Avanza il lavoro del governo per varare il decreto per la crescita.
CHE COSA PREVEDE LA BOZZA PIU’ RECENTE DEL DECRETO CRESCITA
Il nuovo testo accorpa gli interventi in 31 articoli: oltre agli annunciati interventi per le imprese (Ires, Imu capannoni) anche diverse misure di sostegno alle Pmi, compreso l’incentivo al ricambio generazionale.
COME SI COMPONE IL DECRETO CRESCITA
La nuova bozza, frutto degli incontri tecnici degli ultimi giorni, è suddivisa in 3 capi (fisco, rilancio investimenti, tutela made in Italy). Il nuovo testo accorpa gli interventi in 31 articoli: oltre agli annunciati interventi per le imprese (Ires, Imu capannoni) anche diverse misure di sostegno alle Pmi, compreso l’incentivo al ricambio generazionale.
IL TAGLIO DELLE ALIQUOTE
Addio alla poco fortunata mini-Ires: il Dl crescita, in base all’ultima bozza in circolazione, sostituisce lo sconto dal 24% al 15% introdotto in manovra (riservato, con molte specifiche, agli utili accantonati e agli investimenti in beni strumentali nuovi e in assunzioni) con un taglio dell’aliquota al 22,5% praticamente immediato, a partire dall’anno di imposta 2019, al 21,5% per il 2020, al 20,5% per il 2021 e al 20% a regime dal 2022. L’agevolazione riguarda tutti gli utili non distribuiti e reinvestiti, a prescindere dalla destinazione.
DOSSIER IMMOBILI
Incentivare il ricambio dei vecchi edifici con palazzi nuovi e ad alta efficienza energetica. E’ l’obiettivo dello sconto, inserito nell’ultima bozza del decreto crescita, su imposte di registro, ipotecarie e catastali (200 euro l’una) per le imprese che acquistano – non nei centri storici o nelle aree vincolate – interi stabili “a condizione di demolirli e ricostruirli”, anche “con variazioni di sagoma e volumetria urbanisticamente consentite”, per poi rivenderli entro 10 anni. Questo incentivo è “indispensabile per avviare un reale processo di rigenerazione urbana”.
IL FONDO INDENNIZZO PER I RISPARMIATORI
Spunta anche un quarto capo, ancora in via di definizione, che riguarda il Fondo per l’indennizzo dei risparmiatori coinvolti nelle crisi delle banche.