La difesa mette il turbo ai conti di Thales.
Il gruppo della difesa e aerospazio francese archivia il bilancio 2023 in positivo: oltre 23 miliardi di nuovi ordini, ricavi a 18,4 miliardi di euro, risultato operativo a 2,1 miliardi di euro (+10%) con utile netto di 1,7 miliardi di euro (+14%).
Batte così le aspettative degli analisti: secondo un consensus compilato dalla società, gli analisti stimavano in media un utile operativo di 2,107 miliardi su ricavi per 18,177 miliardi di euro. “Si tratta di un altro anno record per quasi tutti gli indicatori economici e riflette la buona salute del gruppo, il suo buon posizionamento sui mercati e il buon dinamismo dei mercati”, ha commentato il Ceo Patrice Caine durante una conference call.
Dopo avere battuto le attese nel 2023, Thales svetta alla Borsa di Parigi. Le azioni del gruppo sono aumentate dell’8% nelle contrattazioni di mezzogiorno, raggiungendo massimi storici, segnala il Financial Times.
Il cda ha proposto un dividendo di 3,40 euro per azione, pari a un pay out del 40% dell’utile netto rettificatio, in crescita del 16% sul 2022. I target del 2024 prevedono una crescita dei ricavi tra il 4 e il 6% (tra 19,7 e 20 miliardi di euro) con un Ebit margin tra 11,7% e il 12%.
Tutti i dettagli.
CRESCONO I RICAVI
I ricavi di Thales, che fornisce radar civili e militari e sistemi di identità digitale, hanno raggiunto i 18,428 miliardi di euro, in crescita del 4,9% rispetto al 2022 + 7,9%, trainata in particolare dal forte slancio delle attività dell’aeronautica civile.
COSÌ COME L’EBIT
Nel 2023 il gruppo ha registrato un Ebit pari a 2,13 miliardi di euro (11,6% delle vendite), rispetto a 1,93 miliardi nel 2022, in crescita del 10,2% (10,9 a parità di perimetro).
DIMINUISCE L’UTILE NETTO
L’utile netto è invece diminuito del 9% a 1,02 miliardi di euro a causa di un onere eccezionale di 349 milioni per la costituzione di una copertura assicurativa nell’ambito del regime pensionistico britannico, ha spiegato Thales in un comunicato stampa. Al netto di tali oneri, l’utile netto ammonta a 1,7 miliardi di euro, con un incremento del 14%, precisa Thales.
BOOM DI ORDINI
I nuovi ordinativi nel 2023 sono stati pari a 23,1 miliardi di euro, in calo del 2% su base storica, ma in aumento dello 0,2% a livello organico, dopo essere stati sostenuti nel 2022 dal maxi ordine di 80 aerei da combattimento Rafale da parte degli Emirati Arabi Uniti. Gli analisti si aspettavano in media commesse per 20,65 miliardi.
A trainare gli ordini è stata la difesa, che rappresenta la metà del fatturato del gruppo e beneficia dell’aumento dei budget militari in tutto il mondo. Thales fornisce componenti elettronici per il jet Rafale di Dassault Aviation, nonché apparecchiature di comunicazione per eserciti, radar per missili terra-aria e missili a spalla noti come NLAW che hanno guadagnato popolarità sul campo di battaglia in Ucraina, ricorda ancora il Ft.
“Nel 2023 Thales ha firmato 25 grandi ordini, di cui 12 nell’ultimo trimestre, per un valore di oltre 100 milioni di euro, per un importo totale di 7,76 miliardi. Con un importo totale di 15,36 miliardi di euro, la raccolta ordini inferiore a 100 milioni di euro è stabile (+ 0,1% rispetto al 2022). Per il terzo anno consecutivo gli ordini ricevuti superano di oltre il 20% il fatturato. Il rapporto tra ordini acquisiti e fatturato (book-to-bill) si è attestato a 1,26 (rispetto a 1,34 nel 2022). Al 31 dicembre 2023 il portafoglio ordini consolidato ammontava a 45 miliardi di euro, con un incremento di oltre 4,5 miliardi” riassume La Tribune.
L’ANDAMENTO DEL QUARTO TRIMESTRE
La crescita organica totale è stata del 9% nel quarto trimestre, rispetto al 7% del terzo, trainata dall’Aerospazio, in rialzo del 14%, e dalla Difesa e Sicurezza, del 10%, mentre l’Identità Digitale e la Sicurezza sono scese del 3%. Per quanto riguarda il settore aerospaziale, l’avionica ha continuato a registrare buoni risultati, mentre lo spazio rimane difficile da gestire, con una crescita piatta delle vendite e una redditività in pareggio per l’anno.
RafeL’ANDAMENTO DEL TITOLO
Come ricorda il Financial Times, le azioni di Thales sono aumentate di circa l’80% da febbraio 2022, rispetto a un aumento del 32% per l’indice di difesa aerospaziale globale MSCI e un aumento del 13% per l’indice blue-chip francese CAC 40.
LE PREVISIONI
Per il 2024, Thales prevede una crescita dei ricavi su base comparabile dal 4% al 6% per raggiungere un valore compreso tra 19,7 e 20,1 miliardi di euro. Il gruppo punta a un margine operativo compreso tra l’11,7% e il 12% e si aspetta che i nuovi ordini continueranno a superare i ricavi.
IL COMMENTO DEGLI ANALISTI
“L’avionica ha continuato a funzionare bene, ma lo spazio rimane una sfida”, hanno affermato gli analisti di Bernstein. “I forti ordini sono di buon auspicio per la crescita e la liquidità è sempre apprezzata”, hanno scritto in una nota gli analisti di Citi.
I TAGLI DEI POSTI DI LAVORO
Inoltre, la società ha anche comunicato che taglierà circa 1.300 posti di lavoro presso Thales Alenia Space (la joint-venture è composta al 67% di Thales e al 33% di Leonardo), inclusi 1.000 in Francia, che saranno ridistribuiti all’interno del gruppo, “senza uscite forzate”. Il “piano di adattamento” deriva da una “domanda strutturalmente più debole” nel settore delle telecomunicazioni commerciali.
Il ceo Caine ha spiegato che la decisione arriva in un momento in cui il mercato dei grandi satelliti in orbita geostazionaria, che prima rappresentava una ventina di satelliti all’anno, ora ne conta solo una decina. Le tradizionali aziende satellitari si trovano ad affrontare una concorrenza crescente dovuta alla rapida crescita delle costellazioni di piccoli satelliti. “Quindi il mercato è stato più o meno diviso a metà… e dobbiamo riadattarci, non c’è mistero”, ha ribadito Caine ai giornalisti. Il business interessato dai cambiamenti rappresenta circa un terzo di Thales Alenia Space, pari a 700 milioni di euro di fatturato, ovvero il 4% del totale del gruppo, segnala Reuters.
IL RILANCIO DELL’ALLEANZA CON LEONARDO
Infine, la mossa arriva nel momento in cui Leonardo sta rinegoziando i termini dell’alleanza con Thales. Il rilancio dell’alleanza con Thales “sta procedendo molto bene. L’accordo che ci permette di consolidare Telespazio è parte di questo dialogo ripartito con Thales” ha dichiarato Franco Ongaro, Chief Space Business Officer di Leonardo, in occasione della visita del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al Centro spaziale del Fucino. “Come tutte le partnership, ci sono cose che vanno molto bene e cose che vanno messe a posto”, ha aggiunto il manager di Leonardo.