Pronto il testo della Delega Fiscale che sarà approvato oggi dal Consiglio dei ministri.
Ecco le principali novità che emergono dal testo della bozza della delega fiscale (in fondo il testo integrale).
Su del 20% gli sgravi per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. È quanto si legge nella bozza della delega fiscale. “Per i titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni, il costo del personale di nuova assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato” ammesso in deduzione “è maggiorato, ai fini della determinazione del reddito, di un importo pari al 20 per cento del costo riferibile all’incremento occupazionale”, cioè al minor importo tra il costo effettivo relativo ai nuovi assunti e l’incremento complessivo del costo del personale risultante dal conto economico rispetto a quello relativo all’esercizio in corso al 31 dicembre 2023. L’agevolazione spetta ai soggetti che hanno esercitato l’attività nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023 per almeno trecentosessantacinque giorni. Non spetta alle società e agli enti in liquidazione ordinaria, assoggettati a liquidazione giudiziale o agli altri istituti liquidatori relativi alla crisi d’impresa.
Arriva nella delega fiscale attesa oggi in Cdm il riordino da 4 a 3 delle aliquote Irpef. Nella bozza che trovate in fondo al testo si legge che fino a 28.000 euro di reddito l’aliquota è 23 per cento; oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35 per cento; oltre 50.000 euro, 43 per cento.
Nel 2024 la detrazione prevista per i redditi da lavoro fino a 8mila euro è innalzata a 1.955 euro, da 1880.
Detrazioni fiscali diminuite di 260 euro per i redditi alti. Per chi ha redditi superiori a 50mila euro l’ammontare della detrazione dall’imposta lorda, spettante per l’anno 2024 è diminuito di un importo pari a euro 260 per gli oneri la cui detraibilità è fissata nella misura del 19 per cento dal citato testo unico delle imposte sui redditi o da qualsiasi altra disposizione fiscale; le erogazioni liberali a favore delle ONLUS, delle iniziative umanitarie, religiose o laiche; le erogazioni liberali in favore dei partiti politici; le erogazioni liberali a favore degli enti del terzo settore; i premi di assicurazione per rischio eventi calamitosi.
Si amplia fino a 8.500 euro la soglia di no tax area prevista per i redditi di lavoro dipendente che viene parificata a quella già vigente a favore dei pensionati. E’ l’effetto dell’innalzamento a 1955 euro della detrazione fino a 15.000 euro di reddito complessivo per i titolari di redditi di lavoro dipendente.
Ecco come è articolata la bozza di delega fiscale: sei articoli che trattano nello specifico: la revisione della disciplina dell’imposta sul reddito delle persone fisiche; la revisione della disciplina delle detrazioni fiscali; l’adeguamento della disciplina delle addizionali regionale e comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche alla nuova disciplina sul reddito delle persone fisiche; maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni; abrogazioni; disposizioni finanziarie.
Il decreto, agli articoli da 1 a 3, attua le disposizioni di cui all’art. 5, comma 1, lettera a), della legge 9 agosto 2023, n. 111, recante “Delega al Governo per la riforma fiscale”, finalizzate a realizzare la revisione del sistema di imposizione del reddito delle persone fisiche nonché la graduale riduzione della relativa imposta (IRPEF) in base a principi e criteri direttivi specifici volti a:
1) garantire il rispetto del principio di progressività nella prospettiva del cambiamento del sistema verso un’unica aliquota d’imposta, attraverso il riordino delle deduzioni dalla base imponibile, degli scaglioni di reddito, delle aliquote di imposta edelle detrazioni dall’imposta lorda;
2) a conseguire il graduale perseguimento dell’equità orizzontale prevedendo, nell’ambito dell’IRPEF, la progressiva applicazione della stessa no tax area e dello stesso onere fiscale per tutte le tipologie di reddito prodotto, privilegiando tale equiparazione innanzitutto tra i redditi di lavoro dipendente e i redditi di pensione.