(Financial Times, Simon Kuper, 16 ottobre 2025)
L’ARTICOLO IN BREVE
– La Francia, con un deficit al 5,8% del PIL, è un misto di democrazia sociale sottofinanziata e oligarchia, dominata da miliardari che pagano tasse basse (25% effettivo) grazie a holding e tagli fiscali di Macron, mentre il 60% delle 100 famiglie più ricche sono eredi.
– Le aziende di lusso come LVMH (di Bernard Arnault, l’uomo più ricco di Francia), Hermès e L’Oréal guidano la crescita della ricchezza (dal 6% al 42% del PIL dal 1996 al 2024); l’86% dei francesi sostiene una tassa patrimoniale del 2% sui 1.800 con oltre 100 milioni di euro.
– Macron, accusato di favorire gli oligarchi che controllano media e influenzano la politica, si oppone alla “tassa Zucman”, mentre povertà (1 su 6) e stagnazione della proprietà immobiliare (57%) alimentano il desiderio di una redistribuzione senza ghigliottine.
CINQUE CITAZIONI CHIAVE
1. Sull’oligarchia francese e il ruolo delle holding:
“Gli oligarchi tendono a tenere la loro ricchezza in holding. Poiché l’imposta sulle società, tagliata da Macron, è inferiore all’imposta sul reddito, pagano un’aliquota effettiva di solo il 25%, circa la metà di quella media dei francesi, secondo i calcoli dell’economista Gabriel Zucman.”
2. Sul boom della ricchezza dei miliardari:
“Tra il 1996 e il 2024, la ricchezza delle 500 famiglie più ricche della Francia è esplosa dal 6% al 42% del PIL, scrive Gabriel Zucman nel suo prossimo libro ‘I miliardari non pagano tasse sui redditi e noi porremo fine a ciò’. La Francia guida l’UE con 147 miliardari.”
3. Sull’opposizione di Arnault alla tassa patrimoniale:
“Bernard Arnault considera il piano di una tassa patrimoniale del 2% sui 1.800 con oltre 100 milioni di euro ‘un desiderio chiaramente espresso di distruggere l’economia francese’. Macron si schiera con gli oligarchi, opponendosi alla tassa proposta da Zucman.”
4. Sul controllo degli oligarchi su media e politica:
“Uomini come Arnault, Bouygues e Bolloré possiedono gran parte dei media francesi e hanno accesso diretto a ogni presidente. Chirac visse in una dimora parigina di Pinault; Sarkozy festeggiò la sua elezione del 2007 con i suoi amici miliardari al Fouquet’s sugli Champs-Élysées.”
5. Sul malcontento sociale e la povertà:
“I ricchi al comando irritano, specialmente con uno su sei francesi in povertà dopo i tagli ai benefici di Macron, il livello più alto dal 1996. La proprietà immobiliare è stagnante al 57% da 20 anni, alimentando il desiderio di una rivoluzione fiscale senza ghigliottine.”
(Estratto dal blog di Giuseppe Liturri)