Poste Italiane si rafforza nell’industria dei dati con Agile Lab, azienda italiana specializzata in Data Engineering.
Il 13 ottobre il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha formalizzato l’acquisizione di una partecipazione di maggioranza del 70% del Gruppo Agile Lab a fronte di un corrispettivo di circa 18 milioni di euro.
“Con l’acquisizione di Agile Lab, il Gruppo Poste Italiane si dota di elementi distintivi nella moderna industria dei dati e rafforza la propria capacità di costruire attività “data-driven” per il mercato” spiega una nota. La società acquisita da Poste è specializzata infatti in soluzioni tecnologiche all’avanguardia per fornire un vantaggio competitivo concreto, ottimizzando tutti i processi aziendali ad alta intensità di dati.
I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE
Il restante 30% del capitale rimane in capo ai soci fondatori, Alberto Firpo e Paolo Platter, che mantengono, rispettivamente, il ruolo di Chief Executive Officer e Chief Technology Officer.
COSA FA AGILE LAB
Fondata nel 2014, Agile Lab è specializzata nel campo dell’Ingegneria del dato. Nel dettaglio la società opera attraverso 3 service line – data strategy, costruzione di piattaforme dati e gestione delle relative infrastrutture – grazie alle quali ottimizza i processi di business data intensive, offrendo soluzioni innovative e prodotti capaci di valorizzare i dati dei clienti, rendendo più efficiente la struttura organizzativa che li gestisce.
DATA MESH, L’ULTIMA FRONTIERA IN MATERIA DI GESTIONE DEI DATI
Infine, Poste Italiane si è avvalsa di Agile Lab nello sviluppo della piattaforma Data Mesh Boost nella propria infrastruttura IT. Con Data Mesh si intende un nuovo modello organizzativo e architetturale basato sul principio del domain-driven design.
“Il Data Mesh può semplificare la transizione verso una cultura realmente “data-driven”, un desiderio espresso sempre più spesso dalle aziende che hanno la necessità di creare valore tramite i dati” aveva spiegato Alberto Firpo, ceo di Agile Lab, in occasione della partecipazione alla settima edizione del Data Innovation Summit di Stoccolma lo scorso giugno. “Grazie a questo nuovo paradigma organizzativo e architetturale distribuito, i team IT conoscono realmente i dati con i quali operano, avendo così la possibilità di ottimizzarne l’utilizzo e fornire reale valore aggiunto all’organizzazione.”
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