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Decreto fiscale, tutte le ultime novità nella bozza più aggiornata

Che cosa c'è scritto nella bozza più recente del decreto fiscale in fieri nell'esecutivo

Non solo tasse ma anche Genova, Termini Imerese, cassa integrazione e molto altro. E’ quanto si ritrova nella bozza più recente del decreto fiscale in fieri nel governo in vista della manovra finanziaria.

CHE COSA PREVEDE L’ULTIMA BOZZA DEL DECRETO FISCALE

E’ anche prevista – nel provvedimento abbozzato che dovrebbe arrivare lunedì sul tavolo del consiglio dei ministri – la proroga di 12 mesi per la mobilità in deroga nelle aree di crisi e scompare la soglia minima di 100 lavoratori per usufruire della cig straordinaria. Nello stesso testo è previsto anche il trattamento di mobilità in deroga per i lavoratori di Termini Imerese.

ECCO IL TESTO DELL’ULTIMA BOZZA DATATA 11 OTTOBRE DEL DL FISCALE

Ma è il fisco il piatto forte del decreto. Le novità rispetto alle precedenti bozze? Sanzioni meno pesanti per i ritardi nell’emissione della nuova fatturazione elettronica. E’ scritto: “Non si applica alcuna sanzione al contribuente che emette fattura elettronica oltre il termine normativamente previsto ma, comunque nei termini per far concorrere l’imposta ivi indicata alla liquidazione di periodo (mensile o trimestrale)”.

LE SANZIONI

Le sanzioni sono invece, “contestabili, seppure ridotte al 20 per cento, quando la fattura emessa tardivamente partecipa alla liquidazione periodica del mese o trimestre successivo”.

ECCO IL TESTO DELL’ULTIMA BOZZA DATATA 11 OTTOBRE DEL DL FISCALE

L’obiettivo è quello di “non differire ulteriormente l’entrata in vigore della fatturazione elettronica (primo gennaio 2019) e di ridurre gli effetti negativi dei possibili ritardi dell’adeguamento dei sistemi informatici”.

CAPITOLO GENOVA

Quindici milioni per il porto di Genova e 10 per l’autotrasporto. Sono gli importi previsti dall’ultima bozza del decreto fiscale su cui il governo sta lavorando con l’obiettivo di portare il provvedimento sul tavolo del consiglio dei ministri di lunedì. La norma destina 10 milioni “per la ristrutturazione dell’autotrasporto” e altri 15 per il Fondo porti, da destinare proprio a Genova dopo il crollo del ponte Morandi.

ACCORDO IN FIERI

L’accordo del Movimento 5 Stelle con la Lega sarebbe vicino proprio utilizzando la soluzione proposta dai Pentastellati nell’esecutivo: non toccare di un solo euro le cifre dovuta allo Stato dai contribuenti morosi, ma applicando tassi agevolati in base alle condizioni in cui si è determinato il debito. Il percorso indicato dai pentastellati eviterebbe quello che viene considerato un vero e proprio condono, ma soprattutto non si andrebbero a intaccare gli introiti dell’erario.

ECCO IL TESTO DELL’ULTIMA BOZZA DATATA 11 OTTOBRE DEL DL FISCALE

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