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Cosa succede a Amazon, Google e Microsoft. Report Mediobanca

Frenano i ricavi per i giganti web post pandemia. Ecco numeri, confronti e analisi che emergono dal report curato da Mediobanca sulle Websoft (Software & Web Companies) nel triennio 2019-2021 e nei primi 9 mesi del 2022

Dopo il boom della pandemia, rallenta la crescita per i giganti del web nei primi nove mesi dell’anno.

Tra gennaio e settembre, infatti, i maggiori operatori mondiali del websoft crescono solo in termini di fatturato aggregato ma registrano un crollo degli utili (-42%).

È quanto segnala l’indagine annuale dell’Area Studi Mediobanca sulle 25 maggiori WebSoft internazionali (Software & Web Companies con ricavi superiori a 12 miliardi di euro ciascuna) nel triennio 2019-2021 e nei primi nove mesi del 2022.

Inoltre secondo l’Area Studi di Mediobanca diminuisce anche liquidità e valore di Borsa.

Tutti i dettagli.

FRENATA DEI GIGANTI DEL WEB NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2022

Nei primi nove mesi del 2022 i maggiori operatori mondiali del WebSoft crescono solo in termini di fatturato aggregato (+9,5% sui primi nove mesi 2021), con asimmetrie a livello geografico: il Nord America (+13,7%) tiene più di Europa e Asia la cui crescita è limitata a una singola cifra (rispettivamente +8,2% e +6,6%), con l’America Latina in forte accelerazione (+24,9%), pur con valori ancora contenuti (1,5% del fatturato complessivo). Il ritorno alla normalità si riflette nel rimbalzo dei comparti più penalizzati dalla pandemia: sharing mobility (+111,6% di ricavi a/a) e vendite online di viaggi (+55,5%). L’incremento del giro d’affari appare invece più contenuto per quei settori che avevano beneficiato dei cambiamenti nelle abitudini dei consumatori: food delivery (+27,0%), cloud (+21,3%) ed e-commerce (+3,8%). I comparti con maggiore incidenza sul fatturato sono l’e-commerce (37%), la pubblicità (25%) e il cloud (19%).

DIMINUISCE LA REDDITIVITÀ OPERATIVA

Nello stesso periodo risulta in contrazione la redditività operativa (-5,5% il MON sui primi nove mesi 2021).

CROLLANO GLI UTILI

Allo stesso tempo si riducono gli utili netti (-42,0%), con ogni società che ha mediamente prodotto un utile netto giornaliero di 16 milioni di euro rispetto ai 27 milioni del 2021.

FLESSIONE ANCHE PER LA LIQUIDITÀ

In calo anche la liquidità (-11,9%) che resta comunque ancora sostenuta, con un’incidenza sul totale attivo del 23,4% a fine settembre 2022 (dal 28,0% a fine dicembre 2021, superiore al 14,4% della grande manifattura). Tale ridimensionamento riflette i maggiori investimenti per crescita interna (+20% sui primi nove mesi 2021) ed esterna, tramite operazioni di M&A (goodwill +15%), ma anche l’azione di sostegno ai prezzi di Borsa (acquisto di azioni proprie +12%).

CRESCITA DEI RICAVI A DOPPIA CIFRA PER UBER, BOOKING ED EXPEDIA

A livello di singoli gruppi, nei primi nove mesi 2022 si registra l’impennata dei ricavi delle statunitensi Uber (+99,3%), Booking (+63,5%) ed Expedia (+43,2%), seguite a distanza dalla coreana Coupang (+14,4%) e dalla giapponese Rakuten (+13,7%). Segno negativo e a doppia cifra per Activision Blizzard (-21,8%), Qurate (-14,1%), Vipshop (-13,9%) e Wayfair (-12,8%). Per quanto riguarda la redditività industriale, nei primi nove mesi del 2022, Microsoft guida la classifica per ebit margin (41,2%), davanti ad Adobe (35,1%), Oracle (33,4%) e Nintendo (33,0%).

IL GIRO D’AFFARI DEI GIGANTI DEL WEB NEL 2021 PARI AL 90% DEL PIL ITALIANO PER MEDIOBANCA

Nel 2021 il giro d’affari aggregato delle 25 maggiori WebSoft mondiali ha toccato quota €1.584mld, pari al 90% del PIL italiano. In un quadro di forze consolidato da tempo, Stati Uniti e Cina si sono spartite la quasi totalità dei ricavi: il 67% del fatturato WebSoft è stato generato dai colossi statunitensi, il 28% da quelli cinesi e solo il 5% dai gruppi di altri paesi.

Inoltre, la pandemia ha ulteriormente evidenziato il divario di velocità di crescita tra le WebSoft e le multinazionali manifatturiere: mentre le prime hanno accelerato (+50% i ricavi 2019-2021), le seconde hanno segnato solo un +7,6%. Il giro d’affari è sempre più concentrato: i primi tre player, Amazon, Alphabet e Microsoft, rappresentano la metà dei ricavi aggregati, con Amazon (€414,8mld, di cui il 50,9% generato dal retail), in prima posizione dal 2014, che ne concentra da sola oltre un quarto.

IL COMPARTO WEB HA IL PRIMATO DI REDDITIVITÀ RISPETTO A QUALSIASI ALTRO SETTORE INDUSTRIALE

Le multinazionali WebSoft continuano a brillare per redditività industriale. Con un ebit margin al 15,8% nel 2021 si posizionano al terzo posto nel confronto settoriale dopo le farmaceutiche (24,1%) e le Telco (15,9%). Se però ci si focalizza esclusivamente sull’anima digitale e si esclude l’e-commerce, il loro ebit margin vola al 25,8% primeggiando su tutti gli altri settori industriali.

LA FORZA LAVORO AUMENTA

A fine 2021 la forza lavoro delle WebSoft contava quasi quattro milioni di persone in tutto il mondo, in aumento di oltre un milione di unità sul 2019, di cui +810mila dalla sola Amazon, regina indiscussa per numero di occupati: 1.608 mila a fine 2021.

CROLLO IN BORSA NEL 2022 DEI GIGANTI DEL WEB FOTOGRAFATA DA MEDIOBANCA

Dopo anni caratterizzati da un particolare feeling con i listini di Borsa, con il picco di capitalizzazione raggiunto nel dicembre 2021 (8.628 miliardi di euro), il 2022 registra la prima flessione significativa con un crollo del -29,2% al 18 novembre 2022. A fine 2021 la capitalizzazione delle 25 maggiori WebSoft valeva l’8,3% del valore complessivo delle borse mondiali, mentre attualmente si ferma al 6,6%. Nel confronto con l’Italia, invece, le WebSoft si confermano dei pesi massimi: valgono dieci volte l’intera Borsa italiana.

Al 18 novembre 2022 il podio di Borsa è occupato da Microsoft (€1.735mld), Alphabet (€1.219mld) e Amazon (€927mld); medaglia di legno per la cinese Tencent (€340mld).

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