Dopo numerosi rumors nei giorni scorsi, alla fine l’accordo è arrivato. Sabato il club bergamasco ha ufficializzato con una nota sul proprio sito internet l’accordo tra Antonio Percassi e Stephan Pagliuca, neo co-chairman del club.
COME CAMBIA L’AZIONARIATO DELL’ATALANTA
L’accordo è stato completato con la cessione da parte di Percassi del 55% della holding “La Dea s.r.l” che detiene l’84% dell’Atalanta. Dunque le quota del club saranno ora così ripartite: 47.3% a Pagliuca e soci, il 38.7% alla famiglia Percassi, il 14% ai soci di minoranza. Non possiamo quindi parlare di una maggioranza assoluta, difatti Antonio Percassi e suo figlio Luca manterranno ancora le cariche rispettivamente di presidente e ad; l’operazione quindi non porterà ad una uscita di scena della famiglia Percassi.
IL RUOLO DI PERCASSI
L’Atalanta venne acquisita da Percassi nel lontano 2010 per appena 7 milioni di euro, e in pochi anni raggiunse i principali palcoscenici italiani ed europei, grazie anche al preziosissimo lavoro del CT Gian Piero Gasperini.
I DETTAGLI DELL’ACCORDO
L’obbiettivo dell’accordo è assai ambizioso: portare il marchio della Dea oltre l’atlantico dove il calcio si sta diffondendo divenendo sempre più popolare. Come ha affermato lo stesso Stephen Pagliuca “L’obiettivo sarà favorire una ulteriore diversificazione e crescita dei ricavi, permettendo al club di diventare sempre più competitivo su scala italiana e internazionale”.
CHI E’ PAGLIUCA
Classe 55’, nato a New York, dopo gli studi in economia a Duke e ad Harvard, Pagliuca si unisce alla Bain & Company, società di consulenza tra le più grandi del mondo assieme a McKinsey e Boston Consulting Group. Successivamente con alcuni colleghi fonda la Bain Capital società di private equity, supportando la compagnia negli investimenti nel settore tecnologico, delle telecomunicazioni e dei mass media.
Ad oggi la Bain Capital gestisce circa 155 miliardi di dollari in asset operando prevalentemente nel settore della salute, industriale, finanziario e tecnologico.
Dopo una sfortunata candidatura con il partito democratico per un seggio al senato, Pagliuca tornò alla ribalta diventando co-proprietario di una delle squadre più prestigiose della Nba, i Boston Celtics.