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Alstom

Ecco come la francese Alstom cercherà di non deragliare

Alstom ha lanciato un aumento di capitale da un miliardo di euro per ridurre il debito. Fatti, numeri e approfondimenti

Per rientrare sui binari Alstom lancia aumento di capitale da un miliardo di euro.

Alla fine dello scorso anno il gruppo industriale francese specializzato nella costruzione di treni (Italo, ad esempio, utilizza i modelli AGV ad alta velocità) e infrastrutture ferroviarie aveva perso metà del suo valore di mercato dopo aver tagliato le previsioni sul flusso di cassa disponibile per l’intero anno in ottobre. Già lo scorso novembre la società ha dichiarato che avrebbe preso in considerazione un aumento di capitale, ora dettagliato.

Sulla scia del piano annunciato lo scorso 8 maggio, ieri Alstom ha reso noto che punta a raccogliere 999,2 milioni di euro di proventi lordi dall’aumento di capitale, con il mantenimento del diritto preferenziale di sottoscrizione (Dps). Il periodo di sottoscrizione inizia il 30 maggio e si conclude il 10 giugno.

I principali azionisti del gruppo ferroviario, il gestore pensionistico canadese Caisse de dépôt et placement du Québec e la società di investimento statale francese Bpifrance, che insieme detengono quasi il 25% del capitale, hanno già confermato la loro partecipazione pro-quota all’aumento di capitale.

“Salvo sorprese, il deragliamento speculativo può essere evitato”, commenta Les Echos.

Oltre all’aumento di capitale, il piano per rinsaldare il bilancio prevede anche disinvestimenti e bond ibrido per raggiungere l’obiettivo di ridurre il debito netto di 2 miliardi di euro entro marzo 2025.

Tutti i dettagli sull’andamento del produttore degli iconici treni TGV francesi.

LE CARATTERISTICHE DELL’OPERAZIONE

Al via quindi l’aumento di capitale da un miliardo di euro per Alstom. I Dps saranno negoziabili dal 28 maggio al 6 giugno 2024. Il loro valore teorico è indicato in 0,87 euro. Ad ogni azionista sarà offerta la possibilità di sottoscrivere una nuova azione ogni cinque azioni già possedute, al prezzo di 13 euro per ogni nuova azione. Il prezzo è significativamente inferiore alla quotazione di chiusura del 23 maggio, pari a 18,22 euro, ma gli operatori ritengono che le dimensioni dello sconto rientrino nella norma per operazioni di questo tipo.

L’IMPEGNO I SOCI CDPQ E BPIFRANCE

La Caisse de depot et placement du Quabec (Cdpq) e Bpifrance Investissement, principali azionisti di Alstom con rispettivamente il 17,4% e il 7,5%, si sono impegnati con 173,5 milioni e 75 milioni di euro. Alstom ha fatto sapere di non essere a “conoscenza delle intenzioni di sottoscrizione degli altri azionisti”. L’azionista che non sottoscrivesse l’operazione risulterebbe diluito di circa il 17%.

IL PIANO DI RIDUZIONE DEL DEBITO

Come già detto, oltre alla ricapitalizzazione, il piano comprende anche 700 milioni di euro di disinvestimenti, già realizzati o in fase di attuazione e il collocamento di 750 milioni di euro di obbligazioni ibride, “collocato con successo il 23 maggio 2024”, fa sapere la società.

I proventi dell’aumento saranno utilizzati per il rimborso del debito a settembre, mentre i fondi rimanenti saranno dedicati a investimenti a breve termine “altamente liquidi e ad altre iniziative di riduzione del debito”.

LA CESSIONE DELL’ATTIVITÀ DI SEGNALAMENTO FERROVIARIO NORD AMERICANO

Nell’ambito del piano di riduzione del debito netto di 2 miliardi di euro entro marzo 2025, Alstom ha ceduto quindi circa 700 milioni di euro di asset, compresa la sua attività di segnalamento statunitense per circa 630 milioni di euro al produttore tedesco di sistemi ferroviari Knorr-Bremse.  L’attività ceduta ha rappresentato un fatturato di circa 300 milioni di euro per l’intero anno 2023/24, aveva affermato il gruppo in una nota, aggiungendo che continuerà a servire il mercato nordamericano del segnalamento in altri segmenti.

I NUMERI DI ALSTOM

Il colosso dei trasporti con sede a Parigi, che fornisce la maggior parte dei treni e delle metropolitane francesi, conta circa 80.000 dipendenti ed è presente in 63 paesi.

Alstom ha incontrato difficoltà negli ultimi mesi, a causa dell’elevato debito – il debito netto del gruppo era pari a 2,99 miliardi di euro al 31 marzo 2024 rispetto ai 2,1 miliardi dell’anno finanziario 2022-2023 – e delle significative perdite di cassa.

Nell’esercizio chiuso a fine marzo Alstom ha registrato perdite nette per 309 milioni (132 milioni il rosso del 2022-23) su ricavi aumentati a 17,6 miliardi di euro (da 16,5 miliardi) e non prevede di pagare un dividendo per il periodo. Inoltre, Alstom ha registrato un flusso di cassa libero negativo di 557 milioni di euro per l’anno rispetto ai 199 milioni di euro positivi dell’anno precedente. Il produttore francese è pronto a lavorare su nuove misure di efficienza, compresi i tagli ai costi di approvvigionamento indiretto, ha dichiarato in una nota l’amministratore delegato Henri Poupart-Lafarge.

LE DIFFICOLTÀ

Alstom è il secondo produttore di treni al mondo dopo la CRRC di proprietà statale cinese e ha contratti sui suoi ordini dalla Gran Bretagna per la sua ferrovia ad alta velocità HS2 e per la più grande gara d’appalto ferroviaria nella storia delle ferrovie danesi, evidenzia Reuters.

Tuttavia, la società è in difficoltà a seguito del taglio delle prospettive di flusso di cassa dello scorso ottobre a causa dei ritardi di un progetto nel Regno Unito, denominato Aventra, un contratto ereditato dall’acquisizione da 5,5 miliardi di dollari di Bombardier più di tre anni fa, ricordava a inizio mese Bloomberg. Comprende 443 treni che servono, tra gli altri, la London Overground e la Elizabeth Line. Il profit warning ha cancellato fino a 3,1 miliardi di euro dal prezzo delle azioni della società in un solo giorno.

LE ATTIVITÀ DI ALSTOM IN ITALIA

Come ricordava lo scorso ottobre Startmag, “Le performance di Alstom sono di interesse per l’Italia perché l’azienda ha una significativa presenza produttiva nel nostro paese, con nove stabilimenti – a Savigliano, Vado Ligure e Sesto San Giovanni, ad esempio – e oltre 3500 dipendenti. Oltre che con Italo, Alstom ha importanti rapporti con Trenord, la società di Trenitalia e Gruppo FNM che si occupa del trasporto ferroviario in Lombardia, alla quale fornirà quattordici nuovi treni a idrogeno.”

LA POSIZIONE DELLA SOCIETÀ

Infine, con l’annuncio dell’avvio dell’aumento di capitale “Alstom compie oggi una tappa decisiva nella realizzazione del suo piano di riduzione del debito”, sottolinea un comunicato della società.

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