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Maire Tecnimont

Di Amato oscilla fra Salvini e Maire Tecnimont?

Fatti, numeri e indiscrezioni a cavallo fra industria, politica e finanza su Fabrizio Di Amato, presidente e azionista di riferimento del gruppo Maire Tecnimont.

Centrodestra a Roma a caccia di una figura non politica come candidato sindaco. Ma secondo il Corriere della Sera ci sono i primi no.

“Salvini continua nel tour romano in cerca di figure della società civile – «non un politico di professione» – ricevendo dinieghi. L’ ultimo, ieri, da parte di Fabrizio Di Amato”.

CHI E’ FABRIZIO DI AMATO

Di Amato è presidente e azionista di riferimento del colosso che lavora fra industria ed energia Maire Tecnimont.

I CONTI DI MAIRE TECNIMONT

Proprio due giorni il gruppo ha comunicato i conti del trimestre. La società Maire Tecnimont guidata da Fabrizio Di Amato ha chiuso i primi nove mesi del 2020 con un utile netto di 31,6 milioni di euro, in calo del 61% rispetto ad un anno fa. Il crollo è dovuto agli effetti causati dalla pandemia da Covid-19 che hanno interessato le principali aree geografiche nelle quali il gruppo opera, si evince dal comunicato stampa della società.

COME CALANO I RICAVI DI MAIRE TECNIMONT

I ricavi sono calati del 22,7% a quota 1.870 milioni, altra prova del rallentamento delle attività operative nella seconda metà del mese di marzo, segnato dalle decisioni restrittive adottate dalle autorità governative per contenere il diffondersi dell’epidemia da Covid-19. A ciò si aggiunge anche l’effetto legato all’evoluzione dei progetti in portafoglio, non lineare nel tempo e dipendente dalla programmazione dei lavori.

IL TERZO TRIMESTRE DI MAIRE

Tuttavia il terzo trimestre dell’anno, seppur in un clima di forte incertezza, è stato segnato da una ripresa delle attività operative sui principali progetti in corso con conseguente incremento dei volumi di produzione, sintetizza Mf/Milano Finanza.

L’EBITDA DI MAIRE TECNIMONT

L’ebitda di 112,5 milioni, con una marginalità del 6%, è risultato in linea con quanto emerso nei trimestri precedenti ma in decremento a valori assoluti rispetto ad un anno fa (questo per via dei minori volumi di produzione e dei maggiori costi di struttura, nonostante le iniziative di risparmio). Invece l’ebit è sceso del 40,8% a quota 79,2 milioni.

L’ANDAMENTO DELL’INDEBITAMENTO FINANZIARIO

In diminuzione la posizione finanziaria netta che ha mostrato un indebitamento netto di 227,8 milioni (in miglioramento di 32,8 milioni di 30 giugno). Questo è stato possibile grazie all’incasso di anticipi contrattuali da progetti di recente acquisizione e alla generazione di cassa dei progetti in portafoglio, parzialmente compensata dal mark to market degli strumenti derivati a copertura dei progetti e dagli investimenti del periodo. Inoltre per rendere più flessibile la posizione finanziaria del gruppo e per poter contare su una struttura patrimoniale più solida, indispensabile per poter fronteggiare altre ricadute legate alla pandemia, lo scorso luglio è stato dato il via a un contratto di finanziamento di 365 milioni, assistito per l’80% dell’importo dalla Garanzia Italia di Sace.

LO SCENARIO

Al 30 settembre 2020, il Gruppo continua a mantenere un elevato portafoglio ordini e grazie anche ai contratti già sottoscritti con committenti internazionali dall’inizio del corrente anno, si è assicurato il perseguimento di performance industriali in continuità, si legge nella relazione del gruppo: “Il progressivo ritorno a condizioni di normalità operativa, dopo un secondo trimestre che ha visto interessate alcune aree geografiche in modo significativo dagli effetti della pandemia da “Covid-19” in corso, ha subito un rallentamento nelle ultime settimane a causa dei provvedimenti che diversi paesi stanno reintroducendo per contenere la diffusione della già citata pandemia. In considerazione delle geografie nelle quali sono in corso le attività operative e pur in cogenza di provvedimenti già introdotti in alcune di queste aree da parte delle istituzioni locali, grazie alle infrastrutture tecnologiche già da tempo in uso nel gruppo, che hanno ampiamente dimostrato di consentire un’ efficiente gestione operativa anche in periodi di crisi, nell’ultima parte dell’esercizio sono attesi volumi di produzione significativamente superiori rispetto al trimestre appena concluso con un margine a valore assoluto per l’intero esercizio in linea con quanto atteso”.

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