dovrebbe concludersi nella seconda metà del prossimo anno, in attesa delle approvazioni normative.
COSA FA DIGITALBRIDGE
Oggi DigitalBridge si descrive come “un’azienda di infrastrutture digitali unica nel suo genere”. L’azienda investe in settori delle infrastrutture digitali come data center, torri cellulari, reti in fibra ottica, sistemi small-cell e infrastrutture edge, con un portafoglio che include aziende come Vantage Data Centers, Zayo, Switch e AtlasEdge. Al 30 settembre, DigitalBridge gestiva circa 108 miliardi di dollari di asset, il che la rende uno dei maggiori investitori dedicati nell’ecosistema digitale.
SODDISFARE I BISOGNI DELL’IA
Come sottolinea Bloomberg, la necessità di capacità ha alimentato transazioni di grandi dimensioni, tra cui l’acquisto di Aligned Data Centers da parte di BlackRock per 40 miliardi di dollari e l’accordo di Oracle per la fornitura a OpenAI di circa 4,5 gigawatt di potenza di calcolo per un valore di ben 300 miliardi di dollari.
“Lo sviluppo di infrastrutture di intelligenza artificiale rappresenta una delle opportunità di investimento più significative della nostra generazione”, ha dichiarato Marc Ganzi, ceo di DigitalBridge, che continuerà a guidare DigitalBridge come piattaforma gestita separatamente.
La “visione, la solidità patrimoniale e la rete globale di SoftBank ci consentiranno di accelerare la nostra missione con maggiore flessibilità, di investire con un orizzonte temporale a lungo termine per conto dei nostri investitori e di servire al meglio le principali aziende tecnologiche mondiali mentre ampliano le loro ambizioni in materia di intelligenza artificiale”, ha aggiunto.
LA STRATEGIA DI SON
Per il ceo e Presidente di SoftBank, Masayoshi Son, l’acquisizione “rafforzerà le basi per i data center di intelligenza artificiale di prossima generazione” e promuoverà la visione dell’azienda di diventare un fornitore leader di piattaforme di “Super Intelligenza Artificiale”.
“Mentre l’intelligenza artificiale trasforma i settori industriali in tutto il mondo, abbiamo bisogno di più elaborazione, connettività, potenza e infrastrutture scalabili”, ha commentato Son in una nota.
TUTTE LE ULTIME MOSSE DI SOFTBANK NEL CAMPO IA
L’acquisizione di DigitalBridge amplia l’esposizione di SoftBank alle infrastrutture digitali, poiché il conglomerato giapponese sta posizionando il proprio portafoglio per concentrarsi sull’intelligenza artificiale, sottolinea Reuters. La holding giapponese è azionista di OpenAI, di Perplexity AI, di Ampere Computing (azienda statunitense specializzata nella progettazione di microchip) e anche della compagnia tecnologica cinese ByteDance (dietro la popolare app TikTok).
Come già detto, il mese scorso SoftBank ha venduto la sua intera partecipazione nel produttore di chip statunitense Nvidia per 5,83 miliardi di dollari per fare spazio al suo investimento in OpenAI.
A gennaio, SoftBank ha annunciato il progetto Stargate da 500 miliardi di dollari, insieme a OpenAI, Oracle e MGX, investitore tecnologico con sede ad Abu Dhabi, per la costruzione di data center negli Stati Uniti. Sebbene Son si fosse impegnato a investire 100 miliardi di dollari “immediatamente”, il lancio di Stargate è stato più lento del previsto, in parte a causa di disaccordi sulla collocazione dei data center, evidenzia Bloomberg.
IL COMMENTO DEGLI ANALISTI
Secondo il Ft, le grandi società di investimento si sono concentrate sull’ampliamento dei loro portafogli di data center per sfruttare il boom dell’intelligenza artificiale, con diversi investitori che alla fine hanno acquisito proprietari di data center specializzati, data la difficoltà di costruire questi portafogli da zero.
Quest’ultima acquisizione “rappresenta certamente una pietra miliare nella risoluzione di problemi infrastrutturali critici”, ha affermato Jacob Yahiayan, ceo di Urban Logistic Advisory Services, investitore di DigitalBridge, ripreso da Reuters. Tuttavia, ha osservato che SoftBank è ancora lontana dal controllare il 10% del mercato globale dell’hardware e del software-as-a-service.





