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Altri bocconi amari per Eataly, perdite per 28 milioni

Il 2023 fa registrare ancora a Eataly perdite da 28 milioni come risultato netto, di cui 22 milioni di euro di oneri straordinari non ricorrenti. Il gruppo comunque festeggia sulle testate nazionali...

 

Eataly ha chiuso il 2023 con ricavi in crescita del 9% a 656 milioni, di cui il 60% in Nord America e un margine operativo lordo consolidato in rialzo del 61% a 41,1 milioni e un risultato operativo tornato in utile per 13,7 milioni , avorrato però da una perdita da 28 milioni per ciò che concerne il risultato netto, su cui hanno pesato circa 22 milioni di euro di oneri straordinari non ricorrenti.

COSA DICE EATALY

Il dato – prova a rassicurare il gruppo fondato da Oscar Farinetti – è “in linea con le previsioni”, nonostante il miglioramento rispetto all’anno precedente sia, com’è possibile constatare spolverando i risultati del 2022, pari a settecentomila euro. Il miglioramento maggiore riguarda la posizione finanziaria netta consolidata, con un passivo di 44 milioni contro i 94 di fine 2022.

Ostenta sicurezza il vertice. “La crescita dei ricavi e dei margini – ha dichiarato l’amministratore delegato Andrea Cipolloni (nella foto) in carica da dicembre 2022, a seguito dell’ingresso di InvestIndustrial (la società di private equity di Andrea Bonomi) come nuovo socio di controllo del gruppo – è arrivata in anticipo rispetto ai nostri piani iniziali e rappresenta per Eataly un segnale positivo ed un’accelerazione del percorso di sviluppo intrapreso”.

LA STRATEGIA COMUNICATIVA

Il gruppo dal canto suo festeggia i risultati tempestando agenzie e testate di comunicati e interventi. Ansa negli stessi minuti in cui pubblicava la nota sui risultati del 2023 (col titolo “Eataly ha chiuso il 2023 con ricavi in crescita del 9% a 656 milioni, di cui il 60% in Nord America“) contestualmente mandava in pagina diversi virgolettati dell’amministratore delegato (col titolo “Cipolloni (Eataly), ‘avanti con le aperture e con il marchio’“).

L’ACCENTO POSTO SULLE NUOVE APERTURE

Nel corso dell’anno – si legge sull’Ansa  -sono proseguite le nuove aperture, con l’aggiunta di 5 punti vendita, che portano il totale a 50 nel mondo. Si tratta del 3/o negozio di New York (Usa), del 2/o di Toronto (Canada), entrambi inaugurati nell’ultimo trimestre dell’anno, a cui si sono aggiunti in Italia il magazzino del Serravalle Designer Outlet (Alessandria), quello dell’Aeroporto di Milano Bergamo-Orio al Serio (Bergamo) e il punto vendita della stazione ferroviaria di Roma Termini inaugurato a fine novembre.

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